•Terzo Capitolo

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Bαδ Lιαr

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Bαδ Lιαr

Sono a casa, sul divano, in una di
quelle posizioni da acrobata. Dopo aver pianificato i prossimi set da organizzare, l'impaginazione provvisoria - ed essermi dilungata in compagnia di Mason- sono andata in un mini market per comprare beni di prima necessità: pizza surgelata, insalata (non fa mai male del verde in frigo), assorbenti e bottiglie di birra -non ne sono una fan, ma é sicuramente l'alcol più economico sul mercato-.

Devo ammettere che é stato piuttosto imbarazzante andare in lavanderia; avevo buste piene zeppe di vestiti ed é stato un miracolo che il commesso le abbia accettate tutte. Devo assolutamente darmi delle regole o finirò nel vivere in una vera e propria discarica.

Sto cambiando un canale dopo l'altro. Avevo letto da qualche parte che, in programmazione, era previsto un film con Barbara Streisand. L'ammiro molto; sia lei che i personaggi che interpreta, sono donne di carattere che ti catturano attraverso uno schermo minuscolo.
Probabilmente lo trasmetteranno in tarda serata, al momento non c'è niente.

Squilla il telefono.
È sopra un mobile di legno chiaro, credo sia mogano. Quasi carino. Quasi perché qui non c'entra proprio niente con il resto.

«Dimmi»
«Parte»
«Chi parte»

È Fallon. Sollevo il telefono e lo sposto sul divano, poi mi siedo sul tappeto più orrendo che abbia mai visto. Davvero, uno scempio per tutti i sensi; usurato e sfilacciato praticamente ovunque. Con il primo vero stipendio, sostituirò anche questo. Incrocio le gambe e incollo l'orecchio all'apparecchio, pronta per ascoltare la sua risposta.

«Andrew. Torna a Londra»
«Oh» sono sorpresa. Ed anche un po' delusa.
«Tornerà presto, lo riavremo nuovamente tra i piedi. *He will be back in no time. Non ce ne accorgeremo neanche» dico, forse con troppa insicurezza, poiché Lone non emette neanche un suono.
«Te lo assicuro, Andrew non è tipo da Londra, non gli si addice per niente. Diventerebbe uno schifoso succhia sangue» sta ridendo. Ed immaginare Andrew Walker in una uggiosa e grigia Londra, fa ridere anche me.

«Non ti sento da un'infinità! Che fine hai fatto, Med?»
«Sono stata a sgobbare in ufficio. Sto aiutando ad organizzare la "serata Versace" e non ho avuto neanche il tempo di respirare»
Dò un'occhiata alla tv prima che un urlo mi rovini l'udito.

«Oddio oddio»
«Calmati, Lone» probabilmente negli ultimi giorni avevo evitato Fallon proprio per risparmiarmi una reazione così esagerata;
«È fantastico!»
«Si, si, fantastico»
«Tu non capisci quanto sia importante! Ti prego, dimmi che sai già cosa indossare»
«Oh, si. Il mio unico obbiettivo era trovare l'abito adatto» bugia. Era l'ultima cosa che mi era passata per la testa.

«Non prendermi in giro, non sono stupida; alza il culo dal divano. Ti serve un vestito»

Non so come, ma avevo dato a Fallon l'opportunità di portarmi -ancora una volta- a fare shopping. Non era trascorsa che una settimana dall'ultima volta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 05, 2019 ⏰

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