Prologo

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Avete presente quel momento della vita in cui vi ritrovate seduti da qualche parte..sulla spiaggia,in un prato,nella vostra macchina o anche solo sul letto della vostra camera..soli..con i vostri pensieri che prendono strade diverse.Dai..a tutti è capitato di riflettere su quello che si vuole o che si sta facendo..insomma sulla propria vita.Be..quello che sta succedendo a me ora è proprio una gran merda! Ma non di quelle che calpesti accidentalmente per strada e che ti porti dietro,anzi,sotto,le scarpe fino a casa.No no!È una merda di dimensioni epiche,una signora merda!E pensate un pò da quanto tempo mi si è attaccata al culo?Da una vita intera.Ci sono stati dei momenti in cui pensavo che finalmente me ne fossi liberata,ma non avevo fatto i conti con gli eredi della mia prima merda.Perchè quando una merda come la mia ti punta e ti attacca non puoi sfuggirle,ti troverebbe anche ai confini del mondo,ti saluterebbe e dopo averti sorriso ti direbbe:"ma dove pensavi di andare?" E li capisci che non hai scampo e accetti tuo malgrado di conviverci.La mia relazione con suddetta merda(da ora in poi la chiameremo M perchè fa un pò schifo "merda"come nome)è iniziata ai tempi dell adolescienza.Inizialmente non me la cavavo male,frequentavo il liceo linguistico con voti decenti,mi piaceva la scuola,le compagne di classe erano simpatiche e avevo due migliori amiche che adoravo.Poi un giorno in stazione ho avuto il piacere o dispiacere di conoscere M per la prima volta.Ah..un momento..ho dimenticato di dirvi che M non ha sempre la stessa faccia,o lo stesso volume..insomma,vi si presenta sotto forme e aspetti diversi ed è per questo che io non l ho mai saputa riconoscere.Dicevo...mi trovavo in stazione e stavo camminando verso il mio liceo,quando riconobbi dei visi familiari seduti su delle panchine di pietra intenti a ridere e fumare.Incuriosita,perchè si sa,la curiosità è donna,e io da tale mi avvicinai a loro per un saluto e sopratutto per capire il motivo del loro divertimento a quell'assurda ora del mattino.Arrivata sul posto notai che erano completamente andati,fatti,storditi,intorpiditi,stralunati e chi più ne ha,più ne metta.Mi guardavano e ridevano come imbecilli."Tieni Jenni,fatti un tiro,vedrai che ti rilassi e ti togli dalla faccia quell espressione imbronciata" mi disse la cretina alla mia destra,che subito dopo scoppiò in un altra fragorosa risata.Ai quei tempi avevo poco più di 16 anni,era il mio terzo anno li e la mia scuola,anzi,tutto quel paese brulicava di giovani hippie,rastaman,fumatori di canne incalliti e ingialliti.Fino ad allora l idea di fumare non mi passava proprio per la testa,ma proprio quel giorno ero a pezzi.Avevo litigato con i miei per l ennesima volta,avevo un compito scritto e non avevo studiato,ma la mazzata finale fu vedere uno che mi piaceva e mi faceva il filo,strusciarsi e pomiciare con una tipa vestita di nero,che portava un piercing al centro della fronte e gli arrivava appenna all allacciatura dei pantaloni..Comodo per lo stronzo no?! Dopo aver superato lo sgomento e la rabbia,arrivò la delusione e l amarezza.Quindi potete capirmi quando vi dico che vedere quei due sbellicarsi dalle risate mi aveva intrigato parecchio.La mia esitazione durò meno di due minuti e dopo aver lanciato uno sguardo furtivo dietro di me allungai la mano per prendere la canna.Ora,fermiamo per un attimo l immagine..mi vedete?infondo al binario,sulla destra,quella ragazza in piedi con il maglione rosa e la tracolla nera.Bene.Vedete poi la canna che ho tra le dita e che sto per portare alle labbra?Ottimo..Questa è stata la prima volta che ho conosciuto M e da allora siamo diventati inseparabili.

LE ALI DEL DESTINODove le storie prendono vita. Scoprilo ora