Capitolo 4. Noi.

833 30 0
                                    

Da quando Alessio è partito l'ho sentito qualche volta, inizialmente mi chiamava spesso ma poi abbiamo iniziato a sentirci sempre meno, odiavo questa situazione perché non era il mio ragazzo ma in qualche modo ci eravamo dichiarati e mi sentivo legata a lui, questa sera ho trovato un lavoretto per una radio locale che dà un concerto con cui ci sono parecchi ospiti famosi, la lista non l'ho letta perché non mi interessa dato che devo lavorare al bancone del bar e sono distrutta visto che questa mattina ho anche lavorato in negozio, ultimamente cerco di occupare la maggior parte del mio tempo per non pensare, o meglio, per non starci male.

Sono le 7 ed io inizio a prepararmi per andare a lavoro, indosso un vestito nero con una scollatura a V parecchio accentuata e anfibi, mi hanno richiesto un abbigliamento elegante, ma non troppo e poi io adoro i vestiti indossati con gli anfibi.

Ho appena finito di cenare con i miei e mi sto catapultando a lavoro con il disco dei dear jack fisso nello stereo dell'auto, guidare mi aiuta a rilassarmi.

Il bancone del bar dove lavoro si trova esattamente all'entrata del backstage dell'evento, solo ora ho capito che è strettamente riservato al personale e agli ospiti e la cosa non fa che mettermi di buon umore visto che ho appena portato da bere a Tiziano Ferro.

La serata è iniziata da un po' ed io inizio a percepire qualche segno di stanchezza, spero non duri ancora per molto, tra una bibita e l'altra scambio qualche parola con le persone del posto, mentre ero girata di spalle alla gente per lavare alcuni bicchieri al bancone si avvicina un ragazzo, lo sento arrivare, mi rigiro e... ALESSIO ! il bicchiere casca per terra frantumandosi in mille pezzi, ero sorpresa e non sapevo come reagire, Alessio corre ad aiutarmi a togliere i vetri dal pavimento "Aria ma che ci fai qui ?" - "ho trovato lavoro solo per questa sera qui al bar, piuttosto tu che cavolo ci fai qui nella mia città senza dire nulla" - "lo so, non te l'ho detto solo perché la distanza mi uccide e siamo arrivati un'ora fa e ripartiamo domani mattina all'alba, restiamo qui solo per qualche ora e preferivo non ricordare il fatto che non posso vederti tutti i giorni" - "capisco, volevo solo dirti che ti ho visto su Facebook con quella bellissima ragazza con i capelli rossi e volevo solo dirti che hai la mia benedizione per stare con lei" ma che cavolo sto dicendo ? ho pianto per giorni per quella foto "Aria ma sei impazzita ? È mia cugina quella !" - "Non devi giustificar... ASPETTA COSA ? TUA CUGINA ?" - "Aria.." disse Alessio prendendomi per i fianchi e portandomi a pochi centimetri da lui, quei centimetri diventarono millimetri, fino a scomparire completamente in un bacio dolce e passionale - "Alessio io.." - "Aria io ti amo" - "anche io ti amo Ale"

ma domani poi sarà un'altro film per noi ?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora