Lacrime.

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TI REGALO IL MIO CUORE🔭

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Tieni ti voglio dare il mio cuore, ma tu in cambio sorridimi e abbracciami perché non sopporto più di stare solo e vederti ridotto così.

tu piangi spesso vero?
Piangi steso sul letto, seduto a terra con la schiena attaccata alla porta, piangi mentre fumi sigarette spente da ormai ore sul davanzale, piangi sotto la doccia.

Apri sempre la finestra quando lo fai, e dopo di che piangi anche sulla poltrona macchiata di caffè, ma pur sempre più comoda del mio letto a una piazza.

Tieni ti do il mio cuore, così quando aprirai la finestra lo farai perché vuoi ridere e gridare al mondo che sei felice.

Guardami, i tuoi occhi che sono sempre gonfi, le tue pupille dilatate sempre dalle troppe lacrime, la tua bocca che cerca aria, il tuo respiro che incontra il mio, guardami e sorridi delicatamente. Dammi la mano  ti aiuterò non piangere più e ti dico che chi ha la mia anima sei solamente tu.

Anche io piango lo sai? Ma chiudo la finestra perché se qualcuno mi chiedesse stai piangendo, io, in lacrime, negherei. Però tu spalanchi la finestra in cerca di luce, in cerca di qualcosa che ti faccia uscire da quelle mure che creano la tua bolla che ormai ti soffoca, poiché piena delle tue stesse lacrime. Apri la finestra e quando non trovi ciò che vorresti, la fai rimanere così e piangi perché ormai sconfitto.

Allora io voglio essere la tua ragione di vita, ti do il mio cuore e giuro che se ti troverai solo immerso nella penombra sarà proprio il mio cuore che ti illuminerà il viso e ti riscalderà il corpo ormai freddo.

Tu  sei buono, ma tanto buono, così buono che se ti dessi il mio cuore tu me lo ridaresti indietro e per di più mi offriresti il tuo, anche se pieno di crepe, anche se ferito anche se zuppo dei tuoi pianti, me lo avresti regalato senza che io facessi niente.

Ogni giorno gli uccelli cantano per te, ma tu neanche te ne accorgi perché ti guardi le mani, ti sorprende che non hai niente da stringere e singhiozzi. Poche volte lo fai, di solito ti osservo mentre cerchi di trattenerti, sei abbastanza forte anche se ti lasci andare piangendo.

 Allora ti vorrei offrire la mia mano. Non importa se poi la rifiuterai sappiamo entrambi che la vuoi, conosciamo entrambi le tue debolezze e ciò che ti aiuterebbe a rialzarti e invece ti ostini ancora a rifiutare proprio l'ancora di cui hai bisogno.

Ti vedo dalla mia finestra che certe volte guardi fuori il cielo e sorridi, con quei tuoi occhi che perforano le nuvole, le scarpe sparse per il tappeto verde scuro del tuo salotto, seduto sulla tua poltrona, quella che però odora di malinconia e hai sempre il telefono in mano. Di quelli vecchi che hanno il filo, di quelli che riportano indietro nel tempo, tieni la cornetta attaccata all'orecchio e parli, senza però emettere suono.

Parli per ore intere senza mai smettere, e mi chiedo se sei davvero così pazzo come tutti mi dicono e ti descrivono, Io so però che non lo sei, so che sei solo e allora voglio darti il mio cuore per farti capire che non lo sei.

Zitto non protestare, lo fai sempre e ti lascio parlare perché ne hai bisogno, ma perfavore accetta il mio cuore. Senti questo silenzio che invade i nostri corpi e che viene sempre interrotto dal tuo dolere? Fai bene , perché voglio che sia l'ultima volta.

Io credo, si io ho fiducia che un giorno smetterai di compiangerti, che un giorno tu starai su quella poltrona accanto a me. Il tuo tocco, la tua pelle, saranno allora piccole carezze che mi ringraziano, nega questo buco, questo vuoto che hai dentro. È difficile lo so, i giorni sembrano così bui se non hai niente e allora perfavore prendi il mio cuore con te.

Quelle tue lacrime, lasciale stare mi hai detto un giorno di non piangere perché non ne valeva la pena, e ora te lo sussurro nelle orecchie, ti ripeto le tue stesse parole. Che lo faccia anche la natura, che ti gridi addosso che anche se i sentimenti sono opprimenti, troppo forti lasciati cullare.

Posso restare al tuo fianco, accanto a te per assicurarmi che tu stia bene?
Mi prenderò cura di te. Ti telefonerò solo per poi vederti alzare la cornetta del telefono sorridendo e parleremo per ore, affinché tu non pianga rimarrò alzato fino a tarda notte.

Tieni ti voglio dare il mio cuore, ma tu in cambio sorridimi e abbracciarmi, perché non sopporto più di stare solo e vederti ridotto così. Accettalo e non piangere più.

"Ti regalo il mio cuore".-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora