34. Parole scioccanti

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«Un tè?» chiesi.

«Sì. Di recente hanno sistemato i robot al bar e fanno dei tè che sono una vera e propria delizia. Mi piacerebbe veramente molto fare due chiacchiere con te.» mi disse Amber sorridendo.

«Arianne sta bene?» intervenne inaspettatamente Jo.

«Arianne è risultata negativa a tutti i test. Starà bene.» disse la donna infilando le mani nelle tasche dell'ampio camicie.

Senza aspettare la nostra risposta iniziò a farci strada.

Jo mi afferrò la mano per fermarmi.

Scosse la testa impercettibilmente, guardandomi intensamente con i suoi enormi occhi castani.

«Che c'è?» mimai con le labbra.

«Questa donna... Non mi fido di lei.» mi disse senza guardarmi.

Feci per chiederle il perché ma a quel punto Amber si voltò per incitarci di nuovo.

***

La saletta relax della Base8 era decisamente più grande di quella alla Base5.

Almeno, di quella che avevo visto io.

Però era meno carino.

Le pareti erano freddamente vuote e i sedili bianchi come i tavoli lasciavano una grande tristezza. Gli unici tocchi di colore erano le persone sorridenti all'interno.

I vari Imperium che popolavano quel luogo chiacchieravano tra loro come normali amici e colleghi, animando gli animi.

Amber andò a sedersi attorno ad un tavolino identico a quello in cui mi ero seduta mesi fa assieme a Jo. Solo che questa era una Base diversa.

«Vediamo... A te non piace il tè Sophie, giusto?» commentò la donna mettendosi all'opera con il menù.

«Come fa a saperlo?» chiesi raggiungendola.

«Indovino bene le bevande» rispose con un leggero sorriso che le piegava le labbra.

«Per la signorina Sharp, vediamo... Scommetto che ha una grande passione per quello verde inglese.»

«Può darsi» replicò la mia amica troppo orgogliosa per confermare.

Amber sorrise, socchiudendo gli occhi ambrati.

«Dimmi un po', Sophie. Cosa ne pensi della B.L.C.» mi chiese incrociando le sue lunghe gambe.

«Cosa ne penso? Credo che sia molto ambiziosa l'idea di sviluppare tanto i limiti umani. Ma è nobile il loro interessamento per lo sviluppo...»

Amber mi interruppe mettendosi a ridere.

«Oh, no. Ti ho chiesto cosa ne pensi veramente.» affermò guardandomi con insistenza.

Sorpresa da tale domanda lanciai un'occhiata a Jo.

La ragazza sembrava particolarmente innervosita e non sembrava volerlo nasconde.

«Penso che sia un'associazione tutta da scoprire.» replicai.

Amber sorrise.

«Sei così diversa da Arianne...» disse osservando i due tè e la mia tazza di cioccolata arrivare.

«Lei è davvero mia cugina?» le chiesi senza riuscire a trattenermi.

Quella donna sembrava avere tutte le risposte che cercavo. Non so cosa me lo fece pensare.

Le sopracciglia di Amber si sollevarono sorprese.

«Ma certo che sì! Su questo non ne dubitare mai.» esclamò sorpresa.

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