Cap 07. Confronto acceso

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Note D'autore:

Non sapete la mia gioia, ho raggiunto i 100 follower e ne sono davvero felice.
Grazie davvero, grazie davvero di cuore.
Sto prendendo in considerazione di scrivere una mia storia personale... spero solo di non deludere nessuno.
Ora vi lascio a questo capitolo che avrà la sua sorpresa... più di una... spero gradite.
Buona lettura e al prossimo aggiornamento! 😍😍😍😍😘😘😘😘😘



Cap 07. Confronto acceso

POV Tsukishima

Mi sono reso conto del mio enorme errore: lasciando Shouyou in quel modo, a causa dei miei dubbi, è come se lo avessi abbandonato.
Da una settimana non lo vedo e non viene nemmeno agli allenamenti della squadra per prepararsi al torneo amatoriale.
Come un enorme vuoto, nessuno riesce a stare concentrato al massimo.
Manca a tutti quel ragazzo sole, come quel piccolo angelo che fa da mascotte della squadra.
Oikawa è arrabbiato con se stesso e Kuroo non sa più come calmarlo -Basta allenarci. Così come siamo, non riusciamo a fare nessuno schema di gruppo. Alleniamoci individualmente. -.
Le sue parole vengono accettate da tutti e a testa, prendiamo una palla per iniziare a fare degli allenamenti individuali.
Akaashi mi patta la spalla e mi invita a seguirlo: andiamo a sedere su una panchina e ci mettiamo a bere dalle borracce nel totale silenzio.
- Sei sicuro di amare veramente Shouyou? - domanda diretta che mi sorprende.
- Perché questa domanda? - chiedo confuso.
- Non dovresti prima rispondere alla mia? - sorride per poi sbuffare leggermente - Te la faccio perché le tue azioni fanno pensare che non lo ami davvero come credi. Ti confesso che ho avuto un periodo che ero attratto da Shouyou. Ma non una cosa passeggera, parlo di quella attrazione che ti porta a desiderare quella persona ad ogni costo. Ma alla fine... non era una cosa seria. Non voglio sminuire i tuoi sentimenti, ma se ami una persona ti fai in quattro e non lo lasci per niente al mondo giusto? -.
Il suo discorso mi lascia senza parole: ha ragione, ha davvero ragione! Perché? Perché ho permesso ai miei dubbi di farlo scappare?
- Sai se non lo ami davvero, chiudi ora, prima che Yuna ci rimetta. Se vuoi solo sesso, puoi lasciarti andare a me. Nessun impegno. E nessun rischio. - lo sguardo famelico di Akaashi mi sorprende.
Sento un fremito attraversare il mio corpo, deglutisco e lo guardo senza riuscire a rispondere.
- Pensaci. - si avvicina e mi bacia a sorpresa, intrecciando le nostre lingue con passione. Non rispondo al bacio, ma non lo allontano nemmeno. Ora sì che sono confuso. Cosa devo fare?

POV Shouyou

Da una settimana sono scappato a casa di mia madre, Natsu e il suo nuovo compagno.
Mamoru è un uomo fantastico, tanto da farmi desiderare di chiamarlo papà come fa Natsu.
Vedo mia sorella entrare e saltare di gioia: è al primo anno di superiori   e si è iscritta alla squadra di pallavolo femminile. Ha talento davvero Natsu, sta diventando una abile alzatrice.
- Shouyou! - mi abbraccia come sempre sta facendo da quando sono qui - Cosa pensi di fare? Rimani ancora con noi? -.
- Al momento sì... scusate se... - vengo interrotto - Non dirlo manco per scherzo. Solo che devi fare molta strada per portare Yuna a scuola... - mi da un bacio sulla guancia - Andiamo insieme? -.
Nego con un sorriso - Vado ora, faccio una corsa e poi torno con lei... -.
- Va bene. Ti voglio bene fratellone. - la stringo a me e sorrido - Anche io, non immagini quanto. -.

