Mattia!!!

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Dissi a Mattia di rimanere a letto, gli avrei portato io la colazione in camera, lui era ancora senza forze e all'idea che si dovesse alzare per andare in cucina al piano di sotto a mangiare qualcosa mi spaventava, poteva svenire per le scale. Scesi io, preparai la colazione per me e per Mattia, feci del latte con delle fette biscottate e marmellata, uscii dalla cucina con questo enorme vassoio, mia madre mi vide "buon giorno Cassie, ora che hai 15 anni pensi di non salutare più tua mamma la mattina?" era un pò stranita per il lavoro che ha perso e per altro "scusa mamma, ho da fare, buon giorno" risposi scontrosa e cercando di evitare ancora mia madre, lei si gira "dove vai con quel vassoio?" mi disse ancora più stranita di prima, "in camera mia mamma, questa mattina faccio colazione in camera che devo studiare molto e non posso perdere tempo!" dissi, anche io in quel momento mi sono stranita, "ok. Buon lavoro" mi disse un pò più rilassata di prima. Feci le scale stando attenta a non far cadere il vassoio, arrivai in camera, "Mattia ti ho portato la colazione, mangia tutto che riaquisterai le forze" gli dissi tranquillamente, "ok, grazie Cassie" "di nulla Mattia" finito di mangiare uscimmo a farci una passeggiata per farlo riprendere poco a poco. "Mattia ma i tuoi genitori saranno in pensiero per te" gli dissi preoccupata, "no, tranquilla, io vivo da solo, ho perso i contatti con i miei genitori e con tutti i parenti" mi disse, "come mai? Che è successo? Posso saperlo oppure mi impiccio troppo?" "oh no, tranquilla, non ti impicci affatto, però non ne voglio parlare. Grazie" e fini la conversazione per qualche minuto. "tua mamma sa di me? Del fatto che sono rimasto a casa tua ieri sera?" mi disse molto preoccupato, non voleva cacciarmi nei guai, che tenero. "no. Ed è meglio cosi, con mia madre non ho un buon rapporto!" esclamai. "ha, mi dispiace" "non fa niente, a me non interessa di lei, se ho qualche problema ne parlo con mio fratello" "hai un fratello? Di quanti anni?" "si, di 16 anni e io ne ho 15, lui però è stato adottato a 8 anni, dopo due anni che mio padre scappò" mi venivano i brividi a raccontare la mia storia, ma non so perché, con lui mi sentivo a mio agio, "ha, scusa non lo sapevo, non so che dire" e lui rabbrividii, "tranquillo, per me è tutto passato ormai, non ci sto più male per lui, ha scelto di andarsene e di lasciarmi sola con mia madre all'età di soli cinque anni. Non mi importa più di lui, ormai si sarà fatto un'altra famiglia. Basta, non voglio più parlare di lui" e lui mi fece cenno di si con la testa. "scusa, mi sono dimenticato di dirti che io ho 16 anni, ha ha ha ha, che sbadato che sono" "no tranauillo" e ci misimo a ridere. Era divertente, molto simpatico e dolce, non lo conosco ancora, però mi piacerebbe tanto restare in contatto con lui una volta che lui ritorna a casa sua.

la storia di cassieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora