Jerkin.
Prologo.
Seduta su una panchina, mi godevo a pieno quegli ultimi momenti di relax nel mio magico posto. O almeno, per me era magico. Ogni volta che volevo escludermi dal mondo intero venivo nel piccolo bosco dietro casa mia.
Sospirai appena ricordai cosa dovevo fare questa precisa notte.
Chiusi gli occhi sentendo il vento freddo d'autunno scompigliarmi i capelli biondi.
Magari potessi vivere qui. Se avessi la possibilità starei per sempre in questo bosco nascosta da mia madre e tutti quelli che di me volevano solo che il male.
Ma oramai, avevo preso una decisione, me ne sarei andata da Quebec.
Sognavo di andare in una delle città più belle e dimenticare almeno per qualche tempo il piccolo paesino in cui vivevo.
Sognavo Los Angeles.
Sognavo di trascorrere i momenti più belli della mia vita senza introppi. Senza complicazioni e senza una madre assillante e iperprotettiva.
Questa notte me ne sarei andata, avrei preso il primo volo per la Los angeles e iniziare una nuova vita lontana da qui.
La vibrazione del mio telefono attirò la mia attenzione e un po' esitante lo posai nel mio orecchio sinistro pronta a sentire le urla di mia madre.
<< Delaya, vieni immediatamente a casa. Non ricordo di averti dato il permesso di uscire di casa. >> Gridò riattaccando. Qualche secondo dopo non sentivo altro che le foglie muoversi negli alberi per il troppo vento e i cinguettii degli uccellini che felici svolazzavano introno agli abeti.
Mi alzai e osservando per l'ultima volta questo posto andai a casa mia.
Presi la chiave dalla mia tasca dei Jeans e aprii il piccolo cancelletto davanti il mio giardino.
Camminai verso il retro di casa mia e salii sopra la mia amata scala che usavo quando volevo uscire da quella casa e stare un po' da sola.
Scavalcai la finestra di camera mia e mi distesi nel mio letto.
Le valigie le avevo già fatte e ormai ero pronta per andare via da qui.
Un altro dei motivi per cui me ne voglio andare è il ballo, voglio essere una coreografa o fare parte di una crew e far vedere a mia madre che posso benissimo cavarmela da sola.
Vedete, mia mamma vuole che faccia l'avvocato. Vorrebbe che appena io finissi l'ultimo anno vada al college e intraprendere quella carriera.
Non è quello che voglio fare. Non è il mio sogno.
Se dovessi riuscire a realizzare il mio sogno farei in modo di non permettere che nessuno rovini niente. Se non dovessi realizzare nulla allora farò quello che mia madre vuole.
E' una promessa.