Ma perché tutte a me?

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(T/N)'s pov
Ho dormito con Loki... anzi rettifico ho dormito con Loki, mi sono svegliata, ho notato la situazione ed ho anche continuato a dormire! Come ho potuto? Che accidenti mi stava passando per la testa in quel momento?! Senza contare la figura da completa deficiente che ho fatto dopo... Lui mi ha praticamente presa in giro ed io l'ho lasciato fare! Sono stata lì tutto il tempo a guardarlo senza rispondergli, ma che accidenti avevo in testa?!
Era con questi pensieri che mi buttai sotto la doccia...
Dopo circa mezz'ora ero pronta alla mia fine, sapevo fin troppo bene di cosa erano capaci i trickster, e sapevo che quella lingua d'argento non mi avrebbe lasciato in pace così facilmente. Un rumore improvviso, anzi una sensazione mi aveva risvegliato dai miei pensieri per avvertirmi che una nuova navicella aveva attraversato il campo terrestre e dentro di me pregai che fosse Thanos... Scesi così al piano di sotto ed incontrai la compagnia dei vendicatori intenta a prepararsi per andare in contro ad i nuovi arrivati e la differenza di outfit tra me e loro era qualcosa di esilarante; se gli Avengers avevano scelto di indossare i loro soliti costumi di scena io al contrario sembrava fossi pronta per un appuntamento in una discoteca, indossavo infatti un corsetto di pelle nera abbinato ad una gonna a palloncino marroncino chiaro ed ad un paio di stivali alla coscia del medesimo colore e materiale del corsetto ed, ovviamente, degli immancabili guanti lunghi di ecopelle rinforzati sulle nocche.
Arrivammo al punto d'atterraggio della navicella dopo neanche mezz'ora e subito le mie speranze furono infrante,  non si trattava né di Thanos né di qualche suo scagnozzo, erano semplicemente una banda di ragazzi che si facevano chiamare Guardiani della Galassia; l'unica consolazione era che tra questi c'era anche una delle figlie adottive del Titano, quanto meno avrei potuto ottenere qualche informazione in più...
Fu così che ritornammo al quartier generale con dei nuovi componenti del team e con una possibilità in più di fermare quel bastardo. Appena atterrati entrammo in una sala riunioni dove una volta seduti Gamora, credo che la ragazza-figlia di Thanos si chiami così, iniziò a raccontarci la sua storia e quella di suo padre:
Thanos proveniva da un pianeta di nome Titano, una volta paradiso per tutte le creature che ci vivevano ed ora divenuto una landa desolata a causa del Titano pazzo. Gli abitanti di Titano era uguali agli esseri umani tranne che per la sviluppata conoscenza tecnologica che avevano ottenuto nei secoli e fu proprio nel periodo di massimo splendore che nacque il nostro psicopatico viola; già Thanos a differenza degli altri bambini era nato con una mutazione che aveva reso la sua pelle viola e per questo aveva ricevuto l'odio ed il disprezzo della gente che lo circondava, anche della sua stessa madre che tentò di ucciderlo svariate volte.  Così una volta cresciuto il Titano si vendicò della sua stessa razza distruggendola completamente, per poi fare altrettanto con gli altri pianeti, pianeta dopo pianeta egli massacrava metà della popolazione e prendeva con sè i migliori guerrieri. Fu così che Gamora entrò nelle sue fila, la prese da piccola dal suo pianeta natale e l'addrestrò affinché diventasse la migliore; Finché poi lei non lo tradí!
La storia che avevo appena udito aveva risvegliato in me dei ricordi brutali, potevo ben capire come si sentisse il gigante viola eppure provare pietà per lui era uno sbaglio, quelli come lui purtroppo hanno smarrito la luce da troppo tempo ed è solo un rischio lasciarli in vita con la speranza che riemergano. Eppure non mi fido ancora di Gamora, in fondo aveva tenuto nascosta una verità cruciale a tutti quanti, lei era qui per rifugiarsi non perché aveva abbandonato Thanos, no la furia del Titano non era dovuta a questo ma al fatto che lei sapesse l'ubicazione di una gemma, la gemma dell'anima, il segreto che mio padre aveva custodito fino alla morte.
Presto divenne pomeriggio e gli Avengers si dispersero ognuno nei propri pensieri e nei propri affari, fu così che ne approfittai io stessa per sparire e rintanarmi in una palestra inutilizzata in quanto palestra addetta all'esercizio delle armi bianche. Senza pensarci troppo indossai dei pantaloncini ed un reggiseno sportivo per poi afferrare un'alabarda ed iniziare alcuni semplici esercizi; il mio momentaneo paradiso durò pressoché qualche secondo: velocemente la mia alabarda coazzò con lo spadone del burlone.
Loki:" sai devo essere sincero adoro la tua bravura nel saper sparire nel nulla, ma con me mia piccola ingannatrice non funziona"
(T/N):" oppure sei tu che sei talmente tanto ossessionato da me da non riuscire a farti i fatti tuoi, lingua d'argento"
Loki:" e così il piccolo angelo ha finalmente cacciato fuori gli artigli"
Così dicendo l'ingannatore mi si era avvicinato per poi mettermi due dita sotto il mento attirando il mio volto sempre più vicino al suo, ormai le punte dei nostri nasi erano distanti solo pochi millimetri. Ma quello che mi fece scattare in realtà fu il sorriso di scherno che gli incorniciava il volto da angelo dannato, velocemente lo allontani usando l'alabarda per poi puntargliela contro. Loki accetto la sfida riprendendo la spada e cambiandosi d'abito ora indossava semplicemente dei pantaloni di pelle nera, in parole povere era a petto nudo ed io non potei impedirmi di boccheggiare davanti a quella visione... Era bellissimo, il fisico snello ma allo stesso tempo muscoloso era una visione tutt'altro che normale ed immediatamente i ricordi delle notte precedente mi assalirono...
Loki:" cos'è principessa? ti piace ciò che vedi?"
Fu così che partì all'attacco...

Loki's pov
Non avevo resistito, non avevo decisamente resistito ad entrare in quella stanza quando l'avevo scorta ad allenarsi praticamente mezza nuda, non avevo resistito ad infastidirla per poi poter riprovare la sensazione di averla talmente vicina da poterla baciare, non avevo resistito al suo odore, alle sue gotte arrossate, alle sue pupille dilatate... Non avevo resistito alla voglia di vederla arrossire alla vista del mio corpo mezzo nudo, perché volevo che anche lei provasse quell'inrefrenabile voglia che avevo provato io a vederla in quelle condizioni. Per nessuna donna avevo mai provato una voglia tanto forte eppure per lei non era solo voglia era anche altro... Intanto lo scontro era cominciato ed era una danza perfetta di lame che coazzavano l'una contro l'altra finché entrambi non rimanemmo disarmati; ed è lì che il divertimento cominciò

(T/N)'pov
Velocemente lo scontro si trasformò in un corpo a corpo ed ancora più velocemente eravamo finiti in una posizione al quanto discutibile: il burlone era riuscito a farmi perdere l'equilibrio ed io l'avevo trascinato giù con me; risultato? Io era stesa sul pavimento con i capelli sparsi il respiro irregolare e le gambe divaricate da un suo ginocchio, lui invece era sopra di me e quando dico sopra intendo proprio sopra! L'unica cosa che gli impediva di schiacciarmi con il suo peso era la forza che aveva messo nei gomiti, ma questo non aiutava comunque visto che i nostri nasi si stavano sfiorando....

Angolo autrice
Lo so sono cattivissima muhahaha

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