~ Capitolo 5 ~

242 20 107
                                    

Kirishima's pov:

Ero seduto sulla sedia della mia scrivania,...o meglio, ero seduto sulla sedia di Hasegawa e stavo tentando di studiare.

Mi ha detto che potevo usare il suo studio per fare i compiti o altro.

Sta facendo di tutto per aiutarmi.
Sono io quello che non collabora.
Non ci riesco.

I miei mi hanno sempre aiutato.
Non credo che sarebbero felici di vedermi in queste condizioni.
Ricordo ancora quando cominciai a fare progressi. Erano così felici...

*cade una goccia*
*stringe i pugni*

- ...perché...? -

*entra Hasegawa*

Hasegawa:- Hey fratellino! A che stai con storia? -
Kirishima:- a niente. -
- se vuoi appena finisco di là te la spiego. -
- non servirebbe. -
- qualche volta potresti a studiare da un amico...o amica...come vuoi. - dice prendendo un libro dalla libreria.

- quella ragazzina...come sta? -
- non bene. Il trauma non le è ancora passato. Da quando quei bulli l'hanno picchiata a scuola non riesce più a interagire con le persone, in particolare con quelle di sesso maschile. -
- spero migliori. -
- lo spero anch'io...vado a vedere cosa posso fare, ce la sto mettendo tutta da almeno due o tre settimane ma non migliora di una virgola. -
- *annuisce* -
- *esce dalla stanza* -

Skip time: 5 minuti dopo

...
Devo andare in bagno.

Al ritorno sentii la bambina di cui mi aveva parlato Hasegawa piangere.
Vorrei tentare di aiutarla ma se non ci riesce Kenzo perché dovrei riuscirci io?

Hasegawa notò che ero davanti la porta visto che era socchiusa.
Hasegawa:- puoi entrare se vuoi. -
Non credo sia una buona idea, del resto la ragazzina ha paura dei ragazzi più grandi di lei.
Hasegawa mi fece cenno di entrare.
Entrai.

Cosa...dovrei fare?

Sii te stesso.

Emmm...okay (?)

Mi misi in ginocchio davanti la ragazza.
Potrà avere più o meno 10 anni.
Ed interagire con le giovani menti non è semplice.
Sono delicate.

Feci incrociare i nostri occhi facendo riflettere le sue chiare iridi sulle mie.
Allungai un dito verso di lei.
Aveva paura, tremava e i suoi occhi cominciavano a lasciar andare delle perdite d'acqua che rigavano violentemente il suo volto.
Ma non distoglieva lo sguardo.
Si allontanò di poco.
Le toccai con il pollice una guancia per poi spazzare delicatamente via le sue lacrime insieme ad una parte del suo dolore dovuto al trauma che la colpì violentemente alcune settimane fa.
La mia espressione rimase impassibile
C'era solo il silenzio.
Accennai un sorriso.
La bambina rise.
Mi girai verso Hasegawa che era a dir poco sconvolto.
La madre della bambina mi guardò stupita.
Sorrisi e scompigliai i capelli alla ragazzina.
Lei rise di nuovo.
La abbracciai e le sossurrai all'orecchio:- mostra al mondo cosa sei capace di fare. -
Annuì per poi abbracciarmi.
- ...grazie - disse lei sussurrandomi:- anche la tua mamma e il tuo papà ti guardano da lassù. -

Bakugo's pov:

Avevo finito di studiare, quindi decisi di uscire.
Non avevo la minima voglia di starmene chiuso a casa.
Prima di uscire avevo litigato con mia madre, come sempre.
L'ultima cosa che mi disse fu "VEDI DI FARTI DEGLI AMICI KATSUKI!" e le sbattei subito dopo la porta in faccia.

Kirishima's pov:

Decisi di uscire poco dopo.
Hasegawa mi aiutò a studiare.

|°KIRIBAKU°|  - Se non lo fai tu, lo faccio io -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora