NOTTURNO
Come un lupo errabondo,
cercando, vago
un tuo sguardo al mattino
ed un sorriso al meriggio.
Di notte penso
qual sia la tua voce
e le do un tono,
ora caldo ora giulivo,
perfino argentino.
Poi quando tutto tace
e s'assopisce,
l'alma mia
s'alleggerisce.
Ti parla e ti dice
parole d'amore.
Parole dolci, nessuno l'ascolta
e solo la notte
mi da una risposta:
spera, spera che l'alba che viene
lenisce le pene.
Ti sia di conforto
e che al sogno notturno
non dia già conforto
giggi '68
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