Capitolo 2

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BETTY POV

Non riuscivo ancora a crederci.
Non riuscivo ancora a credere che Tyler si fosse seduto accanto a me.

Era l'unico posto libero mi ricorda la mia coscienza, eppure non posso fare a meno di gioire interiormente.

Era strano ma allo stesso la cosa migliore che potesse capitare.

Dall'esterno probabilmente sarei risultata esagerata, ma sfidavo chiunque a rimanere indifferenti difronte alla propria cotta.

Sarebbe stato impossibile.

L'attrazione che mi calamitava a Tyler era dovuta prevalentemente all'atteggiamento.

Insomma...era un ragazzo serio, razionale e maturo, qualità che apprezzavo siccome rappresentavano una rarità in età adolescenziale.

«Per oggi abbiamo finito» annunciò la Murphy, cancellando quello che aveva scritto precedentemente sulla lavagna, siccome la campanella era suonata «Studiate bene quello che ho spiegato oggi e cercate di concentrarvi sempre durante le lezioni della sottoscritta. Sapete che non sono avvezza a ripetere qualora saltaste qualche passaggio importante di quello che dico» concluse, piegandosi di lato per guardare ogni studente.

Avevo dato il massimo in quell'ora, nonostante la sorpresa dovuta a ciò che era successo.

Quando la Murphy si avvicinò alla cattedra, si sedette e calamitò la sua attenzione su alcuni fogli, ci fu una grande confusione, dovuta ai mormorii dei miei compagni di corso.

Io sistemai il materiale scolastico e, una volta afferrato tutto dal banco, mi apprestai a dirigermi verso l'uscita.

Riuscì a compiere solo un passo, prima che qualcuno mi bloccasse il passaggio.

Prima che lui mi bloccasse il passaggio.

Sbattei gli occhi, sorpresa per la sua iniziativa, e osservai il suo torace per alcuni secondi.
Poi ispezionai l'abbigliamento: indossava una maglione a collo arrotolato nero che metteva in risalto il suo fisico possente, un jeans che fasciava le gambe allenate dello stesso colore, mentre ai piedi delle Nike bianche e nere.

Semplicemente meraviglioso.

Quante volte lo avevo pensato?

Davvero tante e, in realtà, avrei potuto continuare per l'eternità.

Arrivai alla conclusione che quello fosse il suo colore preferito, perché quasi sempre faceva quel tipo di abbinamento.

Tyler era molto alto, precisamente un metro e novanta, tant'è che dovetti sollevare la testa, nel momento in cui decisi di guardare i suoi stupendi occhi verdi.
Un dettaglio colpì la mia attenzione: all'orecchio sinistro portava un orecchino a cerchio bianco che favoriva la sua bellezza.

«So che sei interessata a me. Ti ho analizzato durante la lezione, ho notato l'allegria nell'avermi a un metro di distanza, perciò devi affrontare la realtà: è stata soltanto un'inaspettata coincidenza» spiegò, marcando l'ultimo termine.

Quasi non mi sembrò vero di udire quella voce.

La sua voce.

La voce.

In tre anni non ci eravamo mai rivolti la parola, quindi mi sembrò alquanto insolito che Tyler si stesse rivolgendo a me.

Ero sorpresa.

Non ci ero affatto abituata.

Ciò che più mi lasciò interdetta, però, fu scoprire che lui avesse intuito tutto.

Credevo di riuscire a mantenere segreta l'adorazione che provavo per lui, o meglio, che non si notasse così tanto.

Evidentemente non avevo fatto i conti con l'astuzia e l'intelligenza di Tyler.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 14, 2023 ⏰

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