«Celine.. Sei tornata, wow» mi sussurra Aden.
Aden Aden Aden Aden.
È proprio qui davanti a me e sembra che non me ne sia mai andata.
« Già.. e tu mi hai aspettata?» gli chiedo titubante.
«Beh.. in realtà, sai.. io»
Non riesce neanche a guardami.
Possibile che abbia trovato una ragazza migliore di me?
O che si sia dimenticato di tutte le nostre promesse?«Non ci posso credere! Allora è vero.. sei tornata»
Rebekah si avvicina con passo felino.
Non posso fare a meno di notare quanto sia cambiata e non parlo solo dei capelli.
Scuote la sua capigliatura dorata e quel colore le sta maledettamente bene.
Le amicizie migliori nascono lentamente, non ricordi mai il momento esatto in cui sono cominciate.
Io e Reb abbiamo poche ore di differenza, è buffo che lei sia nata alle dieci di sera mentre io allo scoccare della mezzanotte.
Da allora non ci siamo mai lasciate eccetto questa volta.
È strano rivederla e mi sento in colpa per averla lasciata da sola.Lei non aspetta neanche una mia risposta.
«Te l'ha detto? Siamo o non siamo la coppia più bella d'America?! »
Un momento... cosa?
Reb ed Aden insieme?!
È un scherzo?
Amici amici e poi ti rubano la bici, o peggio, il ragazzo!
Faccio finta di niente.
Faccio finta che non mi ha fatto male, mentre stringo i denti per non scoppiare a piangere o urlare.
«Sono davvero felice per voi» dico con un falso sorriso per poi allontanarmi e sussurrare:
«Ora vado a vomitare.»In rehab avevo pensato spesso a cosa stava succedendo in mia assenza ma mai mi sarei aspettato questo.
Vedo che non hanno perso tempo.
Torno da Tiffany ma con la testa sono altrove.
Dannazione, ho perso tutto.
«Reb ed Aden stanno insieme?»
Tiffany osserva la mia espressione cercando di capire come abbia preso la notizia.
« Sono davvero carini! Anche se... non è stata una bella mossa mettersi col ragazzo della sua migliore amica. Sei arrabbiata? » faccio per ribattere, ma mi precede. «Io lo sarei se fossi in te.»
Cosa stava cercando di fare?
Davvero pensava che fossi la solita ragazza viziata disposta ad iniziare una guerra per un ragazzo?
«È solo un ragazzo.» ribatto cercando di allontanare quella voglia di uccidere entrambi. «Anche se... hai ragione, non è stata una bella mossa.»
Dopotutto la banalità era sottovalutata.
Sono stanca di darla sempre vinta a Rebekah per paura di sminuire la sua autostima, non è di certo colpa mia se sente costantemente il bisogno di dover competere con me e rubare tutto ciò che è mio.
È difficile non pensare a tutte le volte che mi dava dell'obesa solo per sentirsi più magra.
Dopotutto ero tornata per restare e sfortunatamente per lei la vecchia Kim è morta, stecchita, sepolta.****
Mi sveglio di soprassalto.
Quando sono nervosa tendo a dormire poco e ad essere costantemente agitata, ma oggi è diverso.
Oggi è il grande giorno.
Sarei dovuta tornare a scuola dopo un anno di assenza e non so se sono pronta a vivere tutto questo.
In realtà, ho sempre preferito avere una vita tranquilla ma a quanto pare non sono nata per questo, sono nata per competere e vincere.
Non posso permettere a nessuno di schiacciarmi, non posso semplicemente ignorare ed andare avanti perché devo tenere alto il nome dei Buffett.
Rebekah lo sapeva, sapeva quanto la mia reputazione fosse importante per me, sapeva quanto tenessi ad Aden eppure l'aveva fatto lo stesso, aveva rubato tutto ciò a cui tenevo come se io fossi semplicemente scomparsa o peggio, morta.Dopo essermi preparata decido attivare, per la felicità di Tifanny, il mio profilo Instagram pubblicando una foto.
Tutti devono sapere che la regina è tornata.«Signorina è ora di al... Gracias a dios è già pronta!» afferma un'Angelita gioiosa per poi cominciare a riordinare la camera.
Le faccio la linguaccia mentre ritorno nella cabina armadio e specchiandomi mi rendo conto che il modo in cui mi ero vestita somiglia molto ad una versione moderna di Cher Horowitz in Clueless.
Do un'ultima occhiata allo specchio per poi prendere la mia adorata Prada, percorrere il corridoio e scendere le scale.
"La colazione è il pasto più importante della giornata" rimbomba nella mia mente la voce profonda di Claire mentre mi accodo a fianco a mio padre.
È più facile smettere di mangiare quando hai tutti i riflettori puntati su di te.
«Buongiorno, papà! » lo saluto versandomi il succo d'arancia in un bicchiere di vetro.
«Buongiorno, cara Kim» risponde per poi alzarsi e scrivere qualcosa sull'iPhone. «Hai bisogno dell'autista per andare a scuola?»
