28-12-2018

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Metto lo smalto rosso sulle mie unghie ormai mangiate.

Mangiate dal tempo, dalla tristezza, dai pensieri che si fanno sempre più fitti nella mia testa
Si fanno spazio tra spinte e gomitate tra loro per chi ha più peso nella mia vita.

Rosso come il Natale ormai passato , rosso come il sangue che scorre nelle mie vene, rosso come il mio cuore un po' consumato, rosso perché a me piace il rosso.

Sulle mie unghie mangiate , questo rosso non ha senso
È orribile e spento ma lo metto lo stesso, come quando indossi un paio di Jeans perché sono gli unici che hai e allora ti accontenti, ti rassegni e metti il paio di Jeans e non ci pensi più.

Perché accontentarsi? Cosa vorresti cambiare?

Eppure, se provi a cambiare , finisci come le mie unghie: piccole e mangiate.

Ti mangia questo dannato tempo che scorre e ti passa davanti agli occhi e ti deride
Si, ride di te che non riesci a cogliere questo dannato attimo e allora piangi Si ,piangi.

Metto questo smalto e allora spero che le mie unghie possano ricrescere, più lunghe e più forti ma sappiamo che sono solo unghie.

Allora perché dentro di me non cresce più quella speranza?

Perché dentro di me c'è solo il vuoto?

Sarò forse come queste unghie sofferenti ma che alla fine sono troppo corte per poter guarire?

Sono come queste dannate unghie.

Lo so.

Soffio per far asciugare lo smalto.

Ma posso soffiare sul mio cuore per spazzare via il dolore?

Posso soffiare dentro la mia testa per far volare via , lontano da me, questi pensieri che mi assillano?

Posso asciugare le mie lacrime?

No.

Allora lasciatemi mettere questo dannato smalto in pace.

Amen. 

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