Almost

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Quel lunedì pomeriggio, Jungkook, raggiunse la caffetteria, in cui lavorava uno dei suoi migliori amici. Riuscì a intercettarlo senza problemi, la sua chioma rossa non passava inosservata

-Jimin ssi- lo chiamò con voce scherzosa.

Il ragazzo in questione, alzò lo sguardo, arreso. -Per te non sarò mai hyung- disse, lasciandosi sfuggire un sospiro.

Jungkook divertito lo raggiunse, sedendosi dall'altra parte del banco. -Ma tu non dovevi staccare?-chiese.

-Fra dieci minuti- precisò il ragazzo rosso, indicandogli l'orologio. -Ah, ho già avvisato anche gli altri. Ho invitato il mio collega, è nuovo e non conosce molte persone qui- disse.

-Chi?- chiese Jungkook, considerando che conosceva quasi tutte le persone che lavoravano li dentro. Era un cliente abituale, in realtà lo erano tutti i suoi amici, anche Jimin, prima di iniziare a lavorarci.

-Lui- lo indicò con un cenno della testa.

Jungkook si voltò, notando un ragazzo dai capelli castani, vestito di tutto punto, con i pantaloni neri e la camicia bianca, arrotolata poco più giù dei gomiti. Stava servendo due ragazze, che sorridevano e se lo stavano praticamente mangiando con gli occhi.

Quando lui si voltò, Jungkook capì il perché di tutte quelle moine e sorrisi, il ragazzo era bellissimo. E se lo ricordava alla perfezione.

Si era chiesto spesso, dove fosse finito dopo quel giorno della pioggia. Non era riuscito a toglierselo dalla testa. Quando si avvicinò poggiando il vassoio sul banco, Jimin gli sorrise.

-Taehyung, ti presento Jungkook, il ragazzo di cui ti avevo parlato.

Il castano si voltò verso di lui e sorrise quando lo vide. È quel sorriso era ancora più bello di quanto ricordasse.

-Oh, il festeggiato giusto?- chiese Taehyung. E la sua voce così bassa e roca, sorprese Jungkook. Era un gran bel contrasto, con quel viso dolce. -Auguri, anche se un po' in ritardo-

-Grazie- rispose Jungkook timidamente.

-Ma guarda che agnellino che sei adesso- lo prese in giro Jimin, beccandosi un occhiataccia dal più piccolo.

-Ti uccido- sibilò piano. Ma fu abbastanza udibile per entrambi i ragazzi che risero.

-Già mi piace- disse Taehyung, che aveva poggiato il mento sul palmo della mano e guardava verso Jungkook, che sembrava come attratto dai suoi occhi. -Sei carino Jungkook, chissà quante clienti attireresti qui- gli scompigliò i capelli.

-Ehy- il ragazzo spostò la sua mano, sistemandosi nuovamente i capelli. "tutta questa confidenza?"

Ma Tae continuava a sorridere.

-Il nostro piccolo Kookie, ha la scuola a cui pensare. È il suo primo anno- disse Jimin, guardandolo.

-Solo, in quello schifo. Grazie per esserti diplomato con un anno in anticipo- gli rispose seccato.

Jimin fece spallucce, non rispondendogli. Guardò verso Taehyung. -Andiamo a cambiarci?- gli chiese.

Il castano annuì, entrando dietro al banco e seguendo Jimin nella porta sul retro. Jungkook non riuscì a impedirsi di seguirlo con gli occhi.

"Sei carino" -puf- si limitò a commentare, ripensando alle sue parole.

Quando i due uscirono, salutarono i loro colleghi, augurando loro un buon lavoro.

-Kookie?- lo chiamò Jimin.

-Arrivo- rispose il ragazzo, finendo il suo caffè in un sorso, mentre si alzava per raggiungerli,velocemente.

16 times// TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora