4. Quarto Capitolo

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Appena tornò nella stanza in cui erano rimasti Harry del futuro e sé stesso del presente, Louis si lanciò direttamente in direzione del suo ragazzo, prendendogli il viso fra le mani e baciandolo senza preamboli.
Gli altri Harry e Louis si irrigidirono; vedere loro stessi baciarsi era un colpo abbastanza duro da ricevere.
Louis non si staccò dalle labbra di Harry finché non fu soddisfatto; poi, con un sorriso allegro in viso, gli passò una mano nei capelli e si sedette sul letto di Liam come se non fosse successo niente.
Tutti e tre lo fissarono in silenzio, con espressioni interdette sul volto.
"Non guardarmi in quel modo scandalizzato, honey" si rivolse al suo ragazzo, "ho fatto una chiacchierata con te di questo tempo e mi è venuta una voglia gigantesca di baciarti. Quindi prenditela con lui e con quell'aria dannatamente innocente."
Harry alzò un sopracciglio, poi si rivolse al più piccolo fra i quattro. "Scommetto che ha fatto qualcosa di strano" fece con aria sospettosa.
"Oh, ehm" tossì l'altro, "non-"
"Louis" Harry gli lanciò un'occhiataccia, "non voglio che me stesso subisca dei traumi, quindi dimmi cosa gli hai fatto."
"Non gli ho fatto niente" fece Louis, con aria fintamente offesa.
"Ti ha violentato, Haz?" chiese quello del presente, con aria alterata. "Lo amma-"
"Mi ha baciato!" confessò Harry imbarazzato, afferrando l'amico per la maglietta per impedirgli di vedersela con Louis. Due paia di occhi, praticamente fuori dalle orbite, lo fissarono sconvolti.
"Tu- hai- tu hai baciato il- il mio- ragazzo" e Louis si lanciò direttamente su sé stesso del futuro, senza che né Harry riuscisse a trattenerlo né che il rumore poco rassicurante di qualcosa di rotto lo distraesse dal suo intento.
"È stato un bacio innocente!" si difese Louis ridendo, afferrando il cuscino di Liam e tirandolo in testa all'altro. Harry rise, divertito, e l'altro se ne accorse.
"Non sei geloso?" domandò timidamente.
Harry fece spallucce. "So che ha un debole per te" sorrise, "e so anche che ci è andato piano. Non è così?"
"È stata davvero una cosa innocente" annuì l'altro, leggermente a disagio, "però mi ha baciato a tradimento, ti giuro che io non ho nemmeno ricambiato!"
Harry rise. "Ne ero sicuro!" fece tranquillo. Poi tornò a guardare i due Louis che si stavano ancora prendendo a botte sul letto di Liam, che era il più alto del letto a castello, e alzandosi appena sulle punte afferrò la caviglia del suo ragazzo e la tirò verso di sé.
"Cosa cazzo- Harry!" esclamò Louis, cercando di liberare la caviglia dalle sue mani, con l'unico risultato di finire a terra.
"Scusa, amore" ridacchiò Harry, senza accorgersi del vezzeggiativo, "ma non voglio più sentirvi litigare!"
L'altro Louis si sporse dal letto, sorridendo vittorioso e porgendo il palmo ad Harry. Questi gli diede il cinque, ridendo.
"Oh, Louis" fece poi il ragazzo, con un'espressione improvvisamente furba sul viso, "se tu hai baciato il mio, io ho tutto il diritto di baciare il tuo Harry, vero?"
Louis del futuro si tirò immediatamente su dal pavimento. "Non oserai" sibilò. "Piuttosto, baciati il tuo" sbottò poi, stringendosi Harry addosso con aria protettiva.
L'altro Harry rimase in silenzio, un po' preoccupato dalla piega che stavano prendendo gli eventi.
"No, Lou" sbottò poi, mentre lui e l'altro si urlavano contro motivazioni e insulti. "Sono geloso" confessò, ad occhi bassi.
"Ma lui ti ha baciato!" sibilò il suo ragazzo. "Devo vendicarmi!"
"Anche io sono geloso, Harry" affermò Louis del futuro, "prova a baciarlo e niente sesso per una settimana."
Calò il silenzio per qualche secondo, poi Louis guardò storto ognuno di loro. "Che volete, non stavamo litigando?"
E ripresero a scannarsi a vicenda, finché Harry sbuffò e raccolse da terra il cuscino di Liam, gettandolo addosso al suo ragazzo.
"Lou, siete davvero infantili" sospirò. "Quindi, siccome sembra che qui l'unico adulto sia io -e tu hai due anni più di me, ti ricordo- , risolvo da solo."
Lanciò un'occhiata a sé stesso del presente. "Harry, ho il tuo permesso? Mi sa che è l'unica cosa da fare, prima che venga Simon direttamente a cacciarci fuori."
Harry s'imbronciò, ma annuì. "Va bene" sospirò.
"Okay, allora è fatta" fece l'altro, avvicinandosi a Louis del presente.
"No, aspetta, 'è fatta' proprio per niente!" protestò il suo ragazzo. "Harry, non hai il mio consenso, guarda che-"
Durò meno di un secondo; giusto il tempo di schioccare un breve bacio sulle labbra di Louis, e Harry si era già allontanato.
"Non l'ho nemmeno sentito" sbottò Louis del presente, insoddisfatto, mentre l'altro era ridotto a una massa informe e dagli occhi sgranati in un angolo della stanza.
"Beh, era uguale a quello che si sono scambiati loro due" gli fece notare Harry, mentre quello del presente sospirava di sollievo, vedendo che era stata davvero una cosa senza importanza. Louis non era dello stesso avviso.
"Avevo detto di no" sbottò, offeso. "Cazzo, Harry. Sono arrabbiato."
"E dai, amore" lo pregò l'altro, sorridendo dolcemente e avvicinandoglisi, "lo sai che amo solo te."
"Non avevi il mio permesso" borbottò lui, incrociando le braccia al petto. "Io sapevo che non ti saresti arrabbiato se lo avessi baciato. E tu sapevi che mi sarei offeso se tu avessi baciato lui. Ma lo hai fatto lo stesso!"
"Non mi tenere il broncio" replicò Harry, avvicinandosi ancora e accarezzandogli le braccia. Gli altri Harry e Louis pensarono bene di andarsene, visto che stavano rischiando l'autocombustione per l'imbarazzo.
"No" sospirò Louis. "È uno stronzo e tu lo hai baciato."
"Baciato?" ripeté Harry giocoso, gli occhi pieni di amore. "Ma io bacio solo te, amore mio."
Gli cinse i fianchi con le braccia, inclinò il volto e lo baciò dolcemente, come solo lui era in grado di fare. Louis lambiva, mordeva, divorava; Harry baciava. Baciava e comunicava tutto l'amore che provava, senza dimenticarne nemmeno la più piccola e insignificante parte.
Si scostò dopo aver baciato Louis intensamente e teneramente; ma non riuscì ad allontanarsi di un passo, che Louis lo attirò di nuovo a sé.
"Dove credi di andare, adesso?" soffiò sulle sue labbra, divertito e seducente.
"Avevi detto niente sesso per una settimana" gli ricordò Harry con una risata, sottovoce.
"Ma io e te non facciamo sesso, sweetheart", replicò il ragazzo, "io e te facciamo amore."
Tornò serio per un secondo. "L'ho detto anche ad Harry."
Il suo ragazzo si limitò ad annuire con un sorriso, mentre posava altri piccoli baci sulle sue labbra. "Forse non dovremmo farlo qui" gli fece notare poi, preoccupato all'idea di stravolgere gli eventi.
"Non fare storie" sussurrò Louis nel suo orecchio, facendogli venire i brividi, "non lo sapranno mai."
Chiuse la porta a chiave, e il tempo perse qualsiasi importanza.

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