Prologo.

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Guardai scorrere le luci della città dal finestrino.
Los Angeles era grande, e le luci di sera la rendevano viva, sgargiante agli occhi di chi la osservava. Ero poggiata allo sportello con la mano a sorreggermi la testa e ogni tanto rivolgevo lo sguardo verso papà: stava guidando con le occhiaie ben evidenti, provocate dalla stanchezza per il viaggio, e lo sguardo attento, quello stesso sguardo, quegli stessi occhi da cui non avevo preso nulla. Gli occhi di papà erano belli, belli davvero, perché erano verdi, verde smeraldo per l'esattezza. Essi aggiunti alle labbra sottili, contornate dalla leggera barba che portava, gli donavano quell'aria ancora molto giovane, cosa che in realtà era. Mamma aveva 20 anni quando mi diede alla luce e papà 21, troppo giovani ancora per avere una bambina ne sono consapevole, e lo erano anche loro allora.
Mamma.
Quanto può farmi male anche solo ripetere questa parola nella mia testa senza nemmeno il bisogno di pronunciarla? Ancora, dopo cinque anni, mi chiedo perché abbia deciso di fare la borsa, aprire la porta di casa e attraversare il vialetto per poi scomparire, lasciandoci, lasciando me. In quel periodo lei e papà non andavano molto d'accordo, litigavano spesso fino a quando lei non ha deciso di andare via. Non voglio ricordare l'atmosfera dei primi due anni. Papà era distrutto, e so che lo è ancora adesso. Io non riuscivo a capire, piangevo, gridavo per poi finire avvolta nelle braccia di mio padre. L'unica persona in grado di calmarmi. L'unico a sostenermi. Anche ora, che a causa del trasferimento abbiamo avuto una grande discussione (per la quale non sono volate sedie o piatti eccezionalmente), so che è sempre pronto a proteggermi e a prendersi cura di me come ha sempre fatto. Rivolsi lo sguardo di nuovo al finestrino prima di notare che eravamo finalmente arrivati.

#SpazioAutrice
Ehi.
Ciao a tutti. È la prima volta che scrivo qualcosa di serio e sono leggermente agitata, voi direte 'Non ci frega niente' ma va benee.
Detto questo, spero solo che questa storia vi piaccia, fatemelo sapere, ci terrei molto. Grazie in anticipo!
A presto.

Silence. - Questione di sguardi. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora