Un segreto tra due amici...mai rivelato

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Probabilmente era ubriaco in casa eppure era così bello e innocente mentre dormiva...non credevo che fosse dipendente dal l'alcol lo fosse un folle bevitore di vodka altrimenti l'avrei visto già in precendenza....era successo qualcosa,non si era mai comportato così....

Ma avevo paura...cosa avrebbe fatto se si fosse svegliato e fosse stato ubriaco...mi poteva picchiare o peggio ancora....non osai pensare altro per paura.

Dovevo svegliarlo e mandarlo a casa,questo era quello che mi diceva il cervello che era in continuo contrasto con il mio cuore che mi suggeriva di compatire James e di lasciarlo tranquillo...

Mi avvicinai dolcemente...volevo svegliarlo in modo carino e gentile,poi pensai a ieri sera e decisi di vendicarmi... in modo scherzoso.

Allora decisi di attuare una piccola vendetta,molto infantile...

Presi un pennarello e gli scrissi delicatamente sugli addominali:sono un facocero peloso in cerca di funghi.

Poi presi una coperta pesante e dello zucchero: il secondo lo sparpagliai sul corpo scolpito del ragazzo dormiente e poi ci appoggiai sopra la coperta...con il caldo del ragazzo e del piumone,in pochi secondi James era diventato caramellato,in quanto lo zucchero con il calore si era sciolto,stavo ridendo e la mia risata fragorosa lo svegliò.

Era sconvolto,aveva due occhiaie e poi la sua espressione apparentemente serena si tramutò in una infastidita,effettivamente era uno scherzo infantile,ma credevo che non si sarebbe infuriato ed invece mi disse:" sei proprio una ragazzina,non ti rendi conto che sono sconvolto,sto male ...e dopo dobbiamo parlare,in modo serio..."poi prese i suoi vestiti e si chiuse in bagno,probabilmente si stava facendo una doccia,in quanto sentivo lo scroscio tipico dell'acqua che esce dalla mia doccia malandata...

Era così fragile,eppure si nascondeva dietro un immagine che non gli apparteneva...probabilmente,era disperato e io non potevo far altro che aspettarlo...impotente...

Avevo paura,cosa mi voleva dire.

Presi le bottiglia e la lanciai nel secchio in modo rabbioso,era tutta colpa sua , James stava male anche perché aveva bevuto,certo,delle volte l'alcol può aiutare ma in verità non cambia nulla,anzi,quando finisce l'ebbrezza si sta peggio di prima...

Presi un pompelmo,mi erano sempre piaciuti,credo che fosse il mio frutto preferito,lo sbucciai e,dopo aver messo un po' di zucchero,lo mangiai...la mia colazione forse era stata la cosa migliore che mi fosse capitata in quella mattinata così turbolenta...

Poi,uscì James,aveva lo sguardo cupo e preoccupato...si sedette sul divano bianco e si accese una sigaretta...fumava in modo nervoso,gli tremavano le mani...non era un bel segno.

Poi spezzò quell'assordante e perpetuo silenzio dicendo:" ho bisogno di te" rimasi sorpresa da quello che mi aveva appena detto   "ho bisogno di un favore da te...devi lasciare la città,con me,per cinque giorni,partiamo".

Io:"Ed il lavoro,i tuoi amici,cosa dirai loro?" Non era possibile, speravo che quella richiesta così ridicola me l'avesse fatta perché ancora ubriaco .

James:" Per i miei amici non ti interessa,per il tuo lavoro devi dire a Gustavo che andrai a trovare dei parenti in Italia...inventati qualcosa".

Io:" James,mi dispiace,adesso va via...ti prego...la mia risposta è no... Mi spiace,vorrei accettare ma con te non sono sicura..."

James si dimostrò dispiaciuto...ma non disse altro...acconsentì...e si diresse verso l'ingresso poi dissi:"James,io..."lo volevo consolare,ma aveva già sbattuto fragorosamente la porta e lasciandomi da sola in quella casa che ormai mi ospitava da tanto tempo.

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