È passata una settimana ormai e son morte una decina di persone di febbre nera.E' contagiosissima i corpi dei morti son stati bruciati e altrettante persone che sembrano averla contratta sono stati messi in quarantena.
Io sono andato in spedizione con altri 20 uomini, il barone mi ha dato il compito di guidarli a nord in mezzo alle foreste 《con la tua conoscenza delle conifere e delle stelle non avrai problemi ad andare e tornare senza perdere la strada》mi disse.In effetti aveva Ragione, l'uomo che per me fu' una figura paterna dopo la scomparsa di mio padre, era un grande studioso e mi insegnò diverse cose.
Abbiamo preso i cavalli e qualche carro e siamo partiti le strade erano impervie non è stato semplice.
Avevamo il compito di recuperare viveri cibo acqua tutto ciò che poteva risultarci utile.Oltre quelle foreste c'erano delle città abbandonate con un po'di fortuna avremo potuto trovare qualcosa di utile.
Arrivati in città però ci siamo accorti che era tutto distrutto pensammo furono stati gli elohim a fare quello, e invece no incontrammo un uomo un eremita.Mi fà ridere la cosa perchè ho sempre letto che gli eremita si estraniavano dagli altri uomini vivendo in mezzo alla natura, invece quest'uomo stava in città ed eravamo noi tutti a vivere a contatto con la natura, certo era una forzatura, ma questa cosa mi faceva sorridere.
Lui ci disse che erano stati gli uomini di quella città a raderla al suolo durante una sommossa contro gli elohim.Cercava di sopravvivere lontano da tutto e tutti.Gli abbiamo chiesto se volesse venire con noi e stare nella nostra fazione ma preferiva star solo così abbiamo proseguito verso l'altra città.
All'entrata c'era un cartello che recitava "lasciate ogni speranza o voi che entrate" il nome della città era stato cancellato a colpi di arma da fuoco e i fori sembrava scrivessero la parola "hell".
《Dejavue》pensai ad alta voce.
Pitt,a quell'esclamazione,mi domandò se fossi già stato li.《no》risposi.Ma ad ogni passo, ogni incrocio,strada,finestra tutto mi sembrava familiare.Cercai di non farci caso pensando ad altro.
Mi venne in mente una cosa che disse il barone qualche tempo fa' 《Potranno levarci tutto ma non la speranza》.La speranza da la forza x continuare,andare avanti,vivere.
Era deserta anche questa città ma almeno avevamo più possibilità di trovare qualcosa di utile.
Un discount poco più in la, ci avvicinammo e 《bingo》 esclamò Vince.C'erano scatolette da riempire un carro intero.Nel frattempo che gli atri caricavano il cibo trovato mi recai nel reparto medicinali e presi tutto quello che potei, garze cerotti disinfettante e medicine di ogni genere, menomale tra noi c'era qualche dottore che avrebbe saputo come utilizzare quella roba.
Preso tutto il necessario andammo avanti e difronte ai miei occhi un qualcosa di inverosimile, una voragine in mezzo alla città 《porterà all'inferno》 disse ben 《non dire cazzate 》ribattei 《all'inferno ci siamo già》.
C'era un qualcosa di quell'antro che mi attraeva.Volevo andare giù a controllare.《io scendo》dissi.《ma è fuori signore》mi rispose il piccolo carlos.Lui era sempre accondiscendente,un bravo ragazzo,mai mi sarei aspettato un'uscita del genere da parte sua.
Legai una corda ad un palo della luce, feci un nodo scorsoio e iniziai a calarmi.《vengo con lei signore》disse il piccolo carlos.《no resta qui e controlla gli altri》gli diedi modo di sentirsi importante li fuori per farlo distogliere dal voler venire in quell'ignoto.《se fra un ora non son risalito andate via senza me》.
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elohim
Ciencia Ficciónuna razza superiore creata dagli umani...un destino...una reminiscenza...una consapevolezza.