Ieri ho assistito all'ennesimo discorso che elogiava la fedeltà dei cani, ero d'accordo su tutto il parlato o meglio blaterato fino a quel momento.. ma poi come sempre accade nelle mie avventure (...) si è materializzato l'improbabile, il genio della lampada è entrato dalla porta, io ho vanamente sperato che si limitasse a dire "ciao" e niente di più, mi è capitato di sentirlo altre volte su altri argomenti e avrei evitato volentieri di ripetere l'esperienza se avessi potuto, era troppo tardi, pare che la sfiga sia strategicamente ben organizzata. Lui conosce tutti quelli che stavano prendendo parte al discorso, perciò senza esitate si è unito alla conversazione, voleva dare voce alle ovvietà che infestano la sua mente, ovvietà travestite da verità indiscutibili, ovvietà che non levano mai il costume, anche perché non è necessario, in quella mente è sempre carnevale; ma non perdiamoci nel vapore del ghiaccio secco parafrasando concetti già ripetuti talmente tanto a tutti da tutti che sono persino arrivati ai peggiori bar di Caracas.. in italiano e completamente intatti.
Difatti non c'era la minima esitazione nel tono di questo genio della lampada, ciò che ha detto, l'ha detto con il tono fermo e sicuro di chi non ha dubbi sulla propria ragione (una cosa alla: la muraglia cinese si trova in cina? Lui "SI!" le tue opinioni sono indiscutibili? Lui "LE MIE NON SONO OPINIONI, SONO VERITÀ!)
A questo punto della mia storia è lecito domandarsi <<ok, il tipo non era una cima, ma si può sapere cos'ha detto questo povero diavolo?>>
Questo genio della lampada che tutto sembrava sapere, si è unito al discorso con la frase "si, è vero, secondo me non esiste che.." in quel momento un'altro gli ha fregato il turno della parola, quando quest'ultimo termina di dire la sua, il nostro genio ci ritenta ma è stato troppo lento e un'altro gli ha nuovamente fregato il turno della parola lasciando la sua frase ferma a "no ma, comunque, se cresci un cane.."
Osservavo il genio della lampada con attenzione, lo vedo, vedo che freme dalla voglia di dare la sua opinione e finalmente riesce nell'impresa, erano tutti girati verso di lui ad ascoltarlo, lui porta avanti il concetto con ferma determinazione, il suo viso era rigido e passava da un'espressione dura ad una rassegnata in una sequenza infinita e talmente regolare che puntate giornaliere di Beautiful levatevi proprio, agitava le braccia e gesticolava con gesti grezzi che si fermavano improvvisamente, forse il risultato di anni d'allenamento come tifoso di una squadra di calcio che perdeva spesso, e continuava, questo suo tour de france di abilità motoria comunicativa sembrava infinito, parla-gesticola- gesticola- parla..con un piccolo molleggiamento sulle ginocchia di tanto in tanto e continuo così animatamente per tutto il suo slot all'interno del discorso sulla fedeltà dei cani.
E qui la domanda è sempre la stessa, ed è di nuovo lecita oltre a parzialmente tediosa <<OK, MA QUESTO GENIO DELLA LAMPADA COS'HA DETTO?>>
In verità non ne ho idea, quando hanno finalmente rispettato il suo turno della parola mi ero spostato per salutare una persona ed ero troppo lontano per riuscire a sentire quello che diceva, e quando sono tornato nelle vicinanze del discorso, lui aveva già finito, ed era intento ad ascoltare gli altri con in viso l'espressione soddisfatta tipica di chi ha fatto la sua parte. [fine]
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LE MIE NON SONO OPINIONI, SONO VERITÀ!
ПриключенияLa fedeltà dei cani + il tizio che per sfiga è entrato dalla porta