Capitolo 7 - "Quindi ti piaccio?"

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Linz's pov.
È mercoledì e niente scuola, quindi sto facendo la mia solita corsetta mattutina.
Sono preoccupata per Clarke, non ho notizie da quando è scappata nel bel mezzo dell'esibizione, dopo aver visto Lexa e... quel Dio greco baciarsi.
Non risponde ai miei messaggi e neanche a quelli di Oc. Vorrei capire cosa le sta succedendo e soprattutto dove ha passato questi ultimi giorni.
Oltre a Clarke nei miei pensieri c'è Nadia... ancora devo parlarle, la evito dalla festa e devo dire che sono piuttosto brava.
Mi perdo fra le scartoffie di pensieri e d'improvviso sento un tonfo, inizia a farsi tutto pian piano buio davanti ai miei occhi, inizio a sentire ovattato e...

" HEEY!!" sento, o forse no, non lo so...

———
Apro gli occhi, la vista pian piano diventa nitida e scorgo due figure che parlano.
Oh sono nella mia stanza, ma non ero per strada? Non stavo correndo?
Sento un dolore lancinante sulla fronte, poso la mano su quel punto e mi scappa un gemito, vedo che quelle sagome si girano e... una è mia madre, l'altra invece sembra Lexa, oppure mi drogo e basta.
Che ci fa Lexa nella mia stanza?! CON MIA MADRE?!

" Che mi è successo?" chiedo provando ad alzarmi ma fallendo, mi sento la testa pesante.

" Stavi correndo e... sei andata a sbattere contro un palo, ti ho vista e ho chiamato tua madre" mi spiega Lexa mentre mia madre scoppia a ridere.

" Hey tu! Non ridere!" subito ribatto

" Tesoro, mi dispiace ma è impossibile. Ti porto un tè Lexa, mentre a te porto un antidolorifico" dice andando via, ancora ridendo.

" Grazie... Lexa. Ora puoi andare." dico appena siamo da sole in stanza. Lei fa un cenno di assenso, fa per andarsene ma si ferma sulla soglia della porta

" Hai notizie di Clarke?" dice con un tono insicuro, come se ci avesse pensato due volte prima di pronunciare quelle parole.

" Sei seria?! Prima limoni persone a caso e poi ti preoccupi di Clarke?" dico alzando un po' la voce e sono stupida mi fa male ancora di più la testa.

" Senti..." con passo spedito si avvicina al letto e continua " io non ho baciato nessuno, è lui che ha baciato me. Non voglio ferire nessuno, soprattutto Clarke." dice con occhi furiosi.

" Ti sbagli. È l'unica cosa che stai facendo da quando l'hai conosciuta. Che cosa vuoi da lei? Cos'è per te?" dico e i suoi occhi diventano affranti, si siede sulla sedia di fianco al letto, con i gomiti sulle ginocchia si porta le mani alla faccia.

" Io... non so lei cosa sia per me. Mi ha suscitato curiosità dalla prima volta che l'ho vista sorridere." fa una piccola pausa e le scappa un risolino " Mh. Il suo sorriso. — Il fatto è che non voglio proprio farle del male... sto parlando a vanvera, scusa. Vado via." dice e scappa. Era sul punto di perdersi nei suoi pensieri e ripeterli ad alta voce. Cos'è questa storia?
Mh.

" Tesoro... ho visto Lexa molto provata, tutto bene? Ero sul punto di darle una tazza tè" arriva mia madre in camera con l'antidolorifico e si siede sul fianco del letto.

" Sisi, ora va via voglio iniziare stranger things" subito le dico in modo scherzoso

" Ma non dovevamo guardarlo insieme?" mi dice con faccia offesa

" Mamma... sei alla prima stagione e io non ho voglia di aspettare, ora va su"

" Si ok, vado via. Ah... Octavia ha detto che oggi pomeriggio viene a casa, fatti una doccia, puzzi." dice e va via dopo aver riso alla mia smorfia di disapprovazione.
Decido di alzarmi e noto il mio riflesso nello specchio infondo alla stanza, mi avvicino per vedere meglio l'obbrobrio che mi ritrovo in fronte. Sono orribile. È enorme e ha un colore strano. Ora capisco perché mia madre rideva.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 10, 2019 ⏰

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