Capitolo 2. se credi ancora nelle favole, ti prego scappa sulle nuvole

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sono passate tre lunghe ore e finalmente i dear jack stanno firmando le copie degli ultimi fan rimasti nel centro commerciale, io sono ansiosa ma felice, cioè voglio dire, nel peggiore dei casi potrò farmi una risata su.

"prego signorina, mi segua" mi dice uno della sicurezza "scusi ma lei chi è ?" "il cantante della band ha chiesto di vederla, ma per farlo dovrò portarla nel retro, lei è una parente ?" "no" UNA PARENTE ? io non lo conosco proprio, cioè, io lo conosco, è lui che non conosce me.

dopo qualche minuto che mi sono accomodata su un divanetto in questa "stanza sul retro" sento i ragazzi che arrivano felicissimi della grande affluenza e del calore dei loro fan. eccoli sono appena entrati sommersi di regali e mi sento in totale imbarazzo. aspetta un attimo, non c'è Alessio.

"ARIAAAA" sento sussurrare dalla porta dietro di me che da sul giardino, esco per controllare e mi sento afferrata dal braccio "Alessio ? ma cos-" "perché hai aspettato ?" "no aspetta adesso le domande le fai tu ?" dissi con tono sarcastico "certo, perché mi hai aspettato per tre lunghe ore e neanche mi conosci ?" "Alessio sei tu che non conosci me e mi hai dato il tuo numero di telefono" "ok, hai vinto, sei una bella ragazza e voglio offrirti una colazione domani mattina, posso ?" "è un appuntamento ?" "se vuoi..." "ci sto, ma presto perché poi vado a lavoro" "sissignore, mi sveglierò all'alba solo per lei" oh merda, sto ridendo come una stupida senza un perché, non è possibile che mi faccia questo effetto.

"Alessio, stiamo andando !" gridò Pierozzi, tra me e me pensai "oh merda no!" "si Frà vi raggiungo in auto" disse Alessio.

aspettammo che tutti fossero fuori dalla stanza e Alessio si offrì di accompagnarmi all'auto visto che era quasi buio, ridevamo, senza una motivazione valida, ed io, onestamente, avevo perso le speranze nel trovare un ragazzo che mi facesse questo effetto, ma che cazzo, proprio il cantante di una band emergente doveva essere ?

io salì in macchina e cercai di chiudere lo sportello, ma Alessio lo bloccò "ci conto per domani mattina ?" "certo facciamo colazione sempre qui ? tanto sono di strada" "perfetto allora ci vediamo qui" notai che mentre parlava si avvicinava sempre di più, riuscivo a sentire il suo respiro così forte così mi scostai e gli diedi un bacio sulla guancia "no Alessio, non sono come credi tu, ci conosciamo da quattro ore" "mh, avevo proprio bisogno di corteggiare qualcuno, in effetti è da un po' che non lo faccio" nel frattempo chiusi lo sportello, misi in moto l'auto e girai verso l'uscita, poi abbassai il finestrino "perché mi stai corteggiando ?" dissi urlando "svegliati Aria" gridò Alessio che subito dopo si girò e raggiunse i ragazzi in auto.

ma domani poi sarà un'altro film per noi ?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora