Sentivo sempre il rimbombo delle solite parole di tutti.
Dicevano che il mio potere fosse inutile, che sono patetica e loro continuavano a ripeterlo.
Non riuscivo a sopportarlo, io sapevo di essere speciale...ne ero convinta, è non avrei mai fatto con mia mamma...non mi sarei suicidata come ha fatto lei.
Mia madre era un'eroina formidabile,
anzi bravissima nella sua professione.
Era felice della sua vita e salvava le persone con il sorriso stampato in faccia...ma tutto andò in frantumi, quando scoprì che lei durante un suo salvataggio, una famiglia venne uccisa dal supercattivo contro il quale stava combattendo.
La gente rinfacciava il fatto che non aveva salvato quelle persone...non era più 'Plasmer girl', la supereroina che tutti conoscevano...ormai la consideravano un mostro.
Abbandonò per sempre la sua carriera da supereroina e si rinchiuse a casa con un forte stato di depressione.
Papà cercava di renderla felice dal suo stato, ma fallì in continuazione nel suo intento di bloccarla e farle ritornare il sorriso.
Il giorno del suo compleanno, stavo ritornando a casa da scuola, papà non c'era perchè voleva prendere una torta di compleanno per l'occasione è così festeggiarlo insieme.
Hitomi- M-mamma?
Entrai in camera da letto dei miei genitori e lì...vedi mia madre penzolare con una corda al collo.
È stato uno shock per me, ma quello che ci è rimasto più male e stato mio padre...però...lui dopo tutto questo dolore, sta cercando ogni giorno di aiutarmi e rendermi felice, come faceva con la mamma.
Ci tenevo a quello che faceva per me, è avrei fatto qualsiasi cosa per lui.
Dopo questo anno, proverò a iscrivermi alla yuuei, una tra le scuole migliori in Giappone per diventare dei supereroi.
Mio papà accettava la mia scelta e mi faceva il tifo per me.
Lui sapeva che c'erano dei conoscenti,
che mi prendevano in giro per il mio superpotere, anche se sarebbe meglio dire che io non riuscivo a controllarlo
da quando lo avevo ricevuto all'età di 4 anni.
Però io non mi arrendevo...dovevo essere come lui...come il mio idolo.
Lui si chiamava Midoriya Izuku, aveva circa un anno in più di me e da quando avevo 13 anni, lui mi insegnò a non arrendermi, durante il festival sportivo che avevano trasmesso alla TV.
Iniziai già ad allenarmi per iscrivermi alla yuuei, anche se alcuni pensano che io sia illusa e che non entrerò mai in quella scuola ed è proprio per questo che mi sto allenando...voglio dare il massimo...farò come dicono lì...PLUS ULTRA!!!
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Spazio autrice:
Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto, visto che per me è stato anche molto più difficile degli altri visto che parlano di un anime tutto programmato.
Comunque come ho detto prima, spero che vi sia piaciuto.
Alla prossima!
Da:
T.c❤
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《My Hero...》MHA
RandomHitomi è una ragazza di soli 14 anni, che fa parte del 80% della popolazione. Il sogno di tutti i bambini e adulti di avere dei superpoteri, si è trasformato realtà e per la giovane è ora di dimostrare alle persone che l'hanno sempre criticata che i...