Endless ∞

Capitolo 3

- Beh,allora perché piangi? Chiese il ragazzo,sedendosi accanto a me.

I suoi occhi erano così grandi,così sinceri. Profumava di muschio,profumava di chi nella vita ha sofferto ma continua a sorridere.

- Non sto piangendo!!!!!!!

- E' queste cosa sono? Mi passò una mano sul viso,asciugandomi le lacrime.

- Acqua.

- Acqua?

- Sì,prima stavo bevendo,e mi è caduta scasualmente l'acqua in faccia.

- Ma se non c'è neanche una bottiglia.

Ok,aveva ragione. Che cazzo stavo dicendo? Mi sorrise dolcemente. In quel momento gli volevo fare una faccia di schiaffi,però era così carino.

- Oooooooooooooooooooooooooh ragazzo ma mi stavi pedinando?

- No,semplicemente si nota quando qualcuno piange ed ha la faccia rossa e irritata,e dice che beve acqua per non farsi scoprire. Piacere Sergio.

Sorrisi istericamente,mi stava mandando in tilt,i miei problemi e le mie lacrime non le hanno nemmeno scoperte i miei genitori quando erano in vita,adesso viene questo qua e vuole cambiare qualcosa.

- Penelope. Risposi. 

- Come siamo scontrose.

- No.

- Sì.

- No.

- Sì.

Mi stavo incazzando seriamente.

- Ok,mettiamo il caso stavo piangendo,te..che te ne frega?

- Scusa,scusa,non te lo chiedo più,fatti tuoi. Almeno posso rimanere seduto qui?

- Sì.

Rimanemmo cinque minuti fissi a fissare il mare,come se ci trasportasse in un altro mondo. Mi girai,il suo profilo..il suo profilo..Dio,il suo profilo..quelle labbra così carnose,i suoi occhi grandi color caramello,i suoi capelli biondi.

Paaaaaaaf,mi risvegliai dal sogno all'improvviso,quando mi guardò.

- Ehi..Penelopeeeeeeeeee...

- Eh!? Sì!?

- Allora,da dove vieni?

- Itaaaaaalia,esattamente Udine. E Tu?

- Io appartengo a questo territorio,sono nato a Camas,conosci?

- L'ho sentita,ma è la prima volta che vengo in Spagna.

- I tuoi genitori son di Udine?

Aveva toccato un tasto dolente.

- I miei sono..sono di Udine sì,però..mi rivoltai a guardare il mare.

- Però?

- Non ci sono più.

- S-scusa scusa io non volevo. Mi mise una mano dietro alle spalle e mi accarezzò.

- N-no,non è colpa tua,figurati. Quelle maledette lacrime si diedero il permesso da sole di uscire.

Il terzo capitolo continua domani#

Buonanotte.