Capitolo 2

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"Preside costringere me fare vedere scuola al nuovo tizio." Dissi velocemente
"Parla normalmente" mi guardò male Julia.
"Scusa..." abbassai la testa.

Quando ero in imbarazzo spesso iniziavo a dire frasi senza senso.
Sentii una presenza accanto a me mi girai,e c'era proprio lui : Travis.Julia arrossì,mentre io aggrottai la fronte arrabbiata.

"Cosa ci fai qui?" domandai alla presenza che avevo di fianco.
"Perché conosco solo te?" rispose con aria di sfida la presenza.
"Allora vai a fare amicizia e lascia me e la mia amica in pace" appena finito di dire ciò,sbuffai.

Sbuffò pure la presenza. Ma non si alzò perché Julia disse: " Sii gentile per una volta,lui è nuovo ancora si deve ambientare. Oh a proposito,ciao io sono Julia Smith.Sono del quarto anno."
La presenza sorrise a Julia e disse con sguardo quasi da seduttore,a me sembrava solo una scimmia: "Ciao,piacere,sei molto gentile. Io sono Travis Evans,figlio di Landon Evans. Anche io vado...."
Lo interruppi: " TUO padre è LANDON Evans?"
"Si" disse lui scocciato.
"Impossibile"
"Perché impossibile?" mi guardò male.
"Non sei colto come lui"
"Ma se nemmeno mi conosci!!" disse irritato.
"Mi sono bastate queste poche ore" sorrisi irritata.
"Ah quindi io non posso essere figlio di uno scrittore perché all'apparenza sembro stupido?" parlò sempre più irritato.
"Non volevo dire questo..."
Mi interruppe: "Ma lo pensi"
E senza rivolgermi la parola se ne andò dal tavolo arrabbiato.

Io arrabiata lo seguii,non volevo che pensasse cose di me che non mi appartengono.Non capivo perchè mi interessava cosa pensava lui di me main quel momento non mi importava più di tanto.

Appena lo raggiunsi lo chiamai: "Tizio,ehi tizio,fermati ti devo parlare,dai tizio".    "Travis,mi chiamo Travis, le sai pronunciare queste sei lettere?" mi disse con tono irritato. "Ehm..si,scusa" "Bene,Chiarire, mi sa che prima mi hai frainteso" "E in che modo? Lo hai detto tu stessa, non   
sono abbastanza        colto"
"Si, in quel caso ho sbagliato, in fondo nemmeno ti conosco.Però l'importante è che tu non pensi cose non vere su di me. Tipo che valuto solo dall'apparenza o cose simili.Prima ho riflettuto senza pensare e per questo mi sto scusando,non per altro." "Che bel discorso,mi avevi quasi convinto"

No,aspetta io per una volta sono gentile con qualcuno e mi ripaga in questo modo ? "Convinto per cosa ?"
"Ah,niente Trave capirai."

Perchè in quel momento mi stavo sentendo stupida? Ah già,perchè lo sono.

Mentre riflettevo a quello che voleva dire, lui mi fissava con un sorrisetto provocatorio. Allora, irritata da quel sorriso me ne andai senza dire una parola, e lui disse." E' stato divertente Trave."

Mi confondeva solo le idee.

Arrivata al tavolo,Julia mi osservava attentamente e dopo qualche minuto mi disse: "Che vi siete detti?"
"Niente,gli ho solo chiesto scusa per quello che è successo prima." "Tu che chiedi scusa?" mi guardò scioccata Julia. "si,oddio, io che chiedo scusa" roteai gli occhi.

Julia mi voleva chiedere qualcosa ma la campanella la interruppe perciò dovettimo andare a lezione. E io non avevo toccato cibo.

Le lezioni terminarono velocemente,più del solito. Quando stavo per andarmene mi fermò mio cugino\preside dicendo: "Hey, l'autobus che passa abitualmente da scuola ha avuto un problema,quindi oggi non passa. Vuoi un passaggio?" Stavo rispondendo quando una voce mi interruppe: "Non si preoccupi , l'accompagno io a casa,per ricambiare il favore,dato che mi ha mostrato la scuola."
"Sicuro che non ti perderai dato che non conosci ancora bene la città?" gli chiese mio cugino.
"Non si preoccupi,sicuramente Isabella mi saprà mostrare la strada" mi guardò Travis.
Ed io annuii.

Mio cugino ci salutò ed io seguii Travis per andare nella sua macchina.

Arrivati al parcheggio della scuola mi indicò la sua macchina, era nera , non so bene di che marca fosse.Appena salimmo in macchina mi chiese subito la via di casa mia e appena la dissi, lui mi guardò scioccato e disse: "Io abito nella stessa via , numero 18,Tu?" "20" "Quindi ci divide solo una casa ?"
"Che Cosa?" rispose lui scocciato  . "Che siamo vicini di casa!" "In realtà il vero incubo avverà venerdì" "Perchè che succede venerdì?" "I miei hanno organizzato una festa e inviteranno tutto il vicinato,quindi saremo costretti a stare insieme e di parlare con dei vicini anziani" "Cosa? No No,sicuramente quel giorno mi verrà la febbre"
"E mi vorresti lasciare solo con quelli?" "Non ti preoccupare,tanto i miei genitori mi costringeranno a venire"
"Ti capisco,comunque siamo arrivati." "Oh,grazie del passaggio. "Prego,non vedo l'ora che sia venerdì" "Ma anche no".

Spero che il capitolo vi sia piaciuto,fatemi sapere cosa ne pensate e se notate errori segnalatemeli. Scusate se l'ordine delle parole è un po' sparso e e che ci sono parole a capo quando non ci dovevano andare,ma ho avuto qualche problema che non ho potuto risolvere del tutto, spero che non vi dispiaccia. Al prossimo capitolo 🦋.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 20, 2019 ⏰

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