Capitolo 15

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Mi alzai e andai a farmi la doccia, appena uscì mi arrivò un messaggio da mia nonna
Da nonna ❤
Oggi è l'anniversario di matrimonio dei tuoi genitori 😓
A Nonna ❤
Già..ora devo andare, ti voglio tanto bene nonna.
Mi vestí con una canottiera,dei jeans neri aderenti e le tennis,feci la treccia e mi truccai con mascara,matita e rossetto bordeaux. Presi la borsa, il telefono e gli auricolari  infine andai nell'aula di psicologia. Entrarono tutti e appena arrivò il professore e disse l'argomento volevo sparire,misi il libro davanti alla faccia ma quello mi notó
<<Jennifer, cos'è la famiglia per te, che rapporto hai con i tuoi genitori?>>tolsi il libro e feci un respiro profondo
<<la famiglia è avere dei genitori,dei parenti su cui contare e non che ti voltino le spalle, Sapere che nonostante tu sia una persona piena di difetti ci sono per te sempre. E riguardo ai miei genitori,le posso solo dirle  che se loro non fossero morti prima di Natale allora saprebbe la vera risposta>>Alex mi strinse la mano e mi baciò la guancia
IL POMERIGGIO
<<sono trenta'anni di matrimonio>>Emily mi asciugo le lacrime
<<non sei sola, questa giornata dovrai affrontarla con la persona che adori di più>>la guardai
<<e chi?>>chiesi,la porta si aprì
<<me>>Alex si avvicinò
<<cara mia Jennifer, oggi staremo assieme, così almeno ti aiuto in psicologia>>si avvicinò e mi passò la mano
<<non ho tanta voglia>>mi alzai per sistemarmi,ma lui mi prese in spalla
<<ci vediamo dopo>>sbuffai e salutai
<<posso camminare, mettimi giù>>rise
<<ti conosco,tu scappi>> aprì la porta per poi chiuderla a chiave e mi appoggió sulla scrivania, sì appoggió sul letto
<<che palla che sei>>annuì,si alzò e mi guardò
<<sarò una palla,ma riesco sempre a strapparti un sorriso>>sorrisi e lui saltelló
<<hai ragione>>lo guardai, mi baciò la fronte
<<su di te ho sempre ragione>>lo tirai a me e gli diedi un bacio,ci separammo e lui sì avvicinò allo stereo,mise Propuesta Indecente di Romeo Santos,mi prese per mano e improvvisó un ballo sensuale,mi sfioró il fianco e sentì la pelle andare a puttane, sorrisi e lui pure. Verso le sette,dopo aver passato il pomeriggio sul suo letto, andammo a cena e poi andai a nella mia stanza e aprì le mie foto fatte anni fa con i miei genitori
<<ehi>>Emily si avvicinó e si mise al mio fianco e guardò le foto
<<Perché qua tuo padre corre come un matto?>>risi
<<stava scappando da mio zio, perché gli aveva fatto uno scherzo e mio zio era arrabbiato>>sorrise, chiusi il computer e sospirai triste, dopo un po' andammo a letto

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