Beh, cosa dire. Ci siamo già classificati ottantaseiesimi tra i Fantasy! Non ho parole, grazie! Detto questo vi lascio al capitolo, spero vi piaccia.
P.s. leggete lo spazio autrice a fine capitolo! :)Dal piano superiore sento il campanello della porta suonare e il rumore dei tacchi di Samantha che si avvicina alla porta d'ingresso.
«Benvenuto, Harry. Io sono Samantha Clarke, ed è un piacere fare la tua conoscenza, futuro coinquilino. Oh, beh, dico così perché sono certa che tu verrai ad abitare qui, giusto?», Samantha parla abbastanza velocemente alzando il tono della sua voce di almeno un'ottava. Il ragazzo giù si schiarisce leggermente la voce.
«Potrei vedere la casa, per favore?», domanda senza lasciar trapelare dalla sua voce alcuna emozione.
«Certamente! Dunque, questo è l'ingresso, come avrai ben capito. Domani andremo a prendere i mobili per arredarlo, se vuoi. Proseguendo c'è il soggiorno, nonché anche cucina. Salendo le scale ci sono le camere da letto e servizi igienici», Samantha parla mentre si incamminano per le varie stanze.
E Samantha non gli parla di me.
Bene.
Tanto è il nervosismo che decido di estrarre dei fazzoletti farli volare fino alla testa dei due.
Sento il ragazzo schiarirsi la voce e Samantha ridere nervosamente.
«Scusami?», Harry domanda abbastanza arrabbiato.
«Oh, certo. Non ti ho parlato del...gatto! Si, proprio del gatto», sento Samantha giustificarsi balbettando.
«Gatto? Io sono allergico al pelo del gatto, devo proprio andare. La casa è molto bene peccato per il gat-», inizia a parlare, ma Samantha lo interrompe.
«Oh, che sbadata! Il gatto è morto proprio ieri! Sai, non mi sono ancora abituata alla sua assenza», fa un finto singhiozzo per poi continuare, «ora è rimasto solo il cane, il mio fidato bassotto».
No aspetta.
Ho sentito bene?
A questo punto perdo totalmente la calma, fino a scivolare su un fazzoletto caduto precedentemente e scivolo per le scale, fino ad arrivare ai piedi di...si, proprio di lui.
Carter.
Universo, cosa hai contro di me?«Non credo di capire, e credimi se ti dico che è la prima volta», Harry si rivolge a Samantha che non riesce a pronunciare niente, se non qualche sillaba.
«Oh, beh, effettivamente assomiglia ad un bassotto», farfuglia divertito.
«Vuoi una mano?», mi chiede porgendomi alla sua mano mentre io massaggio il mio naso e cerco di recuperare un po' di dignità tra i gradini delle scale.
«Veramente preferirei un naso», borbotto afferrando la sua mano e rialzandomi.
«Ecco, ci dispiace averti presentato la casa in questo modo», Samantha finalmente si riprende dal suo stato di shock.
«Bene, comunque a me la casa è piaciuta, quindi verrò qui ad abitare domani mattina stessa», dice e si incammina verso l'uscita per poi uscire senza salutarci.«Tu non credi di dovermi delle spiegazioni?», chiedo cercando di mantenere la calma, ma proprio non ci riesco.
«Senti, a me dispiace. Ma non volevo, sai quanto fosse importante per noi trovare un altro coinquili-», inizia a scusarsi, ma la interrompo.
«O per te stessa», la correggo prima di salire in camera.
Cerco di tranquillizzarmi un po', prima di uscire per il ristorante senza nemmeno salutare la mia coinquilina.Qua l'aria è completamente diversa dal quella del mio paesino.
Non si sente l'aria di montagna, fredda e frizzante; non si sentono gli uccellini; non si vedono le montagne verdi e, d'inverno, ricoperte da uno strato di neve sulle punte.Appena entro nel ristorante un ragazzo dagli occhi verdi e dai capelli castani mi viene incontro.
«Ciao! Un tavolo singolo?», mi domanda calorosamente.
«No, uhm, veramente sono qui per l'annuncio. Ho letto stamattina che cercate una cameriera. A chi posso rivolgermi?», gli domando e osservo le fossette che gli si formano nelle guance appena un caldo sorriso si fa spazio sul suo volto.
«Vieni, ti accompagno all'ufficio del direttore», mi dice prima di incamminarsi e io lo seguo.Arriviamo davanti una porta e il ragazzo mi sorride appena.
«Bene, siamo arrivati. Questa è la porta dell'ufficio del signor Carter», mi informa.
Aspetta.
Carter?
Ho davvero sentito bene?
«Carter?», domando sconvolta.
«Carter», conferma lui.
Oh, no.Angolo autrice
Ciao amici!
Come state? Spero bene.
Allora, la storia di questo capitolo è molto divertente. Sostanzialmente avevo pubblicato questo capitolo, ma non mi convinceva per niente, quindi ho deciso di toglierlo e di riscriverlo.
Spero tanto che vi piaccia, a me sinceramente piace dai.
Volevo dirvi anche un'altra cosa.
Vi mando un bacio come sempre,
a presto!
STAI LEGGENDO
La ragazza strega.
FantasyMaldestra e sarcastica, Evelyn Wright è una diciassettenne un po' fuori dagli schemi apparentemente normale. Capelli neri, naso all'insù e occhi...viola? Evelyn nasconde dei poteri sovrannaturali che non riesce a controllare se non tiene a bada le...