Capitolo 3

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Mi svegliai con le grida di mia mamma che rimproverava mia sorella giú di sotto.

Mi sedetti sul letto e mi tirai la pelle.

Per qualche motivo inspiegabile mi venne in mente il sorriso di quel ragazzo conosciuto ieri, Justin. E anche sul mio viso apparve un bellissimo sorriso.

Sorridento come un ebete scesi le scale, salutai i miei genitori e Natalie, che ancora discuteva con mia mamma. Feci colazione e poi tornai su in camera mia. Erano le 7:15 e la scuola iniziava alle 8:00.

Dovevo scegliere il mio outfit di oggi, eravamo a fine maggio, tra poco finiva la scuola. Il clima, di conseguenza, era abbastanza caldo. Presi dei leggins neri e una maglia a maniche corte bianca con delle scritte nere. Aprii un cassetto e presi una felpa che avrei tenuto nello zaino. L'avevo presa per sicurezza se magari pioveva. Infilai le miei adorate supra, tutte rotte.

Uscii di casa e vidi l'autobus per la scuola arrivare. Salii e presi posto.

Arrivata a destinazione entrai a scuola e poi nella mia classe. Mi sedetti a fianco al mio compagno di banco, Harry, che fortunatamente era un ragazzo molto carino. Da qualche settimana mi interessava piú del solito. E sembrava che lui ricambiasse.

Mentre la prof parlava e io ovviamente non la stavo ascoltando mi girai verso Harry e gli sussurrai "Che palle.." Lo guardai annuire e ridacchiare e guardando quel sorriso mi apparve in testa quello di Justin.

Ero diventata pazza? Pensavo sempre a quel ragazzo. Era un ossessione.

Finite tutte le lezioni tornai a casa.

Dopo aver finito i compiti decisi di andare a fare una passeggiata da sola, senza chiamare Jes.

Volevo stare un pó da sola per pensare un pó.

Andai verso il centro camminando con le mani in tasca.

Ero stufa di starmene sempre in casa, avevo voglia di camminare. Ad un certo punto vidi un ragazzo in lontananza che mi salutava.

Indovinate chi era?

Sisi, Justin. Era sempre bellissimo cazzo.

Lo salutai con la mano e continuai con la mia passeggiata.

Poco dopo sentii una persona correre alle mie spalle.

Era ancora lui.

"Ti sembra il modo di salutarmi? Con la mano e basta piccola?" e sorrise.

Subito dopo mi prese e mi abbracció.

Era un ragazzo così, sarei morta tra le sue braccia, mi strinse e mi diede un bacio sulla guancia.

"Ehi splendore ti va di darmi il tuo numero?"

eh? cosa ? il mio numero a lui? ma cosa gli è preso? non lo conosco nemmeno. So solo che si chiama Justin.

Non volevo che avesse il mio numero. La mia bocca peró, senza pensarci due volte, disse di si.

Imbarazzata, gli dettai il mio numero e mi salvó in rubrica.

Okey l'imbarazzo era finito potevo andarmene.

Feci per andare via ma sentii che qualcuno mi tirava, era sempre Justin.

sisi mi stavo fissando con lui.

"Beh dove pensi di andare? Una ragazzo così bella non puó rifiutare un caffe"

"Ahahah smettila di dire che sono cosí bella, non è vero"

Mi prese e mi stampó un bacio sulla guancia "smettila tu, sei stupenda"

"Vieni con me" mi disse e mi portó in un bar lì vicino.

Inebetita ancora da quel bacio lo segui.

Chiacchierammo un sacco, scoprii che amava la musica e che aveva un anno in piú di me, aveva 17 anni.

Verso le cinque peró dovevo andare a casa. Ero stata fuori anche troppo per una semplice passeggiata.

Mi riabbracció e ci salutammo.

Entrai in casa e corsi in camera mia. Mi buttai sul letto e subito dopo mi arrivo un messaggio ma ero lontana dal cellulare e non lo lessi. Sicuramente era Jess che mi raccontava come era andata dopo la litigata coi suoi.

Non avevo voglia di leggerlo e dovevo fare la doccia.

Andai versi il bagno e mi spogliai.

Feci una bella doccia calda, come la amo io. Mi tornó in mente il pomeriggio.

Che pomeriggio fantastico.

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