In una bellissima giornata primaverile, Ermal principe d'Albania, passeggiava per Roma.
Era scappato dalla sua solita routine, fatta di documenti e fattacci.
Si era preso una pausa ed era atterrato a Roma, la capitale.
Era sempre stato il suo sogno, fin dal piccolo. Parlava l'Italiano perfettamente e sperava un giorno di potersi trasferire definitivamente lì.
Nella sua mente Roma era la città dell'amore. Era una città perfetta.
Ma non aveva fatto i conti con un certo Fabrizio Mobrici.
Si trovava nei pressi del Colosseo. Maestoso e meraviglioso come nelle foto.
Un selfie era quello che ci voleva per immortalare questo momento
-Serve 'na mano?
-No, grazie.
-Daje, da qua te faccio na foto. Sei bello quanto er Colosseo, ricciolè.
-g-grazie?
-Damme er telefono, ce penso io.
Quanta fiducia aveva questo principino, che gli porse il cellulare, sorridendo.
-A ricciolè famose un serfie 'nsieme- gli disse Fabrizio scompigliandogli i capelli.
-Ma...
-Piacere so Fabbbbrizio.
-Piacere Ermal- rispose scostandosi, leggermente infastidito.
-Nun sei de qua, vero? C'hai la faccia da straniero.
-No, in realtà io sono...
-Te piace la mia città?
-E' molto bella.
Fabrizio gli regalò un sorriso raggiante e allargò le braccia in modo plateale.
-Io so' il Re di questa magnifica città. Te lo fai 'n giro co me?
-Veramente avrei da fare...
Fabrizio lo prese sotto braccio ed Ermal sussultò a quel contatto
-A ricciolè un gelato nun t'ammazza mica eh...
-Ma siamo a gennaio, fa freddo...
-Ma er gelato mio è sempre caldo...
-In che senso?
-A ricciolè fai davvero?
Ermal che finalmente ci arrivó
(BuongiornoPrincipino2+2=4)-Sei un cafone- gli diede uno schiaffo sul braccio.
Fabrizio sorrise, fingendosi offeso.
-Cafone a me? Io so er Re de sta magnifica città.
-Lasciami in pace. Allontanati o urlo.
-A ricciolè ma che t'ho detto...
-Vattene via!
Fabrizio scoppiò a ridere di nuovo ed Ermal lo guardò malissimo.
-Er gelatino o voi?
-Cafone!
-So' il re de sta magnifica città, o voi capì? Roma m'appartiene.
Il moro si avvicinò pericolosamente al viso del riccio, che si ritrasse come scottato.
-Cafone. Ma come ti permetti? Lo sai chi sono io? Lo sai? Sono un principe.
-E bravo ricciolè, io so er Re d...
-...de sta magnifica città. Certo. Ciò non toglie che sei un cafone.
-Ma er gelato te piace?
-S...via! Lasciami in pace!
Ermal fece per andarsene ma Fabrizio lo richiamò, urlando.
-Ammazza ricciolè pare che tieni na mazza ar culo. Io se vojo posso avè tutte le donne e gli uomini che vojo...me basta schioccà le dita...
-E va da loro...CAFONE!
Ermal gli mollò un sonoro schiaffo sulla guancia e se ne andò, lasciando Fabrizio a fissarlo da lontano.
In fondo in fondo, quel principino ci sapeva fare.
itsdaiya93 time:
okay, ritornata con una trashata(?) assurda. Stasera a teatro, in un esercizio di improvvisazione è veramente successo questo e non potevo non riportarlo qui. La protagonista di questo esercizio non ero io, ma la meravigliosa oblivion242 che ha collaborato con me a questa cosa (non mi sento di chiamarla, storia, os o altro) trash.
Che dire?
Stellinate e commentate
se vi piacenoi ci risentiamo presto
con cose serie, giuro!Vi voglio bene.
Un saluto alla mia IoMoroSenzaMetaSquad che mi vuole ancora bene
nonostante tuttoAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAH
#graziediesistere-A PRESTO<3
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Quando la noia colpisce all'improvviso!
HumorRidiamo insieme? Una raccolta di os (si può dire?) scritte così a caso, per ridere un pochino! 🤷🏻♀️🤷🏻♀️🤷🏻♀️ quando la noia colpisce all'improvviso tu che fai? mangi una fiesta? io scrivo dei metamoro, anche sciocchezze AHAHAHAHAHAHAHAHAHA...