«Mh.. no, non direi»
«Va bene. Adesso devo andare, ci vediamo a
cena? Ho invitato anche i Thompson»
I Thompson erano la famiglia di Aden e avrei preferito andare in giro come una barbona piuttosto che cenare con lui.
«Sì, certo. Ciao papà»
Lo vedo allontanarsi con Joseph, l'autista, verso l'uscita.«Desidera qualcos'altro, signorina Kimberly?»
«Mhh.. no, grazie. Buona giornata!-Finalmente il momento tanto atteso è arrivato, la mia bambina mi è mancata terribilmente e, ovviamente, sto parlando della mia Maserati GranCabrio nera opaca e sì, è un'opera d'arte e... Tiffany? Cosa ci fa lei fuori casa mia?!
«Kim, ciao! Ho pensato di farmi accompagnare qui dall'autista di mio padre, sai... per andare a scuola insieme come ai vecchi tempi»
I vecchi tempi.
Proprio quando io ed Aden stavamo insieme ed io e Reb eravamo inseparabili.
Forse non avrebbe dovuto ricordarmelo... bel lavoro, Tiffany! Istigatrice professionista del...
«Non c'è problema. Sali» le ordino avviando il motore.
Metto gli occhiali da sole per poi sfrecciare sulle strade di Los Angeles.
Arriviamo a scuola giusto in tempo, e non era così difficile intuire il motivo per cui Tiffany volesse venire a scuola con me.
Tutti gli occhi sono puntati su di noi, o meglio, sulla mia auto.
Improvvisamente ho una gran voglia di investire Aden e Rebekah che continuano a sbaciucchiarsi nel parcheggio ma mi trattengo e mi concentro a parcheggiare in modo impeccabile.
Non guidavo da un po', ma niente male.«Kim, mi sei mancata così tanto!» cinguetta Tiffany prendendo la borsa ed uscendo dall'auto.
La seguo a ruota cercando di fare la faccia da stronza il più possibile.
Maledizione, quanto è complicato essere me!Percorriamo il corridoio della scuola a testa alta e non posso far a meno di notare tutte le persone che ci fissano.
Ma non hanno nulla da fare? Per esempio, studiare o andare in classe?!Kate e Sonia mi si parano davanti con aria offesa.
«Perché non ci hai avvisate del tuo ritorno? Ci odi così tanto?!»
«E soprattutto, non ci hai invitate alla festa del tuo ritorno. Kim, come hai potuto!»
Ridacchio, almeno loro sono rimaste le stesse.
Tiffany rimane dietro di me fingendosi indifferente, ma so perfettamente che non si stanno simpatiche. Anzi, in realtà, neanche a me stava simpatica ma se voglio fare una guerra devo tenermi stretta i miei sudditi.
Ed a proposito di sudditi... noto Rebekah-finta-amica-ruba-fidanzati avvicinarsi a noi, doveva essere molto gelosa delle sue tirapiedi.
«In realtà, quella festa inizialmente era un semplice ricevimento con gli amici più intimi di mio padre, dato che lui non era al corrente del mio ritorno» sforzo una risata «infatti, non capisco cosa ci facesse Reb lì»
Improvvisamente Rebekah fa una faccia strana ma riesce a mascherarla con quell'aria da diva di hollywood, peccato che io la conosca così bene.
«Kate, avevi tu gli inviti per la festa?» chiede ignorandomi.
«Sí, perché?» risponde lei imbarazzata.
«Di quale festa state parlando?» mi intrometto.
Kate e Sonia si guardano non sapendo bene cosa rispondere.
«La festa di stasera» squittisce Reb, «ma tu non sei invitata visto che fino a poche ore fa pensavamo fossi in Italia. Niente di personale, sono contenta che tu sia tornata ma siamo al completo»
Sento Sonia chiedere a Kate sottovoce: «hai finito gli inviti?»
L'amica apre la bocca per rispondere ma viene interrotta da Rebekah: «Ho dato l'ultimo invito a Caleb, mi dispiace Kim»
«Tranquille, tanto avevo un sacco di cose da fare» rispondo con un sorriso tirato.
«Beh, ora dobbiamo andare in classe quindi... se vuoi possiamo vederci prima della festa, anche se non credo di essere libera...»
«Nemmeno io, devo cenare con i Thompson... che peccato» affermo con un'espressione dispiaciuta.
Al sentir pronunciare il cognome del suo ragazzo i suoi occhi diventano due fessure.
«Non riesco a credere che la tua foto abbia avuto un milione di interazioni in così poco tempo! È assurdo» strilla Tiffany facendo sobbalzare Rebekah.
Scoppio a ridere.
«Grazie a Dio» la scimmiotta Reb.
«No, grazie a Kim» la correggo facendo ridacchiare Sonia e Kate. «Ci vediamo dopo amori» squittisco mandando baci con la mano ed allontanandomi con Tifanny.
STAI LEGGENDO
Changed
Teen FictionKimberly Marie Buffett, rampolla dell'alta società, è sparita per un anno senza alcuna ragione apparente. Tutti ignorano i motivi di questa improvvisa sparizione e di certo la sua migliore amica, Rebekah Teasdale, non si strappa i capelli e ne appr...