Attractions || Michael Clifford

Prologo

Ho paura di non riuscire più a ragionare, ho paura perché tutto è andato a rotoli già una volta. Puo succedere di nuovo? Il rosso lampeggia nella mia testa appena un ragazzo mi si avvicina,ma se lo evito e tutto finisce.

Invece no, lui si imprime nella mia mente, avrei dovuto scrivere il suo nome a matita e cancellarlo, invece ho fatto un tatuaggio permanente. Il nero non è un colore, il nero è insulso, il nero mi fa paura, assorbe tutto, anche me che non riesco più a stargli lontano. Lui è nero, nero come la pece, però lui è diverso, sarà perché ha quegli atteggiamenti da sbruffone, ma mi fa sentire...voluta.

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Il nero è il mio colore preferito, forse perché mette paura, non lo so. Odio i colori in generale, odio il giallo, il verde, odio l'arcobaleno, ma il colore che odio di più è il rosso. Mi ricorda lei, metteva sempre il rossetto rosso, blah. Ma lei è rossa, ma non riesco ad odiarla, non ci riesco, lei è forte, non si lascia prendere in giro, lei risponde, lei ti aiuta, ma non approfittarne perché lei è vendicativa. Molti mi chiedono: Odi i colori ma perché fai i capelli colorati? Sarà lo stile punk che voglio creare per spaventarla, ma lei ride, ed è il suono più bello. Mi piace la sua lingua biforcuta.

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Due cuori, rosso e nero. Due anime ribelli, due persone che per quanto si attraggono, non riescono a non litigare, qui l'amore non esiste, qui esiste solo attrazione.