Foglia

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La foglia cade leggiadra dagli alberi, depositandosi sul verde prato.
È gialla, siamo in autunno.

Io leggo appoggiata alla dolce corteccia, e intanto guardo l'orizzonte scurirsi. Si è fatta sera, lei sembra marrone ora, una sua amica ha intrapreso la sua corsa verso il prato.

Ora l'alba è dorata, il cielo arancione.
Proseguo la lettura ai piedi dell'albero, il cielo diventa pian piano azzurro, lei è ancora gialla, ma con lievi sfumature scarlatte.

Il prato è di un verde brillante, a causa della rugiada formatasi durante la notte.
C'è un leggero vento che gioca con i sottili fili d'erba. Si diverte a scherzare anche con la foglia, ma nel suo scherzare può apparire dispettoso, tanto che la foglia è infastidita e si stacca dal ramo dal quale è nata.

Lei si incammina lentamente verso il prato, lontano da me, se non fosse per il vento che, dispiaciuto, la culla dolcemente fino a farla appoggiare sul mio libro.
La prendo in mano, la userò come segnalibro.

La sera mi ricordo di lei, prendo il libro e lo apro.
Sta dormendo tra le pagine, emanando un intenso profumo di natura e purezza.

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