Tristezza

395 30 4
                                    

"Stato di depressione riconducibile a un particolare dolore o una diffusa e cupa malinconia. Essa può essere provata in condizioni normali, durante la vita di tutti i giorni, oppure a causa di un evento particolarmente drammatico, come una perdita, un lutto o una scomparsa".

Erano passati giorni.

Settimane.

Due mesi, per la precisione.

Hermione non aveva più frequentato nessun posto.

A maggior ragione nessuno in cui poteva incontrare Severus.

Usciva da casa soltanto per andare a lavoro.

Al Ghirigoro.

Protetta soltanto dai suoi amati libri.

Era uscita distrutta da quella discussione.

Il suo umore era andato peggiorando.

Ne sapeva qualcosa Ginevra Weasley, la sua coinquilina.

La rossa non ne poteva più di vedere l'amica con lo sguardo perso.

Il pensiero rivolto chissà dove.

Hermione era un'ameba.

Se ne stava seduta sulla sua poltrona preferita.

In una posizione tutta rannicchiata.

Con un libro aperto sulle gambe ma a cui non prestava mai attenzione.

Era distratta.

Vuota, quasi.

L'uomo di cui era innamorata l'aveva lasciata andare senza dire una parola.

Quante lacrime aveva assorbito il suo cuscino.

Soltanto il suo letto era testimone del crollo che l'aveva afflitta.

Parlo al passato, sì.

Perché Hermione aveva pianto i primi giorni.

Poi più nulla.

Era semplicemente apatica.

Lo spazio dove prima situava il suo cuore ora era arido.

Un luogo arido.

Severus dal canto suo non poteva dire di star meglio.

Ma lui sapeva esattamente come nascondere le sue emozioni.

Anche la sua era tristezza.

Aveva riflettuto molto sulla situazione.

Sulla discussione.

Ma cercava di autoconvincersi che era la cosa giusta da fare.

Lasciare Hermione libera.

Non bloccata ai piedi di una montagna come era lui.

Si sentiva male però.

Anche fisicamente.

In due mesi non aveva quasi per nulla chiuso gli occhi.

Ormai non sapeva neanche più com'era la sensazione di benessere indotta dal sonno.

Improvvisamente percepiva le sue stanze fredde.

Fredde più che mai.

Niente a che vedere con il calore di quella sera.

Sarà stata la rabbia.

Sarà stata l'attrazione.

Sarà stata Hermione.

Ed era anche diventato più cattivo con gli studenti.

Più degli anni precedenti.

Severus aveva cambiato le sue abitudini.

Anzi, una sola.

Quella del mercoledì.

Ogni mercoledì era solito andare al Ghirigoro per prendere nuovi libri.

Hermione era sempre pronta a servirlo.

A dare consigli sulle letture.

A parlare delle nuove scoperte nel campo delle pozioni.

Con quel suo sorriso dolce.

E i capelli raccolti in una crocchia lasciata morbida.

Lei era la più bella in quella libreria.

Nessuna donna poteva eguagliarla.

Come uno stupido sbuffava alle sue parole.

Fingeva poco interesse ai suoi pareri.

Non voleva far cadere la sua solita maschera.

Quella di professore cinico.

Da due mesi non andava più in quel negozio.

Vederla lo avrebbe fatto soffrire ancora di più.

Entrambi evitavano anche le cene alla Tana.

Con il rischio di incontrarsi.

Così, non andava nessuno dei due.

E tutti si chiedevano il motivo di queste assenze.

La loro tristezza era una cosa intima.

Un'emozione soltanto loro.

Che condividevano senza saperlo.

Che buffi.

Si comportavano già come una coppia di sposi.

Con gli umori sintonizzati ma i cervelli scollegati.



ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti, belli! Eccovi il terzo capitolo come regalo per il nuovo anno, spero lo abbiate apprezzato almeno un pochino :) Che ve ne sembra fino ad ora? Continuo con questo esperimento oppure abbandono? Di solito non mollo mai, sia nel bene che nel male. Ma se mi dite che è uno scempio giuro che tolgo tutto ahah Lasciatemi una stellina ed un commento, magari parliamo un po' e ci conosciamo noi pochi intimi che amano la Snamione <3

P.s. Spero abbiate passato bene queste feste e ci tengo ad augurarvi buon anno <3

EmotionsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora