Speravo tanto che dopo aver incontrato Tristian sarei rimasta con Anita, ma a quanto pare mi sono illusa. Adesso mi ritrovo ad aspettare fuori dall'università, con lui, l'arrivo di Harvey. Sono sicura che mi aprirà la testa a metà.
"Perché sei come? Te ne puoi anche andare sai? Invadi la mia area e non ho bisogno di un babysitter." sbuffo prendendo delle distanze. "Senti, so per certo che a nessuno dei due fa piacere stare insieme, ma io non mi fido per nulla di te." Mi volto lentamete verso di lui. "Scusa?"
"Sto con te per tenerti sotto controllo. Se scappi mi smontano, se ti stuprano mi amazzano, e io voglio rimanere vivo fino gli ottanta anni." non capisco dal tono di voce se è serio o ironico, cioè non da emozione quando parla.
"Ma sei un alieno?" Mi sfugge.
"Che cosa?" Mi guarda come se quella strana sono io e subito dopo inzia a ridere, un risata che aumenta il mio nervosismo.
"Perché questa domanda?" Chiede curioso. "Così." Faccio spallucce rimanendo nel vago.Vedo la macchina di Nathalien parcheggiare difronte a noi e non appena scende dall'auto vedo dall'espressione dipinta in volto quanto è arrabbiato.
"Oh mamma, perché mi stai facendo questo?" piagnucolo non volendo tornare a casa.
"Non vorrei essere nei tuoi panni." Ridacchia per poi rientrare dentro l'istituto non salutandomi. Socchiudo la bocca scioccata di quanto questo ragazzo possa essere maleducato e stronzo allo stesso tempo.Raggiungo Harvey e non so che fare o dire, la sua reazione mi intimorisce. Quando incrocio i suoi occhi li abasso subito, mormoro un "scusa" ma non penso che lui l'ho abbia sentito perché mi tira a sé e mi abbraccia forte. "Ti prego, non farlo mai più." sussura. La sua voce è incrinata, sembra che stia piangendo.
Dio, ora mi sento male.
Contraccambio l'abbraccio, ma lui inzia ad essagerara. Mi sta stringendo così forte che sembra che potrei sfuggire da lui in qualcue instate, ma lui non vuole che accada. "Harvey..." sussurro cercando di spingerlo via, perché mi sta letteralmente uccidendo. Si stacca da me e senza dire nulla entra dentro l'auto e mette in moto aspettando che io entra.
Spero di non averlo fatto arrabbiare.
Entro dentro l'auto e guardo davanti a me aspettando che parte."Meti la cintura." Dice all'improviso. Mi volto verso di lui confusa.
"Sei ubriaco?" li domando alzando un sopracciglio.
"No" nega confuso dalla mia domanda.
"Allora la cintura è inutile che me la metta."
"Ma che ragionamento insensato è questo?" Ridacchia. Alzo gli occhi al cielo e rimango in silenzio.🥑
"Tu sei andata, ma del tutto! Che ti salta in mente eh? Oggi mia madre torna a casa e ha chiesto della tua cazzo di presenza, ma ho dovuto mentirle che eri fuori con delle tue amiche. Se non saresti tornata a casa cosa avrei fatto eh? Dio santo!" urla dannegiandomi l'udito. Alzo gli occhi al cielo e sciolgo le braccia.
"Pensi sempre a te stesso."
"A me stesso? Non sai quanto cazzo potevo finire nella merda per colpa tua!"
Ma allora e stupido?
"Visto! Di nuovo! Non ti importa dove vado, cosa faccio o quello che mi accade! Ti importa solamente di te!" li urlo a mia volta. Cosa che odio fare. Per una discussione non c'è bisogno di dire le parolacce o urlare, perché se è per farsi sentire superiore è totalmente infantile. "Smettila, non è vero." Sussura non guardandomi negli occhi.
"Allora se non sarebbe tornata stasera Josie, tu non mi avresti cercata vero?" gli domando, e la risposta è imminente perché rimane in silenzio. "Lo sapevo." Ametto con un amaro sorriso e me ne salgo di sopra.🥑
Mi sveglio nel pieno nella notte a causa delle voci che, penso, provengano dalla camera di Darren. Cerco di ignorare il brusio ma non ci riesco, è contro di me non ficcanasare. Mi alzo dal letto e mi avvio in punte di piedi verso la porta. Apro leggermete la porta e intravedo Tristian?!
È per caso un pedofilo?
Lo vedo davanti alla porta della camera di mio cugino. Apro ancora di più per origliare meglio. "Posso dormire qui?" Domanda Tristian sbadigliando.
Ma anche no! Hai una tua cazzo di camera all'università.
"Problemi alla confraternita?"
Si va bene lo stesso, hai comunque un posto dove dormire.
"Troppo feste." taglia corto.
"Non dormi con me lo sai?" Chiarisce subito.
"Il divano mi sta sul cazzo."
"Se mia cugina o mia madre entra in camera mia domani mattina, e mi vede dormire con te, pensa che siamo gay." Sbuffa. Tristian scoppia a ridere.
"Se non dormo con te vado a dormire con Grace." Ridacchia.Try me bitch.
"Ma alla fine?" Domanda all'improvviso. "S-scusa ma non ho voglio di parlare, l'unica cosa che voglio è solo dormire"
Tristian annuisce e entra dentro la sua camera per poi chiudere la porta dietro le sue palle.Non perdonerò mai quell'obrobio.
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The Right One
RomanceGrace Bervely è una diciassettenne che vive una vita del tutto normale, ma c'è qualche intoppo. Ogni ragazzo che cerca di flirtarci o di uscirci fallisce miseramente il colpo. Il suo comportamento non deriva dal perché si è fatta suora e vuole prote...