<<Quindi alla fine mi ha valutato con un 6 scarso! Ahh, quanto lo odio!>> sbottò furiosa Melanie mentre camminavamo per il corridoio cercando di raggiungere l'aula di filosofia.
L'avevo incontrata all'entrata ed era venuta verso di me sorridendo, si scusò per non essersi fatta vedere ieri e mi disse che aveva avuto un imprevisto e non era potuta venire a scuola.
E adesso si stava sfogando riguardo il voto che un professore, forse quello di geografia, le aveva assegnato.
<<Oh, quasi dimenticavo, prendi il mio numero di telefono, così possiamo tenerci in contatto.>> disse all'improvviso.
<<Va bene.>> risposi.
Fortunatamente ci aveva pensato lei, fosse stato per me non avremmo concluso nulla.Presi il numero e lo memorizzai.
Dopodiché entrammo nell'aula.Avevamo scoperto di avere diversi corsi in comune, e da una parte ne fui sollevata.
Dopo un quarto d'ora la professoressa entrò ed iniziò la lezione.
Filosofia mi ha sempre ispirato parecchio come materia. Quella naturalezza che dominava le parole faceva sembrare tutto così leggero, mi infondeva una tale libertà che pareva estraniarmi dal resto del mondo.
Anche se, in realtà, per chiudermi in me stessa non ci voleva granché.Per la pausa pranzo, Melanie ed io ci sedemmo in un tavolo in mensa e parlammo del più e del meno, cioè, lei parlava ed io rispondevo vagamente.
Capitava mi facesse domande riguardo la scuola in Australia e cercava di non entrare nel personale.<<Quindi... Hai scelto i corsi di studio aggiuntivi?>> mi chiese.
'Oh, no.'
Lo avevo completamente scordato.
Saltai dal mio posto di corsa.
<<Arrivo subito.>> dissi di fretta a Melanie che mi guardò stranita.
Mi diressi verso il mio armadietto.Arrivai di fronte e misi velocemente il codice per sbloccarlo, afferrai i fogli che avevo lasciato lì la mattina precedente e andai verso la segreteria.
Nel frattempo mi misi a pensare velocemente a cosa potessi scegliere e analizzai il pezzo di carta tra le mie mani scorrendo tra le varie alternative.
'Pensa, pensa.'
-Corso di arte, escluso.
-Religione e spirito, non se ne parlava proprio.
-Cucina con passione, meglio lasciar perdere. Io e la cucina non eravamo mai andate d'accordo e a malapena riuscivo a cucinare un toast senza mandare a fuoco la casa.Continuai a leggere e la speranza di trovare qualcosa di adatto a me si stava lentamente spegnendo.
Però poi scorsi una scritta.'Trovato.'
<<Signora!>> gridai alla segretaria che stava quasi per posare tutte le pratiche nel suo cassetto.
Lei si girò e mi regalò uno sguardo stranito.
<<Signorina Evans, scommetto che si era dimenticata di consegnarmi il foglio con i corsi eh?>>
<<Una penna?>> le chiesi ignorando il suo commento.
Mi guardò con attenzione e dopo una buona manciata di secondi mi consegnò una penna nera. Segnai il foglio con una spunta e poi soddisfatta glielo porsi strisciandolo sulla scrivania verso di lei.
Gli diede un occhiata veloce.<<Ginnastica integrativa?>> suonò più come una domanda invece che un'affermazione quando lo lesse ad alta voce.
Io annuii decisa.Magari non era uno dei corsi migliori che quella scuola poteva offrire visto che c'erano altre mille cose da poter scegliere, ma della ginnastica mi poteva far bene dato che avevo bisogno di riprendere gli allenamenti.
Non riuscivo a sbloccarmi da sola, rischiavo di combinare qualcosa di grave.
Chinai gli occhi verso le mie mani ancora rosse e piene di tagli a causa della sera prima, non molto gonfie grazie al ghiaccio che papà aveva applicato con cura.
Fui felice di non aver fatto quella scelta a caso ma di averci messo almeno un briciolo di intelligenza.

STAI LEGGENDO
Silence. - Questione di sguardi.
Roman d'amourIl suo sguardo. Era qualcosa di talmente forte che mi costringeva a distogliere il mio.