-Dov'è quel coglione?È in ritardo di un ora!-Calum scuote la testa, irritato.
Il garage di Luke é largo quattordici passi e mezzo per sedici di lunghezza, e oltre ad i loro strumenti ci sono alcuni scatoloni e qualche cassettiera. Ho contro i passi almeno quattro volte, aspettando l'arrivo di Ashton.
-Faremo prima a chiamarlo.-sbotto smettendo di contare. Non mi sono mai piaciuti i numeri, ma contare fa andare via i pensieri, i numeri sono sicuri e di seguito, e così so esattamente cosa fare. Un approdo sicuro in una vita di incertezze.
-Telefono spento.-sbuffa Michael passandosi una mano fra i capelli leggermente scoloriti.
Oh Ashton non preoccuparti, posso iniziare a contare i numeri primi gemelli oltre il milione.
Ho finito i compiti, è anticipato alcuni esercizi di inglese, e forse troppi di matematica, ho lavato dei piatti, e ho aspettato che Michael li asciugasse, poi abbiamo iniziato ad aspettare la telefonata di Luke, e siamo venuti qui. Ed in tutto questo nessuna notizia di Ashton.
-Ha cinque minuti per entrare in questo garage prima che lo vada a cercare e lo uccida a colpi di chitarra in testa.- Luke alza la voce, esasperato. -Cinque secondi.-abbozzo un sorriso.
-Basta, proviamo.-abbaia Luke infastidito allo scoccare delle due ore.
-Sono le sette, non possiamo continuare così.-sbuffa Calum.
Tamburello con le dita sulla stoffa dei leggins prima di posare una sigaretta fra le labbra e guardarli spazientirsi.
-Ti prego non far puzzare il mio garage di fumo.-piagnucola Luke.
-Sono alla vaniglia, ne vuoi una?- il fumo esce a piccoli sbuffi dalle mie labbra. -Se non fossero rosa.-ride leggermente. -Guarda che ci siamo solo noi.-gli lancio il pacchetto e lui lo afferra aprendolo. È davvero carino anche con una sigaretta rosa fra le labbra.
La cenere caduta sulla punta dei miei anfibi viene portata via da una leggera folata di vento quando Michael si affaccia per controllare l'esterno. -Secondo me non verrà.- borbotta, così finiscono per provare senza la batteria, hanno una bellissima voce, sta volta non coperta dagli urletti della ragazza di Calum.
È bellissimo ascoltarli, e credo potrei farlo per ore rimanendo rannicchiata in questo angolino per un infinità di tempo.
Sarei rimasta ancora a farmi trasportare dalle loro canzoni, ma Michael mi ha letteralmente trascinato via, e so che la scena è stata comica tra me che impuntavo i piedi a terra con le mani sui fianchi, come una bambina, e lui che diceva di aver fame.
-Hai mangiato abbastanza.-lo guardo spazzolarsi un pacchetto di patatine. -Praticamente è fuori da prima delle sette?- sbadiglio.
-È uscito molto prima.-mi è presa la fissazione di ascoltare tutti i brani presenti tra le varie playlist, cercandone uno adatto al mio umore, ma sono quasi sicura di dover prima riordinare me stessa.
-Deve voler davvero bene a questa amica.-balbetto.
-Non so se per lui sia davvero un'amica.- ed io annuisco.
Mi sento quasi esaltata, la stessa sensazione che provavo a cinque anni, prima di natale, quando rimanevo a guardare i piccoli fiocchi di neve, in cerca di babbo natale.
I Coldplay occupano parzialmente la mia mente, peccato che io ragioni con il cuore.
-Io..forse ho sonno.-attorciglio ciuffo di capelli tra le dita.
-Torna tra poco, non preoccupati.-mi sorride dolce ed io annuisco sussurrando -Grazie.-
Contino a pensare. Pensare non so nemmeno a cosa, è tutto così confuso, e nemmeno una doccia veloce riesce a sciogliere i muscoli tesi.
Il letto è troppo grande, e per nulla familiare così rimango a rigirarmi tra le lenzuola fredde sperando di trovare uno strano conforto, ma lo sbattere di una porta attira la mia attenzione. Mi faccio piccola piccola cercando di capire cosa succeda, ma all'improvviso una figura occupa il vuoto nella stanza.
Ashton entra velocemente spogliandosi e facendo finire i vestiti sul pavimento, prestando attenzione a posare la bandana, di cui non riesco a scorgere il colore essendo seppellite fra le lenzuola, accanto al mio cuscino.
Evito di far cadere lo sguardo su di lui per non finire di seguire le linee del suo corpo e faccio velocemente andare gli occhi sulla bandana affianco a me che stringo al petto cercando di sparire nell'odore oramai familiare, perché evito di ammetterlo a me stessa? Sono avvampata.
Quando rientra nella camera è appena uscito dalla doccia, e non ha avuto la briga di asciugarsi, e nemmeno di vestirsi a quanto sembri, visto che ha solo un boxer infilato frettolosamente.
Sto ringraziando dio per aver scelto questo lato del letto, per la fantastica visuale. Sto ripetendo a me stessa di dover smettere di guardarlo, ma non riesco.
-Ash..-piagnucolo cercando di sembrare appena svegliata.
-Aki, scusa non volevo svegliarti.-sorride voltandosi.
Smettila. Di. Sorridere.
Ashton Irwin mezzo nudo, bagnato e sorridente. Non puoi sorridere.
L'unica sostanziale differenza tra me e Bo è che lei starebbe sbavando ed io arrossisco abbassando lo sguardo.
-No, non fa niente.- rimani pure così.
-Scusami se oggi non ci sono stato..-si siede sul bordo del letto.
-Non scusarti con me, ma non c'eri per le prove, e..-
-Dio le prove.-mi interrompe agitato.
-Non preoccuparti.-
-E che avevo da fare, e..-stringo il lembo di stoffa in pugno.
-Si mel'ha detto Michael.-
-Che ti ha detto?-
-Che..avevi da fare.-balbetto.
-Ah.-
Si avvicina lasciandomi un piccolo bacio sulla fronte. -Devo spiegarti tutto, lo so.-
Annuisco piano, ma dentro sto esplodendo.
-Non preoccuparti.- cerco in qualche modo di sorridere ed il suo sguardo cade sulle mie mani che stringono la sua bandana ed io allento la presa imbarazzata.
Lui la toglie dalla mia presa guardandola. -Si che devo, siamo amici, più o meno.-
Ritiro la mano verso di me alzando di poco il mento. -Amici. Forse.-
Quando mi prende la mano guardando il polso la ritiro immediatamente. -Ti prego.-mi sussurra.
-No, è orribile.-incrocio i suoi occhi e lui sorride. -Non devi vergognarti di me.-
-Io mi vergogno di me stessa.-mi guarda per un momento per poi legare la bandana intorno al mio polso sinistro, comprendo la cicatrice frastagliata.
-Non farlo mai più.-
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⇥ Note d'autrice ⇤
Ma voi avete capito cosa deve dire Ash a Aki?
Voglio sapere cosa secondo voi. :3
Grazie per continuare a seguire questa storia e grazie per tutti i commenti, ed i messaggi.❤️
[continuerò a ripeterlo finché Ash non diventerà brutto..LOL.]
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Are You Afraid?||Ashton Irwin
Fanfiction-Dimmi che non sei qui perché vuoi provare ad aggiustarmi. Dimmi che sei qui perché magari mi trovi simpatica, o perché vuoi passare un po' di tempo e non sapevi come. Dimmelo, ti prego.- supplico. -Io non posso.- dice sottovoce e io annuisco lenta...
