Capitolo 3

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//VENERDÌ
"sei tutta matta.."
"Cooomunque ti odio per aver testimoniato il falso."
"era per il bene di Jughead e il tuo"
"lo so e ti ringrazio per questo. Se non si fosse suicidato lo avrei ucciso."
Lo sceriffo come sempre mi dice che il mio tempo è terminato è che posso ripassare lunedì.
Esco dalla centrale e mi ritrovo sweet con la mia giacca dei serpents
"Grazie."
Dico indossandola
"posso guidarla io? Ti prego."
"un graffio e sei morta."
Gli faccio la linguaccia e subito parto per Pop's
Una volta arrivati da pop prendiamo un tavolo e inziamo a parlare di varie cose .
"Quindi il rosso é stato ucciso dal padre?"
Dice fangs mangiando delle patatine frotte
"si ma joaquin e toni?"
"Toni sta lavorando e joaquin é sparito non so dove" risponde alla mia domanda Sam.
"É andato dai suoi credo" aggiunge sweetpea
"c'è un gruppo di ragazzi del North che viene verso di noi e c'è anche Jones" noto un filo di odio nella sua voce,come biasimarlo.
"è il nostro tavolo." dice una ragazza con dei capelli neri corti.
"Senti non so come ti chiami.. " dice Samantha prima che la ragazza la bloccasse
"Veronica Lodge"
"Bene Lodge non ci importa che questo è il vostro tavolo. Sgomberate mi occupate la visuale"
Dico osservando un po' tutti.
"come ti permetti, non sai con chi ti stai mettendo contro! Maleducata ma i tuoi genitori dove sono! Che incoerenti stupida gangster." sbuffa e si aggiusta la borsa di Prada.
"Lo vorrei sapere anch'io, chiedergli come stanno e come ci si sente a non starmi accanto..oppure chiedergli perché l'hanno fatto... Perché sono andati a New York da quell'uomo, quel Hiram.. Già,vita di Merda eh?" dico finendo con un sorrisi falso.
"Hiram? Impossibile mio padre non farebbe male ad una mosca!"
"non lo conosci abbastanza allora..."
"togliamo il disturbo..." vanno via andando a sedersi in un altro tavolo..
È una ferita ancora aperta, cazzo!
Odio veronica, suo padre e tutti quelli che hanno a che fare con lui!

Finiamo di mangiare tutto molto rapidamente e prendiamo la nostre moto per andare alle roulotte.
"pronta per domani?" chiede fermando la moto vicino la mia roulotte scendo dalla motocicletta "Prontissima, domani mattina alle 11.00 portami la macchina"
Annuisce e va via dopo un saluto.
"È una cosa seria eh?"
"Jughead, siamo amici"
"comunque per il film di domani sera non posso c'è il discorso al municipio di betty"
"In realtà non posso neanche io, ho un impegno."
"Quale impegno" chiede curioso
"Nulla di interessante"
"Dimmelo!"
"Corsa in auto femminile"
"Ma sono illegali!!"
"non per noi devo andare."

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