Capitolo 1 (pdv Narratore)

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Aprire gli occhi gli era costata tanta fatica. Il dolore alla testa e al petto erano lancinanti. Non sarebbe stata capace di dire se era in quello stato da pochi minuti o da diverse ore. La sofferenza finì in secondo piano quando Cassy venne colpita da una sensazione di vuoto. Non ricordava nulla di quello che era successo e questo la spaventava moltissimo. Di colpo, scattò in piedi e iniziò a guardarsi intorno. Si trovava in usa stradina stretta e buia.

Un vicolo.

Era notte fonda e il luogo non era molto rassicurante, bottiglie di birra vuote popolavano gli angoli delle strade; Moretti; Tennen's; Ceres. Carte per hamburger di Mc Donald's e fazzolettini usati accompagnavano gli oggetti di vetro e cilindrici. Si vedeva che era un posto molto malfamato. I cassonetti erano pieni e straripanti, tutto intorno a questi c'erano montagne di immondizia. La puzza di sporco e fogna era sovrastata da quella di droga e fumo. Cicche di sigarette erano onnipresenti. Non c'era silenzio. Grida e pianti in sottofondo, aiutavano a rendere il tutto più agghiacciante.

Ad un tratto, da quel buio spaventoso, una luce bianca accecò Cassy, intorno a lei si materializzarono diversi mobili e le mura di una casa presero vita, circondandola. Nonostante, adesso ci fossero vari oggetti, questi mantenevano il colore biancastro che la ragazza aveva ormai accettato di dover osservare. Non comprendendo come tutto quello potesse essere reale, iniziò ad esplorare le diverse stanze, anche se man mano che si muoveva il suo inconscio le diceva di essere già stata in quel luogo. Ogni scaffale e ripiano che scorgeva le davano un senso di dejavù.

Continuò a muoversi all'interno di quelle mura fino a quando non arrivò di fronte ad una porta, la prima che vedeva in quella bizzarra casa. Cassy la osservò attentamente, incuriosita da quella maniglia particolare, riccamente dettagliata di incisioni su quello che sembrava oro. Una volta spalancata scorse una stanza identica alle altre, ad eccezione di una sedia a dondolo sulla quale era seduta una figura.

Una donna.

La ragazza entrò molto lentamente, desiderosa di chiedere alla donna dove si trovasse. Man mano che si avvicinava a questa, continuava ad avere la sensazione di averla già vista, senza però ricordare dove, aveva l'attanagliante impressione di averla conosciuta e che fosse qualcuno di importante, ma non le veniva in mente nulla.

Il vuoto.

Questa figura, imponente ma per nulla spaventosa.

Cassy avanzò, anche se con passo insicuro, mentre la sua mente continuava ad urlare che era solo una dolce vecchietta e che non le avrebbe fatto del male , ma in fondo aveva passato di peggio che incontrare un'anziana, ma quando questo pensiero le si palesò non riuscì ad afferrare alcun ricordo che sostenesse la sua tesi. E proprio quando lo comprese si immobilizzò sul posto.

<<Non ti spaventare, Cassy, sono qui per spiegarti cosa succederà d'ora in poi.>>

La ragazza sollevò lo sguardo, che in un primo momento era rivolto al pavimento, verso la persona da cui proveniva quella voce e si stupì di notare che quel suono caldo e dolce proveniva dall'anziana signora, che ora la osservava attentamente in attesa di una sua mossa.

<<Come fa a conoscere il mio nome?>>

Domandò la giovane.

<<Non è importante al momento. Adesso tu andrai a Perasma, un mondo di passaggio tra la terra e il paradiso. Ti reincarnerai e crescerai lì. Non ti ricorderai nulla della tua vita passata e nemmeno di questa conversazione.>>

Cassy era terrorizzata, non aveva idea di dove o cosa fosse quel posto. Allora si fece coraggio e proferì parola.

<<Questo vuol dire che sono morta?>>

Aveva così tante domande ma quella era la più presente nella sua testa.

<<Esatto>> rispose la vecchia.
<<Ti hanno uccisa e tu hai ucciso qualcuno, per questo andrai a Perasma. Devi scontare quello che hai fatto. Ti reincarnerai così da poter crescere fino all'età della tua morte.>>

Ancora più scioccata e in preda alla confusione più totale, Cassy disse:

<<Io non ho ucciso proprio nessuno. Voglio tornare sulla Terra. La prego, mi aiuti.>>

<<Io non posso fare niente che possa aiutarti. L'unica cosa di cui dovrai per forza ricordarti è la seguente.>>

Fece una pausa.

<<Perasma non ti ospiterà per sempre. Il tuo obbiettivo sarà quello di migliorare te stessa per poter andare avanti e vivere per sempre in paradiso. Altrimenti brucerai all'inferno per il resto della tua "vita".>>

Dire che si sentiva morire non avrebbe avuto senso, dato che lo era già, quindi si limitò a restare in silenzio.

<<Sta a te se accettare questa seconda possibilità e vivere, oppure scomparire per sempre.>>

E davanti a Cassy spuntò dal nulla una strada bianca, da questa non si intravedeva una fine.

<<Arriverai nella tua prossima casa e nella tua prossima vita. Buona fortuna.>>

Sparì. La donna anziana non c'era più. Non aveva scelta. Se voleva sopravvivere, Cassy doveva mettersi in marcia e trovare quel posto di cui non ricordava neanche il nome. Camminò. Se giorni o settimane non lo sapeva, non era stanca, forse perché era morta. La vecchia signora non le aveva spiegato molto. Non sapeva se il suo cuore batteva ancora per una qualche magia, non sapeva se respirava o se non ne aveva più bisogno. Non era certa su queste cose essenziali, figuriamoci se lo era sulla sua morte o se tutto quello era soltanto un incubo. Poi in seguito un cancello.

Finalmente.

Questo era decorato con un Sole e una Luna in ferro battuto. Era come se questi due si completassero. Il cielo oltre quel cancello era chiaro e limpido, invece il "pavimento" era rosso, un rosso acceso e scuro. Sembrava quasi...

Sangue.

Paura ne aveva, ma dopo aver sentito che era morta e che aveva ucciso una persona da una donna che nemmeno conosceva, tutto le faceva meno paura. Come se qualcuno si fosse accorto della sua presenza di fronte a quel cancello imponente, questo si aprì lentamente. Mentre l'oltrepassava, Cassy udì il pianto di un neonato. Più che sentirlo dall'esterno il suono lo sentiva dentro, come se fosse suo.

Cassy stava entrando a Perasma.



Note d'Autrici:

Ci siamo finalmente riuscite ad aggiornare anche se con quasi un mese di ritardo. Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto e che oltre a lasciare una stellina commenterete facendoci sapere il vostro parere nei commenti. Vi lasciamo la lista delle canzoni che abbiamo ascoltato io e SofiaMinnone126, mentre scrivevamo questo capitolo (anche se probabilmente non c'entrano niente con il contesto):

-Bohemian Rhapsody

-Somebody to Love

-Don't Stop Me Now

-We Are The Champions

-Radio Ga Ga

-We Will Rock You

-Killer Queen

-Crazy Little Thing Called Love

-Another One Bites the Dust

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 23, 2019 ⏰

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