Con la bici mi dirigo alla scuola elementare di mia figlia e la lascio parcheggiata contro al palo. Guardo l'ora e noto di aver quasi un'ora e mezza, prima che la piccola finisca le lezioni - Ora corsa, poi a casa per una bella doccia. - mormoro a me stesso.
Inizio a correre ed entro nel parco vicino alla scuola di Yuna: non c'è nessuno e sorrido iniziando a correre per tutto il sentiero interno che gira su se stesso.
- Shouyou! - quella voce profonda che mi chiama, mi blocca all'istante.
Veloce mi volto per incontrare i suoi bellissimi occhi blu - Kageyama. -.
Si avvicina e mi prende per un polso - Devo parlarti. -.
- Io no! - mi libero dalla sua stretta e lui ritorna a stringere il mio polso - Ti ho cercato! -.
Lo guardo basito - Come? Cosa stai...? - mi interrompe - Mi sono pentito, mi mancavi come non puoi immaginare e sono tornato a cercarti dopo due mesi... appena mi sono potuto allontanare per qualche giorno. Ma non eri più a casa tua e nessuno sapeva niente di te! Ti ho cercato per tre anni Shouyou! Poi ... mi sono arreso a Miya... - il suo sguardo ferito e il suo corpo tremante, mi fa capire la serietà di quello che dice.
Abbasso lo sguardo e deglutisco a fatica ricordando un vecchio discorso di tanti anni fa con Kenma.
Flashback:
- E se scoprisse che Kageyama lo ha cercato e che lo ama ancora? - aveva urlato Kenma a Oikawa.
Ma quest'ultimo aveva sorriso in modo sprezzante - Quello stupido egoista non tornerebbe su i suoi passi. Fa prima a dimenticarlo! - a quel tempo io lo amavo ancora e Yuna era all'asilo.
Ricordo bene quanto avrei desiderato che fossero vere quelle parole di Kenma.
Ora scopro che lo erano - Shouyou? - sento le braccia di Kageyama stringermi e mi rendo conto di stare piangendo.
Il suo profumo mi avvolge e vorrei sbatterlo a terra per baciarlo e urlare quanto lo amo.
Il mio corpo agisce d'istinto: lo spingo e con un pugno assestato lo colpisco in viso.
Kageyama barcolla e mi guarda con occhi sgranati, poi reagisce a comando e iniziamo ad azzuffarci.
- Bugiardo! Mi hai abbandonato. Non mi hai mai amato! - un pugno.
Kageyama reagisce - Invece sì! Ti amo ancora e ti AMERÒ PER SEMPRE! - cado a terra per il colpo allo stomaco.
Mi alzo e mi avvento su di lui e cadiamo a terra dietro a un cespuglio - TI AMO ANCHE IO! MA TI ODIO! MI HAI ABBANDONATO COME SE FOSSI STATO UN PASSATEMPO! - lo colpisco più volte con le mani chiuse a pugno sulle spalle e le lacrime agli occhi - TU HAI DECISO PER NOI LASCIANDOMI! IO TI AVREI ASPETTATO O C'ERANO ALTRE MILLE SOLUZIONI! C'erano... c'erano... - scoppio a piangere e sento le sue braccia stringermi con forza.
- Mi dispiace... - sento le sue mani sollevarmi il viso e dopo un lungo sguardo, le nostre labbra si uniscono in un bacio al sapore di sale: un bacio che diventa famelico a causa del forte intreccio delle nostre lingue.
Sento il mio corpo venire schiacciato da quello di Kageyama, le sue mani che stringono la mia maglietta rossa, mentre io stringo la sua blu con forza, come se fosse una corda che impedisce la mia caduta nel burrone.
Un secondo bacio pieno di frustazione e un terzo che diventa dolce e pieno di passione con le mani che vanno ad accarezzare la pelle sotto le magliette.
A quel punto ritorno lucido e lo spingo via.
Kageyama è sopra di me e mi guarda con occhi scuri dal desiderio di possedermi, occhi ai quali fuggo, guardando di lato, mentre recupero l'ossigeno.
Il mio cuore batte veloce, sento il mio intero corpo tremare: vorrei lasciarmi andare, ma decido di non farlo.
Kageyama si limita a guardarmi, mentre recupera anche lui l'ossigeno, sento il suo desiderio di continuare, ma non mi obbliga o altro.
- Io non posso... - gli occhi mi bruciano e capisco di stare piangendo.
- Perché? Ci amiamo Shouyou. - con le dite mi stringe il mento e mi obbliga a guardarlo.
- Perché non mi fido di te! - dico sincero.
Scorgo una forte paura e delusione nei suoi occhi, si alza da sopra da me e si lascia cadere a sedere - Io ... non ti lascerei mai più. Non ti darei mai più per scontato. Ho sbagliato... ma ero tornato. Ti ho cercato Shouyou... io... -.
Mi metto a sedere e vedo il suo volto rigato dalle lacrime - TI AMO! CAZZO SE TI AMO! NON VOGLIO PERDERTI MAI PIÙ! - le sue parole mi tolgono il fiato.
Mi tira a sé e mi bacia per l'ennesima volta, ma con la mano premo sul suo petto e lo allontano - Kageyama io... non capisci quanto ho sofferto? -.
Lui mi guarda serio e si alza in piedi - Non vuol dire che rinuncio. Sento che mi ami e questo mi basta per provare a conquistare la tua fiducia e averti di nuovo al mio fianco. - si allontana senza aspettare una mia risposta.
Mi alzo a fatica per lo scontro di prima e lo seguo - Non avrai possibilità! - urlo, ma lui non mi ascolta.
Lo seguo ancora - C'è Yuna ora. La mia bambina! - lo vedo fermarsi di colpo troppo tardi, con il naso sbatto contro la sua schiena.
Con una smorfia frego il naso dolente.
- Lei è bellissima. È una bambina che merita tanto amore. Non mi spaventa. - si gira e con due dita mi tira il naso.
- Kageyama! - gli schiaffo la mano e lo guardo con il broncio, ma poco dopo torno serio.
- Cos'è che non capisci? - chiedo, ma lui si limita a guardarmi.
Mi perdo nei suoi occhi, che desidero guardare ogni giorno per sempre: cosa devo fare?

Un amore dal passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora