Un amore eterno

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Ciao! Oggi ti propongo un estratto del mio libro sull'amore e sulle varie forme che questo sentimento può assumere nel corso della vita.
Questa, nella fattispecie, è la storia di un amore fraterno e forse per questo eterno.
Non parlo di incesto.
Non parlo di un legame semplice.

Preparatevi a piangere ❤

<C'è che mi sembri così amareggiato> disse la Federica di 18 anni fa. <Non parli quasi più. Che ti è successo? Guai a te se ora non mi rispondi.>

<Che pretese> la ammonì lui.

<Andrea!>

<... questo è il prezzo che pagano gli illusi come me.>

<Perché dici... Non mi piaci quando parli di te in questo modo!> continuò a mostrarsi intransigente con suo fratello maggiore, ma solo per non aggiungere anche le lacrime all'amarezza della sua voce.

<Federica vorrei restare un po' da solo.>

In ogni caso non capiva perché lui volesse allontanarla, anzi. Ultimamente la stava proprio evitando, ma se Andrea non voleva risponderle allora lei sarebbe rimasta in silenzio, come se da questo dipendesse la possibilità di poter restare.

<Per favore. Vattene.>

Evidentemente si sbagliava, ma non bastò a darla desistere.  Si arrabbiò.

<No. Non me ne vado. Se fosse stata una donna a farti tanto male me lo diresti? Perché in questo caso... forse, è dico forse, potrei accattare il fatto che non vuoi avermi vicino. ... come se fosse possibile che in qualche modo la mia presenza ti riportasse alla mente quella di lei.>

Il ventenne ritrovò un sorriso che non credeva di poter accettare. Non dopo il tragico epilogo che aveva scoperto essere il suo imminente futuro. Sa bene che gli restano 6 mesi di vita, a essere fortunato. Sa bene che il suo è uno stadio ormai terminale, ma non può dirlo alla sorellina.
Non ancora.
Non ci riesce, proprio come sua madre che non sa in che modo affrontare la piccolina di casa, o come farà dopo, quando resteranno solo in due in questo casale sempre più grande e vuoto.

<Ma che... ti sei imbambolato? Allora è vero che te la ricordo!>

<Se penso che crescendo diventerai ancora più stronza mi chiedo quanto ne risentiranno i miei ultimi quadri> disse ma, guardando l'espressione offesa e leggermente perplessa che seguì nella sorella, Andrea preferì cambiare argomento che non commentare la sua affermazione. <Pensi davvero che sia una donna il problema?>

<... non credo che ora m'interessi più di tanto> borbottò, ma il muso lungo che improvvisò scomparve pressapoco subito nell'amarezza che vide scolpita sul volto del fratello maggiore. <Non vale però... Tu sei veramente dispiaciuto per qualcosa. Cosa ti succede, fratellone?>

Infine Andrea riconobbe con una tale chiarezza l'apprensione di Federica da non riuscire più a convalidare una qualsivoglia giustificazione nei confronti della debolezza che gli aveva a permesso di mostrarsi in questo stato ad una tredicenne. Avrebbe dovuto soltanto dipingere e ridere per lei, invece queste sue virtù lo tradirono, abbandonando Federica alla scoperta del suo stato d'animo. Ormai non vedeva altra soluzione: doveva dirle ciò che preventivò di raccontarle a suo tempo ma spacciando questa confessione pet la verità che aveva eclissato il suo sorriso.

Le Dimensioni tra di noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora