Sara's pov
cinque anni dopo.Quando delle semplice parole, seguite da dimostrazioni, abbattono i muri che hai costruito che ti permettevano di distinguere il reale e il non reale, vieni presa alla sprovvista. Non sai come comportarti. Non riesci più a pensare lucidamente. Il mondo intorno a te si mette in pausa. I suoni intorno a te, diventano, pian piano, praticamente niente. Non senti più nulla. Perdi la ragione. Ti dimentichi addirittura di come si parla. E lei si dimenticò anche di come si respira. La pressione si alza, il battito cardiaco aumenta. Ti chiedi se tutto sia un sogno o se semplicemente sei impazzita. Quando ti viene detto che tutte le tue convinzioni, i tuoi pensieri, il tuo sapere devono essere abbattuti perché falsi, è questo che succede: crolli.
Ma cominciamo dall'inizio, quando tutto nella vita di Noemi cominciò a cambiare: il momento in cui Federico Rossi bussò alla sua porta.
Quella sera era appena tornata dalla palestra. Benjamin, suo fratello, l'aspettava a tavola, con la cena pronta.
"Ciao." le disse sorridendo. "Come è andata?" le chiese.
"E andato tutto bene, come al solito Ben." gli disse poggiando il borsone per terra. Benjamin annuì con la testa per poi darle un bacio sulla fronte.
"Vai a farti un bagno, puzzi come una capra." le disse ridacchiando.
"Divertente." gli rispose.
Effettivamente, però, aveva ragione, pensò Noemi. Quindi cominciò a camminare verso il bagno mentre Benjamin si sedette di nuovo a tavola, accendendo la tv. Pochi secondi dopo suonò il campanello.
"Vado io!" gridò Noemi. Andò ad aprire la porta e vide un ragazzo che non conosceva, sui vent'anni circa. Molto bello. Alto. Rimase un po' a fissarlo. Era vestito tutto di nero con una giacca di pelle del medesimo colore. Il colore dei suoi occhi non l'aveva mai visto, somigliavano fatti di diamanti. Era moro e un ciuffo biondo di capelli gli cadeva sulla fronte.
"Buona sera." disse il biondo sorridendole.
"Buona sera. Posso aiutarla?" gli rispose ricambiando il sorriso. Sentì Ben dalla cucina chiederle chi fosse, ma non gli rispose.
"In realtà si, c'è tuo fratello in casa?" le chiese il ragazzo sconosciuto.
"Ehm si.." gli rispose Noemi. Poi chiamò il fratello che non tardò a raggiungerla alla porta. Appena lo vide sgranò gli occhi.
"Federico? Cosa ci fai qui?" chiese Ben. Lei rimase sorpresa perché conosceva tutti gli amici di suo fratello. Ma di lui Ben non ne parlò mai.
"Sono appena atterrato a Modena e te lo volevo far sapere di persona." gli rispose Federico, prima guardando la ragazza e poi lui.
"Questo lo vedo. Ma perché?" chiese ancora Ben.
"Volevo farmi una bella vacanza!" gli rispose il ragazzo con un notevole pizzico di ironia nel tono. Benjamin non disse nulla, ma lo invitò ad entrare. Era calato il silenzio nella stanza e si percepiva molta tensione. Si scambiavano alcuni sguardi e Noemi non riusciva a capire cosa stesse succedendo.
"Lui è Federico." le disse Benjamin indicando il ragazzo, sfoggiandomi uno dei suoi sorridi più falsi.
"Lei è Noemi." disse Ben al ragazzo, indicandola.
Lui poggiò gli occhi su di lei e le sorrise ancora una volta. Poi le porse la mano.
"È un piacere conoscerti." disse.
"Anche per me." gli rispose lei, facendogli un mezzo sorriso per poi stringergli la mano. Annuì con la testa continuandole a sorridere. Poi cambiò del tutto espressione guardando Ben.
"Puoi lasciarci un attimo soli?" le chiese quest'ultimo.
"Si. Sicuro." gli rispose per poi andare via.
Andò in bagno e si fece una doccia bollente. Cercò di rilassarsi ma le urla incomprensibili dei due in cucina non glielo permettevano.
Riuscì a capire qualcosa quando chiuse il getto dacqua.
"Come faccio a mantenere la calma?! Sta andando tutto a puttane!" gridò Federico. "Cosa faremo ora eh?!" continuò a gridare.
"Devi ringraziare non so chi che sei vivo cazzo! E poi tu hai sbagliato! Non è di certo un problema mio!" gridò suo fratello.
"Ma stai scherzando? Ti sei scordato del fottuto piano?!" urlò di nuovo il ragazzo.
Noemi si mise il pigiama di fretta e furia e andò a controllare cosa stava succedendo. "Smettetela di urlare ragazzi o la vicina chiamerà i vigili." disse facendoli girare entrambi verso di lei.
"Da quanto se lì Noemi?" le chiese Ben.
"Tranquillo, non stavo origliando. Sono appena uscita dalla doccia." rispose. "Si può sapere cosa sta succedendo?" chiese poi.
"Non sono cose che ti riguardano." disse Benjamin abbassando lo sguardo.
"O amico, invece si che le riguardano." rispose Federico alzando il tono.
E prima che lei potesse aprire bocca, Benjamin si mise ad urlare con tutto il fiato che aveva nei polmoni: "Esci immediatamente da questa casa!".
"Benjamin non farlo." disse Federico abbassando la voce.
"Se non te ne vai tu, ti sbatto fuori a calci nel culo!" gli rispose Ben.
Lei spalancò gli occhi. Non aveva mai visto suo fratello così arrabbiato. Lui è sempre stato dolce e gentile con tutti. Cercava di risolvere i malintesi sempre in modo pacifico e non perdeva mai la pazienza. Era sempre buono con tutti, senza farsi mancare il rispetto ovviamente. Questa volta vide qualcosa di diverso nei suoi occhi: odio.
Federico non se lo fece ripetere due volte e si diresse verso la porta. Ma prima di uscire si voltò verso Noemi, le regalò uno sguardo quasi malinconico e poi uscì.
Le fece quasi pena per il modo in cui lo trattò il fratello. Così lo raggiunse.
"Mi dispiace per mio fratello." gli disse. Lui aveva già sceso una rampa di scale, ma appena sentì la voce di Noemi si fermò e alzò lo sguardo verso di lei.
"Noemi, per favore, entra subito in casa." le ordinò il fratello.
"Si, Noemi, entra subito in casa. Non ti preoccupare." disse Federico, con ancora una volta un pizzico di ironia nel tono, per poi continuare a scendere le scale.
Venne trascinata in casa da Benjamin, che, una volta aver chiuso la porta, andò nella sua camera senza darle spiegazioni. Lei in silenzio e poi andò a letto. Si chiese per tutta la notte cosa c'entrasse lei con quei due e il loro "piano". E quale piano?
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Ignis-warriors of nature
FantasyDue anime legate dal destino, ma lontane. Inconsapevoli di amarsi alla follia. Un Amore vero, con la "a" maiuscola, quello che vedi solo nei film, quello che non immagini nemmeno esista. Quello che fa bene all'anima, che si attacca permanentemente a...