Era un venerdì pomeriggio, ero dal dottore sulle solite sedie di legno, scomode e odiose come il marmo gelato in inverno. Ero quindi nella sala d’attesa e proprio mentre aspettavo il mio turno con mio padre, mi arriva un messaggio sul mio vecchio cellulare:
‘’teamworld’’ stavo letteralmente impazzendo, così dopo aver aperto la pagina di internet, andai sul sito.
La mia band preferita avrebbe dato un concerto a Milano. Iniziai ad agitarmi sulla sedia, le mani iniziarono a tremarmi e il cuore iniziava ad aumentare il battito cardiaco.
‘’papà?’’ iniziai a dire a mio padre accanto a me, picchiettai una mano sulla sua gamba parecchie volte, finché non mi resi conto di cosa stavo facendo e smisi prima che mi urlasse contro.
‘’stai bene?’’ mi chiede tra il preoccupato e il divertito ‘’sembra che tu stia delirando. Che succede?’’ dice mentre si guardava attorno, notando che avevo attirato l’attenzione di troppe persone attorno a me. Ma che importanza aveva?
‘’papà..’’ cercai di sussurrare, ma la mia emozione era talmente tanta, che i sussurri uscirono come grida soffocate.. un po’ come quando sei rauca o hai paura.. voce tremante, quasi come se non credessi a ciò che stavo per dire.
‘’c’è la puoi fare.. ‘’ disse chiaramente prendendomi in giro
‘’non puoi capire.. guarda’’ dissi a mio padre, porgendogli il telefono e facendogli notare, l’arrivo dei miei idoli, il concerto.
‘’ok.. rimani promossa e ti ci mando, ma nessun debito chiaro?’’ disse tranquillamente, diversamente da me, che dopo quella frase iniziai quasi a piangere. Così mi fiondai tra le braccia di mio padre e lo abbracciai talmente forte che quasi lo strozzai.
‘’15’’ disse il dottore uscendo dal suo studio e facendomi alzare e staccare dalle braccia di mio padre.
__.__
Arrivai a casa e iniziai a urlare.
‘’ciaoo mamma!’’ arrivai accanto a lei e la abbracciai, provocandole una piccola risata e un occhiata stranita da parte di mio padre.
Si io e mia mamma andiamo davvero poco d’accordo, da una parola in su litighiamo, ed è davvero raro un nostro abbraccio.
‘’hai incontrato i tuoi idoli?’’ disse mia mamma ridendo
‘’se.. magari nei miei sogni più lontani.. magari si avverassero’’ le risposi io, però un po’ delusa.. mi sarebbe piaciuto molto incontrarli, sentirli cantare dal vivo e mischiare le nostre voci.
‘’però..’’ iniziai dire guardando mio padre, sperando che mi capisse al volo e così fu.
‘’escono i biglietti per il concerto a Milano, a San Siro, son tre anni che li segue, ci farà impazzire se non la porteremo’’ disse mentre mia sorella scese rapidamente dalle scale, quasi scivolando.
‘’che cosa sta succedendo? Biglietti.? Milano? San Siro? Letta ti prego dimmi che succede’’ disse mentre mi guardava con aria confusa ma felice.
‘’arriveranno a Milano.. ‘’ le risposi, mentre notai come corse verso mio padre e iniziò a stringerlo più forte che poteva. Non è cicciona, ma è abbastanza spessa da farti mancare il respiro con un solo abbraccio.
‘’grazie padre, ti adoro, sei .. ****’’ non ebbe parole, per esprimere ciò che provava in quel momento.. ‘’ma i biglietti quando escono?’’ chiese lei impaziente mentre mia madre iniziava ad alzare gli occhi al cielo
‘’domenica’’ risposi io, con molta ansia e paura di non riuscire ad avverare parte del mio sogno.
Arrivò la sera e andai nella mia camera, presi le cuffie e le collegai al cellulare, mi coricai a pancia in giù sul mio letto, con i piedi sul cuscino.. presi il mio diario nero con gli anelli giallo fluo e dopo aver preso la mia bic blu, iniziai a scrivere la mia giornata. Ero molto emozionata.
Caro Diario,
oggi è stata una giornata davvero piena, dottore e tutto.. ma la parte che amo di più.. è che .. i miei idoli daranno un concerto a Milano, in uno stadio enorme e dopo domani usciranno i biglietti per poter essere presente all’evento ‘il concerto Where we are’ si ancora non ci credo, spero davvero di riuscire ad avverare parte del mio sogno.. anche se mi piacerebbe ricevere un loro abbraccio.. non chiedo troppo vero? Spero.. farò il possibile.. non credo nel destino, non ci ho mai creduto, ma nella fortuna si ed è diverso credimi. Quindi augurami buona fortuna.. me ne servirà molta.
Un bacio Xx Letta
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THE DREAMS COME TRUE
Teen FictionErano ormai tre anni che li seguivo, erano il mio sogno nel cassetto, il mio desiderio, il mio segreto nelle mie pagine di 'Diario dei segreti'.. si quel diario che io a 18 anni, che tra pochi giorni compirò, scrivo ancora. Quelle pagine bianche di...