Come On. ➵17

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-Ashton, puoi spiegarmi quello che stava per dirmi Bo?-scandisco lentamente e con attenzione ogni parola.
-Aki..-supplica accarezzandomi il viso.
-Non toccarmi.- Bo non fa scenate inutili, l'ho vista seriamente preoccupata, e mi sento male, come se mi avessero preso a pugni lo stomaco. Come se potessi vomitare tutta la pizza in ogni momento. Come se fosse tutto ovattato.
-Ti prego, fammi spiegare..-piagnucola. È come se tutta la strana pace potesse immediatamente crollarmi addosso. Uno strano equilibrio precario.
-Spiega.-sibilo fredda.
-Tu non mi crederesti più, non ti fideresti più di me, e io non voglio.-mi rendo conto che ha preso le mie mani tra le sue solo quando inizia a parlare. -È una cosa talmente brutta?-le parole scappano dalle mie labbra e me ne pento. -Si, Aki.-
-Te lo dirò, lo giuro.Ma ti prego aspetta.- mi implora.
-Voglio saperlo davvero, non voglio distruggere questo..Questo strano equilibrio.- sento la mia voce frantumarsi e non riesco a impedirlo.
-Ho paura che dicendotelo tu smetta di fidarti di me. Non voglio rovinare tutto.- sussurra calmo.
-Rovinerai tutto non dicendomelo.- balbetto evitando le lacrime.
-Fidati di me, l'ultima volta.-supplica.
-Io..- voglio saperlo, davvero. Ma ho paura.
Preferirei vivere una menzogna che affrontare la verità.
La verità fa male, e le bugie sono così facili.
-Non piangere..Ti prego non farlo.-
-Perché non dovrei?Mi sta solo cadendo tutti addosso, un pezzo alla volta,ma così velocemente da impedirmi di aggiustarlo.-alzo la voce e incomincio a punzecchiarmi il labbro con le dita.
-Non ti sta cadendo il mondo addosso.-farfuglia.
-Passo le giornate da sola, devo vedermela completamente da sola, ho diciassette anni, diciassette fottutissimi anni, mi serviva solo qualcuno che si prendesse cura di me.Di cui..-scoppio in lacrime e prendo a leggeri pugni il suo petto. Perché nessuno capisce?È così complicato?
-Va tutto bene..-cerca di dirmi stringendomi a se. -Lo sai anche tu che non va bene. Non va bene un cazzo!-alzo la voce prima di abbandonarmi tra le sue braccia.
-Andrà tutto bene, allora.Ora sali in macchina con me, ti porto a casa mia e scegliamo un film. Magari ci sarà anche quel rompipalle di Michael che dovrà dirci la sua su ogni fottuto personaggio, ma sarà divertente. Se vuoi invito anche Luke e Calum, e magari la sua ragazza in modo che stia zitto. Calum sputa spoiler ogni secondo.- mi sorride e per un secondo non penso più a nulla.
-Puoi rimanere da me quanto vuoi, prendi i libri che ti serviranno e qualche vestito. Mi prenderò io cura di te.- termina. -Non stai dicendo davvero.-dico con un ghigno.
-Muoviti, prepara una borsa e prendi quel criceto.-mi spinge delicatamente su per le scale e un fremito mi percorre la colonna vertebrale, quindi mi sbrigo a racimolare tutto ciò che mi potrebbe servire e lo spingo in un borsone, e infilo la gabbia del criceto dello zaino di scuola. Ora andrà tutto bene, mi distrarrò e non penserò più a nulla, qualcuno si prenderà cura di me, e non mi sentirò sola.
-Sei pronta?-chiede aprendo la porta della camera. -Quasi fatto.-boccheggio affannata, sollevando il borsone che lui mi prende dalle mani. -Grazie.-
-Dai, andiamo.-esce lasciandomi la porta aperta e io controllo di aver chiuso tutto prima di uscire.
-Allora, chi invitiamo a questa serata 'pizza e film'?- mi verrebbe da dire Bo, e il mio cuore fa un sobbalzo ricordando ciò che è successo.Ma infondo lui mi ha solo chiesto tempo, forse per elaborare la cosa, no?
-Chi vuoi, per me è uguale.-sorrido.
-Okay, inviteremo i soliti..Vuoi far venire le tue amiche?-continua.
-No..Non oggi.-concludo e lui annuisce. -Capito.-
-Buonasera!-urlo entrando in casa e salutando Michael.
-Saluta la nuova ospite di casa, Mikey.-scherza Irwin e lui ci guarda confusi -Eh?-
-Akira ha spostato il suo bel culetto da casa sua per venire qui.-finisce la frase con quella sua strana risata isterica che tanto mi piace.
-Capisco..Dove hai deciso di metterla?Qui sul tavolo o sul nostro divano?-ridacchia Michael.
-Potrebbe anche stare nel mio letto.-fa Irwin. -Povera stella.-
-Chiama Luke e Cal, e magari digli di portarsi la ragazza. Oggi film e pizza.- conclude Irwin.
-Perché quanto te lo chiedo io non la prendiamo mai la pizza?-fa con una smorfia Michael.
-Non lagnarti ora.-lo rimprovera Irwin portando la mia roba in camera sua e io lo seguo.
-Se ti do fastidio mi trasferisco sul divano.-dice posandola a terra.
-Ma che, scherzi. Non mi dai fastidio. A volte.-scherzo.
-Hai portato anche la mia maglia?-indica il mio borsone stuzzicandomi.
-Certo che no.-
-Finirai per farmi impazzire, piccola.-abbaia, ma finisce spiazzato per l'aggettivo che ha usato.
-Non..cioè. Sei uno scricciolo.Quanto sei alta?-si riprende, distraendo la situazione.
-Non sono uno scricciolo!E poi,beh..1,60?-dico con una vocina leggera. -Sei venti centimetri più bassa di me, scricciolo.-ringhia abbassandosi, e avvicinando il naso al mio.
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⇥ Note d'autrice ⇤
Ho postato questo capitolo di tutta fretta,senza nemmeno preoccuparmi di sistemare una gif,ma serviva per ringraziarvi per le 3k di visite!Vi adoro.❤️
Domani metterò la gif e renderò tutto ordinato. C:
Potete lasciarmi un commentino? Vorrei sapere se vi piace la storia. :3

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