Capitolo 2

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Dario è un ragazzo molto tenero a cui voglio molto bene, ma a volte mi fa saltare i nervi. Ci unimmo  molto,all'inizio eravamo semplici amici che parlavano su what's app ma poi capimmo che ci potevamo fidare l'uno dell'altro e diventammo migliori amici. Per me però questa è solo una parola, una semplice e inutile parola..se due persone si fidano l'uno dell'altra che ci chiamiamo migliori amici, fratelli, coglioni, scimpanzè non cambia niente perchè la fiducia rimane e non basta un semplice aggettivo come MIGLIORE ad aumentarla.

Stavamo sempre insieme, parlavamo di tutto, ogni cosa che lui faceva io la sapevo o la facevo con lui,eravamo un unica persona e io senza lui non ci potevo stare.

Era giugno ormai e una mattina lui mi contatta e mi scrive:-ci dobbiamo vedere,subito.Fra mezz'ora alla villetta, Non avevo idea di cosa stesse succedendo,ero impanicata,avevo paura e l'unica cosa che mi riesce fare era scrivergli un semplice:ok..

Mi vesto in fretta e furia e vado da lui...come arrivo lo vedo sulla panchina,solo, assorto nei pensieri mentre fumava una sigaretta; mi avvicino lo saluto e chiedo che succede. Lui mi guarda e l'unica cosa che riesce a fare è abbassare lo sguardo e continuare a fumare..Mi preoccupo ancora di più, ha qualche malattia?è stato cacciato di casa?l'hanno sgamato con le sigarette?ha ucciso qualcuno? ok basta filmini mentali.Mi fermo un attimo lo guardo e gli dico: Allora?Me lo vuoi dire o rimaniamo a guardarci negli occhi?

Lui mi guarda, abbassa gli occhi e dice:devo stare via due mesi...

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