Tutto è cambiato

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Sono sempre la ragazzina di allora. Ora ho 15 anni, frequento il liceo linguistico e ho una vita molto frenetica. Studio tre lingue, tedesco, francese e inglese. Mi trovo veramente bene nella mia nuova scuola anche se è stancante. Sono successe tantissime cose da quando ho aggiornato l'ultima volta. Diciamo che il nuoto, pur essendo una passione che caratterizza la mia vita, non è più una priorità. Il nuoto nella mia vita è una certezza perchè, nonostante le mille incertezze, c'è da oramai 5 anni e continuerà ad esserci. Purtroppo ho perso le speranze nell'agonismo, cioè continuo a gareggiare a livello regionale ma non sogno più di diventare una piccola Federica Pellegrini. In questo periodo sono scesa con i piedi per terra e mi sono resa conto, durante il 2018, che ho iniziato a fare nuoto troppo tardi e che la mia squadra non ha intenzioni serie. Ad agosto 2017 abbiamo cambiato allenatore ed adesso la squadra è divisa in chi fa Triathlon e chi, come me, non lo fa e va in piscina  nelle volte in cui si allenano i Triatleti.   Mi sarebbe piaciuto fare Triathlon ma iniziare una disciplina nuova a 14  anni non avrebbe avuto senso. Corro relativamente bene ma, vivendo in un appartamento in un palazzo, non ho mai avuto una bici. So andare in bici perchè da piccola scroccavo la bici al mio fidanzatino ma, il tutto è relativo. Purtroppo non ho molto tempo per allenarmi e iniziando le superiori, dovendo prendere due treni per andare a scuola, ho preso una bella batosta. Mi sveglio alle 6:30 e il primo treno parte alle 7:15, torno a casa alle 15/16 se non ho il rientro per corsi di lingua e se il treno non ritarda. Oramai pranzo solo con panini e alle 17:30 esco di casa per poi tornare alle 20. Ho più volte pensato di abbandonare la squadra. Che senso ha fare questa vita per delle persone a cui poco importa della mia presenza perchè la priorità oramai sono divenuti i triatleti? Il mio corpo a volte non regge, soprattutto nei periodi di verifiche a scuola. A volte non arrivo ad andare a nuoto. Vorrei tanto riuscire a fare tutto. Nella mia vita ho pianto poche volte veramente. La motivazione di molte di quest'ultime è stata il nuoto. Due volte durante la visita per il certificato agonistico mi hanno detto che ho problemi cardiologici. Puntualmente dopo avermi fatto crollare il mondo e piangere giorno e notte non stop mi hanno detto che è stato un'errore della macchina. L'anno scorso non sono potuta andare a nuoto regolarmente per due mesi, marzo e aprile. Durante gli inizi del primo anno di liceo ero ancora convinta che sarei riuscita a conciliare studio e nuoto al meglio e che finalmente a giugno dopo quattro anni sarei riuscita ad andare alle nazionali. A marzo mi stavo "frequentando" con un ragazzo di 17 anni che ha mandato a puttane tutte le priorità nella mia vita. Tutto girava intorno a lui, avevo perso la meta. Dopo due mesi diciamo che mi ha lasciato con il cuore spezzato e tutto il mio mondo scoinvolto. Ho cercato di recuperare gli allenamenti che avevo saltato allenandomi tutto maggio con tenacia e regolarità. Purtroppo non tutto si può recuperare, a maggio il mio allenatore non mi ha messo nella selezione per le nazionali. Ho pianto tantissimo. Penso di non aver pianto mai così tanto. Da quel momento ho capito che non sono superman. Per evitare di risperarci per poi soffrirci nuovamente ho deciso di aspettare quel che verrà, ma il nuoto ci sarà per sempre.

Il NUOTO nella mia VitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora