Un insegnante speciale

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Mi avviai dal Professore Silente per ricevere istruzioni e lui mi disse:" Jean c'è una stanza per due, lo stregone Gandalf ti accompagnerà" segui lo stregone in una stanza con due letti e poisai le valigie.  Poi mi arrivò un messaggio con su scritto:"Ti sto aspettando nella foresta proibita" mi cambiai  e misi l'armatura elfica  e cominciai ad incamminarmi, poi un altro messaggio:" Sei quasi arrivata" e infine:" Sei arrivata "  cominciai a guardarmi attorno, quando qualcuno mi coprì gli occhi non sapendo chi fosse, iniziai a toccargli le mani e in fine la faccia. Lo capii toccando i capelli,  io sorrisi all'istante lui mi diede un bacio sulla guacia e io dissi:" Will sei tu!  Non ci credo!  Mi sei mancato tantissimo! " lo abbracciai più  che mai, lui anche mi stringeva a se e disse:"Jean!  Anche tu mi sei mancata tanto, amica mia", lui era vestito in modo piratesco. Dopo l'abbraccio comiciammo le lezioni sapendo che lui era il Principe Legolas del Bosco Atro, era sempre un bravo spadaccino, non è cambiato affatto. Dopo le lezioni ci dirigiamo ad Hogwarts per far posare le cose a Will, appena lo fece lui cambiò aspetto e prese i panni di Legolas,  e poi andammo in sala grande mano nella mano e io diventai rossa come un pomodoro, e tutti ci guardavano. Mi accorsi ora che c'è un uomo con la stessa capigliatura di Legolas con vestiti argentati e una corona di rami in testa,  subito l'ho riconosciuto, lui è il Re Thranduil.  Ci inchiniamo,  e poi Silente proferí parola:"Benvenuti studenti, oggi vi presento tre magnifici elfi del Reame Boscoso,  che due di loro alloggeranno qui al castello,  vi presento il Re Thranduil che ci ha potuto affidare due dei suoi migliori guerrieri, per fare la guardia sia al castello e a noi". Fece una pausa,  io ero troppo emozionata e spostai un attimo lo sguardo su Legolas, lui mi guardò e mi sorrise, da quel suo sguardo e sorriso capì che ci sarebbe stata un esibizione per gli studenti, poi Silente continuò:" Diamo il benvenuto, al Principe Legolas e la sua compagna non che allieva  Legaviel Cielostellato" io e Legolas ci alziamo di scatto,  e il preside con la magia fece comparire degli orchi per l'esibizione, mi butto subito all'attacco schiavi il colpo di un orco in modo molto agraziato, quando cercai di trafiggerlo con il pugnale, ma lui lo fermò.  Con la coda dell'occhio guardai Legolas che è nella mia stessa situazione, ci fu uno scambio di sguardi e ci capiamo all'istante,  ci giriamo  in contemporanea verso i nostri nemici li guardiamo con sguardo assassino e poi con un salto ci saliamo in groppa e con i nostri pugnali li pugnaliamo  alla testa,  e poi facciamo un salto all'indietro per scendere. I corpi degli orchi scomparirono e nella sala ci fu un grande applauso,  guardo Legolas e gli sorrido e lui ricambia,  non mi ero accorta che la mia esibizione è stata perfetta non ho fatto neanche uno sbaglio,  e in quell'applauso c'è anche il re.  Dopo quel lungo applauso Silente parlò:" Bene,  molto bene adesso ci sarà una prova da superare,  Il Principe Legolas e la sua alllieva si scontreranno in un duello,  chi si sfiora prima vince". Dopo quella frase il mio cuore inizia a battere interrottamente, non voglio fare del male a Legolas ma queste sono le regole.  Ci mettiamo in posizione e subito lui mi attacca e io schivo il colpo,  quando dopo un pò lui mi tira un pugno che colpisce il mio naso,  indietreggio e di istinto mi tocco il naso sanguinante. Finita la piccola pausa mi butto a capofitto su Legolas e riuscendo a colpirlo con il pugnale la schiena. Il duello finisce con la mia vittoria, quando inizio a vedere sfocato mi tocco il naso e vedo il sangue colare,  sto per cadere svenuta ma due braccia possenti mi afferrano e poi non vedo più niente...
Mi risveglio dopo un ora, ma non sono in infermeria ma nella camera mia e di Legolas,  cerco di mettere a fuoco e ci riesco quando mi accorgo che il Re Thranduil si trova lì.  Mi metto seduto e lo guardo per poi dire:"Mio signore, non mi aspettavo di trovarvi qui sinceramente " lui fece non proprio un sorriso ma ci andava vicino, poi mi venne un presentimento di dove fosse Legolas  e il Re rispose subito alla mia domanda:" Legaviel" lo guardai e lui continuò:" Mio figlio è in infermeria, dopo che lui ti ha portato qui, aveva perso molto sangue ed è quasi svenuto, prima che io vennissi qua da te lui pronunciava il tuo nome mentre delirava". Quelle parole mi avevano tratrafitto il cuore, lacrime calde iniziavano a rigarmi il viso, mi alzai di scatto da quell'letto dirigendomi alla porta ma fui fermata dalla voce del Re:" Aspetta Legaviel" si è avvicinato e mi inchinai al suo cospetto ma egli mi fermò:" No ferma, puoi alzarti" si avvicinò a me ancora di più e con mia grande sorpresa mi trinse in un abbraccio forse per tranquillizzarmi:" Tu non hai colpe,  di aver ferito Legolas in quel modo, erano le regole di quella sfida" da lui non mi sarei mai aspettata una cosa del genere.  Poi continuò:"Tu tieni a mio figlio, è vero? " guardai i suoi occhi di ghiaccio che mi ricordavano tanto quelli di Legolas e poi feci cenno di si, e poi disse:" Lo ami? " feci di nuovo si con la testa mentre continuavo a guardarlo negli occhi,  era serio in volto e poi disse:" Legolas tiene molto a te,  e mi parla spesso di te,  e da quello che mi riferisce ho capito, perché tiene tanto a te, intanto sei stupenda e hai un carattere solare e allegro,  e secondo il mio parere tu meriti di stare con mio figlio,  adesso va da lui" ero esterrefatta da quelle parole infatti ringraziai:" La ringrazio, mio signore". Uscì correndo e mi diressi al l'infermeria dove trovai Silente e Gandalf, mi avvicino al letto e lui e lì con un panno sulla fronte.  I due stregoni escono  e io gli prendo la mano, quando lo sento sussurra:" Legaviel.... " lo guardo e mi avvicino al suo orecchio sussurrandogli  con le lacrime agli occhi:"Sono qui, sono qui Legolas". Poi mi addormenti tenendogli la mano fino a sera.

Pov Legolas
Non mi sento più le ossa,  e neanche la schiena non ricordo nulla solo il vuoto più totale.  C'è qualcuno che mi tiene la mano,  cerco di aprire gli occhi ma invano ci riesco solo mezz'ora dopo.  Li apro e il buio dell'infermeria mi assale,  spostò lo sguardo su una sagoma dormiente vicino a me,  e Legaviel allora era lei che prima mi ha sussurrato quelle parole angeliche. Ha il viso bagnato,  ha pianto,  perché piangere oh ma certo si da la colpa di tutto ma non deve.  Con l'altra mano gli accarezzo la testa,  quanto e bella,  è un angelo mentre dorme.  Riapre gli occhi si guarda intorno per poi guardare me, i suoi occhi si riempiono di lacrime sia di gioia che di tristezza. La attirò verso di me per stringerla forte per non farmela scappare, lei e tutto per me è il mio cielo stellato.

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