Astratta claustrofobia

72 14 2
                                    



Il treno passa

A volte uno al giorno

A volte ne passano mille.

Vedo persone che con tranquillità

Salgono e scendono

Come se fosse la cosa più naturale del mondo.

C'è bel tempo

E io

Da dietro la finestra

Guardo le persone.

Non ho ancora trovato la chiave per aprire la porta

E non riesco ad uscire

Non riesco ad arrivare alla stazione.

È la sensazione più brutta del mondo.

Odio essere impassibile

E vedere persone che prendono il treno

Senza pagare il biglietto.

Il tempo passa

E anche il treno.

Vorrei uscire,

spero che da un momento all'altro

da qualche parte cada la chiave.

Giro la stanza

Cammino freneticamente

Alla ricerca di una risposta.

Voglio uscire, devo uscire.

Potrei sfondare la finestra

Ma mi farei male

Rischierei di uccidermi.

Mi serve aiuto

Ma non so a chi chiedere, non posso chiedere.

D'altronde sono LORO che mi hanno chiuso in questa stanza.

E un più sono claustrofobica.

È colpa mia se non riesco ad uscire,

i primi giorni le chiavi me le regalavano.

Ma in quella stanza mi sentivo protetta, stavo bene.

Ero isolata e nessuno mi disturbava.

Adesso voglio scappare

Voglio esplodere

VOGLIO prendere il treno.

Devo prenderlo, non posso lasciarlo passare e sperare che mi aspetti, ha degli orari da rispettare.

Forse, forse un modo c'è.

La chiave è dentro di me, forse.

E allora riparto,

solo da me.

È l'unica possibilità.

SemplicementeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora