LA BAMBINA.

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Il manicomio era davvero strano. Le stanze erano piene di giocattoli con sorrisi a dir poco terrificanti, e diversi lettini colorati e sbiaditi, le mura erano piene di disegni che rappresentavano dei bambini in cerchio che ballavano con una specie di mostro pieno di sangue, con le corna e una grande bocca con denti affilati.

Nathan: -io sono andato in molti manicomi ma...questo è davvero strano...-

Alex:-non vedo l'ora di scoprire cosa nasconde, questo disegno sembra rappresentare dei bambini...che stanno giocando con un..."mostro"?-

Nathan:-non ne ho idea, ma credo che erano indemoniati... cioè...guarda, le corna...le fauci spalancate...gli artigli...quasi quasi mi viene da pensare al diavolo.-

Alex:-forse hai ragione, ma potrebbe rappresentare di tutto.-

Nathan: la risata di una bambina ci fece distrarre, ancora quella vocina. Quella fottuta risatina mi stava facendo impazzire. Mentre mi guardavo intorno per vedere se ci fosse qualcuno, un giocattolo mi colpì il piede, e subito dopo si sentì qualcuno correre. Alex iniziò a correre verso il ride di quei passi finché non arrivò in una stanza, nella stanza erano presenti diverse foto di una bambina. La porta dietro Alex su chiuse e io non feci in tempo a fermarla.-CAZZO!-

Alex:

La porta si era chiusa dietro di me. -Ora come cazzo faccio??-
Quella vocina continuava a ronzarmi nella testa. Per distrarmi decisi di vedere se in quella stanza ci fosse qualche porta o finestra, ma nulla. Ero bloccato in quella fottuta stanza come un topo in gabbia.
Le foto di quella bambina sembravano fissarmi, ero davvero inquietato. All'improvviso sentii di nuovo quella vocina. "Vuoi giocare con me?", Iniziai a guardarmi intorno, finché non vidi una bambina.

Non ho mai avuto così tanta paura in vita mia, iniziai a dare pugni contro la porta chiedendo aiuto

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Non ho mai avuto così tanta paura in vita mia, iniziai a dare pugni contro la porta chiedendo aiuto. La bambina lentamente si avvicinava a me.
"Dai...giochiamo insieme a nascondino!" La bambina scomparve mentre la sentivo ancora ridere, iniziai a correre e a cercare un posto in cui nascondermi, finché trovai un
armadio e mi ci infilai subito dentro. Sentivo diverse risatine, finché la bambina comparve proprio accanto a me, aveva gli occhi bianchi, e i capelli neri spettinati, stava maneggiando un coltello sporco di sangue secco. La bambina iniziò a ridere a crepapelle finché puntò il coltello verso di me e di netto mi tagliò uno strato di pelle sulla guancia. Urlai dal dolore. Ero paralizzato, non potevo muovermi. La bambina continuò a togliermi la pelle di dosso finché non mi aprì il torace e mi tolse tutti gli organi possibili finché non vidi tutto nero...sono morto?

Nathan:

Ho sentito il mio amico urlare. Non so cosa fare sono da solo senza torce e provviste. Aveva tutto Alex.

SPAZIO A MEH

ragazzi pellih, chissà se Alex è morto, boh. Cooomunqueeee abbiate pietà di me, ho fatto questo capitolo mentre sono a scuola nell'ora di scienzeh. Come sempre spero che vi sia piaciuto questo capitolo, se volete darmi consigli per migliorare scriveteli nei commenti, oppure su Instagram: denisepacifico3
Vabbèh eeeee vi auguro una buona giornata di scuola eeeee....CIAUUU

IL MANICOMIO ABBANDONATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora