Ero da solo stavo camminando per le strade di Hamar la citta nera mi guardavo a torno ma non c'era nessuno ma non mi meravigliavo
Perché alle 3:45 del mattino chi ci poteva essere per strada, ma comunque ero felice perché ero stato appena nominato presidente del associazione italiana per guarire le malattie non poteva mai andare male nulla invece sentii un esplosione mi girai ed in lontananza si poteva solo
vedere fumo, mi precipitati subito sul posto è capii che ad esplodere era stata l'associazione. Mi sentivo male perché dentro quella struttura c'erano delle persone. Mi fiondai al interno anche se non si poteva entrare me ne fottevo dovevo vedere se c'erano dei sopravvisuto ma niente erano tutti morti
Quando al improvviso sentii dei lamenti mi fiondai nel altra stanza del associazione è vidi un bimbo di circa 6 anni che stava sotto ad una trave che per fortuna non lo uccise, lo salvai è lo misi tra le mie braccie è mi fiodai fuori
A quel punto il 911 mi diede una grande mano lo salvo è porto anche me al ospedale comunque dopo due giorni mi fecero andare via ma il bimbo non poteva ancora uscire stava troppo male ed anche io stavo male ma dentro mi sentivo responsabile anche se non ero stato io,
Andavo tutti i lunedì mattina dal bimbo gli portavo giocattoli per poter farlo giocare è robe varie ma un giorno successe quallo che non mi sarei mai aspettare era un lunedì mattina come tutti gli altri io mi incamminavo verso l'ospedale è pensavo a quello che era successo il mese prima al esplosione
Entrai al interno del ospedale mi incamminai verso la stanza del bimbo è lo vidi sulla barella con i dottori che correvano verso la sala operatoria allora domandai ad un dottore cosa era successo ma non mi rispose entrarono nella sala operatoria è ci rimasero per ben 2 ore io ero in panico allora domandai ad un altro medico cosa era successo è mi disse che il bimbo era andato in coma. Due ore dopo il dottore uscii dalla stanza è mi disse che il bimbo non c'è la aveva fatta
Iniziai a piangere mi sentivo male dentro ed anche fuori allora mi avviai verso l'ultimo piano.