Sento un rumore fastidioso stuzzicarmi le orecchie, corrugo la fronte cercando di tenere gli occhi chiusi, ma fallisco miserabilmete. Apro con fatica gli occhi e inzio a guardarmi intorno. Solo buio.
Fisso un punto indefinito della stanza, ma in quel momento il rumore si fa risentire, e sono sicura che che provenga dal piano di sotto. Porto il mio sguardo verso la porta di camera mia e, abassando lo sguardo fino la fessura, intravedo delle luci.Mi alzo dal letto, e metto le mie ciabatte a forma da unicorno.
Mi faccio già pena da sola.
Striscio le ciabatte sul pavimento, con la poca voglia di fare quello che sto per fare, e aprendo la porta mi ritrovo una coppia che sembra che stia per avere una fusione. Mi trattengono dal vomitare e semplicemente li ignoro. Scendo le scale e per poco non cado a causa di un bicchiere. La casa casa è un disastro: Ubriachi che scambiano tavoli per persone e persone per animali.
Penso a dove possa essersi cacciato mio cugino, e non appena noto i bicchieri rossi che tengono in mano dei ragazzi mi dirigo in cucina, dove - sfortunatamente - trovo una processione cristiana per andare al bagno che blocca il passaggio. Cerco di passare oltre la calca, ma a quanto pare o vengo schiacciata o rimango incastrata.
Qual'è la soluzione giusta?
Non lo so e non voglio sapere che, senza riflettere, cerco di passare per arrivare in cucina, e c'è la faccio. "tesoro sai che sei ad una festa?" Sento all'improvviso la voce di una ragazza vestita molto trasgre. "È casa mia cara, quindi se non vuoi essere sbatutta fuori, cambia atteggiamneto." Le sorrido per poi ignorarla e andare direttamente verso la cucina.
Il mio sguardo vaga nella stanza in cerca di Darren, e invece di incorciare i suoi occhi verdi ne trovo due marroni. Un ragazzo, in un angolo della stanza, a bere chi sa quale alcolico che mi fissa attentamente, come se volesse catturare ogni mio singolo piccolo dettaglio. Scuoto la testa e stacco il contatto andando a cercare il sottoscritto. Poco dopo ritrovo Darren a leccare le tette di una ragazza e tutti i ragazzi intorno a lui a esultare. Mi fermo davanti a lui e incrocio le braccia aspettando che mi noti.
"Visto che sono il miglior-" le parole li muoiono in bocca, e non appena mi vede sussura un "sono nella merda". Eh beh, lo è fino al collo. "Sai cosa devi fare." gli sorrido falsamente indicando con la testa i suoi amici che mi guardano eccitati? Sono in pigiama, come fanno i ragazzi a trovare in una ragazza qualsiasi cosa di sexy? Sono dei pervertiti! "E dai Grace!" Sbuffa sporgendo il labbro inferiore pensando di riuscire a farmi sciolgiere il cuore. Scuoto la testa. "No no no, queste cose non funzionano con me."
"E dai piccola, divertiti anche tu." Si avvicina uno dei suoi amici, al quanto ubriaco o persino fatto, che appogia una sua mano sul mio fianco. "Cristo! Che cafone!" Sbraito disgustata, e lo spintono via da me. Darren lo guarda male. "Sta lontano da mia cugina." Ringhia.
"T-tua cugina?" Balbetta sgranando gli occhi. "Scusa non lo sapevo." Si morde l'interno guancia e si allontana.
"Non ho bisogno di protezioni."
"Si certo" ridacchia prendendomi in giro. Lo guardo male e rimango in silenzio. "La festa è finita!" Urla e in meno di mezz'ora tutti spariscono dalla casa lasciando tutto un casino. Cosa normale.L'ultimo gruppo di ragazzi se ne va e chiudendo la porta mi appoggio su di essa stanca.
"Senti Grace." Si avvicina Darren con una ragazza, che non appena mi vede mi sorridere perfidamente. È quella tro-. Abasso lo sguardo e noto che si tengono per mano. Oh no! No no no! Non dirmi che. "Io vado a fare una cosa, ritorno più tardi. Tu incomincia, poi ti raggiungo." Mi fa l'occhiolino e si dirige verso il piano di sopra.Li seguo con lo sguardo finché non spariscano dalla mia ottica. Mi guardo a torno e vedendo il disordine mi viene da piangere. Prendo un sacchetto della spazzatura in cucina e inizio a pulire con sottofondo i strilli della bionda. Chiudo gli occhi e stringo i pugni cercando di non spaccare nulla. "Un aiuto non fa mai male a nessuno." Riapro gli occhi e mi ritrovo un ragazzo aiutarmi a pulire la cucina. È il ragazzo dell'angolo. "Dovresti tornare a casa." sospiro portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Vedo che si rabbuia e non alzando gli occhi dal pavimento borbotta "non ho voglia." alzo gli occhi al cielo."fai come vuoi." Riporta il suo sguardo a me e noto adesso che i suoi occhi sono azzuri e non marroni, non so come abbia fatto a confondere due colori così differenti.
Corrugo la fronte e mi domando se non sono daltonica."Tutto okay?" mi domando il ragazzo guardandomi confuso. "C-cosa?"
"Mi stavi fissando."
"Ero in sovrappensiero."
"Okay, però fissa qualcos'altro." dice ritornando a fare quello che stava facendo.
Borbotto uno "stronzo", e silenziosamente ritorno a pulire. Quando stiamo per terminare di pulire il salotto scende Darren. "Penso che quella ragazza sia diventata disabile." Ridacchia abbandonandosi nel fratempo la sua camicia.
Guardo il ragazzo dai gli occhi azzuri e faccio una simulazione di vomito, lui scoppia ridere e io sorrido."Grace-" si azzitissce quando vede che con me c'è qualcun'altro. "Tristian?" domanda confuso. "Tristian" ripeto in un sussuro. "Ehi Darren, uhm stavo aiutando la tua ragazza a pulire il casino." ridacchia imbarazzato? Non lo so, non riesco a capire.Aspetta, che cosa ha appena detto?
"La sua cosa?" Domando spalcando gli occhi offesa. Darren è il peggior caso umano con cui starei mai! Tistian ci guarda entrambi. "Non state insieme?" Darren si morde il labbro inferiore per non ridere, e si avvicina a me mettendo un braccio sulle mie spalle. "Ma certo." Ride.
Si ridi ridi, che se fosse vero saresti sotto terra in una bara.
"Siamo cugini." Spiega con nonchalance. Tolgo il suo braccio dalle mie spalle e mi allontano di qualche centimetro. "Grazie per l'aiuto Tristian, ma forse è meglio che torni a c-" mi interrompo di colpo e mi mordo il labbro ricordandomi la sua precedente reazione. "torni da dove sei venuto." Mi guarda per alcuni secondi e poi saluta Darren con un acceno della testa e se ne va di casa in silenzio, ma sbattendo la porta. "Si è arrabiato?" domando a Darren fissando la porta. "E me lo chiedi pure?".
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The Right One
RomanceGrace Bervely è una diciassettenne che vive una vita del tutto normale, ma c'è qualche intoppo. Ogni ragazzo che cerca di flirtarci o di uscirci fallisce miseramente il colpo. Il suo comportamento non deriva dal perché si è fatta suora e vuole prote...