Prologo

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"Guarda che ti prendo! È inutile che corri". Mi urla Peter rincorrendomi a sua volta.
È il mio compleanno, divento grande oggi, faccio otto anni, e lui non fa altro che ripetermi che sono vecchissima, perché sono più vecchia di lui di tredici giorni,
"Luuuu, dai fermati, perfavore voglio darti il tuo regalo!"
A quelle parole mi fermo e mi giro, per vedere se sta scherzando.
Io voglio davvero il mio regalo!
Guardo attentamente il bambino biondo che mi corre incontro e gli sorrido, ha le mani dietro la schiena, e gli occhioni blu spalancati per la sorpresa, non pensava mi sarei davvero fermata.
Lo guardo e gli sorrido, porgendo le mani in avanti. Lui è imbarazzato, le guance gli si tingono di rosso e abbassa lo sguardo tirando fuori da dietro la schiena un pacchetto blu, sa che è il mio colore preferito. Fa per darmelo, ma poi si blocca, e un sorrisetto gli fa sparire lo sguardo imbarazzato in un lampo.
"Però se lo vuoi mi devi dare un bacio".
Io lo guardo stupita.
"Okay!" dico sorridendo, passato lo stupore.
Si avvicina e mentre mi sporgo per dargli un bacetto sulla guancia lui si gira.
"Come i grandi però".
Emozionata di fare la grande sorrido ancora di più, e gli do un bacio sulla bocca, proprio come i grandi.
Lui mi sorride, le guance gli sono diventate viola per l'imbarazzo,e mi porge il mio regalo.
Non faccio in tempo neanche a scartare la carta che ci chiamano:
"Luce! Peter! Basta giocare venite qui per la torta!".
È la voce di mia mamma che ci chiama.
Tengo il regalo stretto in mano e insieme corriamo verso la casa, la torta non si fa aspettare mai.

Sex Friends. Old Friends. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora