Seguimi

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2. 

Atsuko

"-Lo senti anche tu? -. rispose il ragazzo che, a quanto pare, si chiamava Illumi.

-Hai ragione, c'è qualcuno -.

Mi ritirai di scatto dietro la biglietteria, il cuore prese a battermi all'impazzata.

Come era possibile, non riuscivo a crederci, come potevano sapere che io ero qua dietro?!"

Uno dei due ragazzi si incamminò nella mia direzione.

Schiacciai il tasto sul walkie talkie che avrebbe permesso alle mie amiche di sentire ciò che stava succedendo e strinsi forte il coltellino mentre i passi si avvicinavano.

Silenzio. Alzai lo sguardo, uno dei due era appollaiato sul tetto della biglietteria.

Prima che potessi fare qualsiasi cosa il ragazzo spiccò un balzo e atterrò con grazia a pochi metri lontano da me.

Era alto e muscoloso, aveva la pelle chiarissima, come abbigliamento sembrava essere appena uscito da uno spettacolo di circo di cui lui era l'acrobata.

Aveva il viso dai lineamenti delicati ma taglienti, portava su una guancia una stella gialla e sull'altra una lacrima azzurra, i capelli rosso scuro che sfumavano sul viola sembravano fiamme che partivano dalla sua testa, aveva occhi sottili e magnetici color giallo oro.

Appena i nostri sguardi si incrociarono sulla sua faccia si disegnò un sorriso malizioso.

«Oh Oh, ma guarda cosa abbiamo~« disse il ragazzo divertito. Non sembrava avere nessuna arma con se però era sempre meglio non rischiare.

puntai leggermente il coltellino verso di lui "Non osare toccarmi!"

Lui spostò lo sguardo sulle mie mani "devo stare attento allora~" poi non so né da dove né come, tirò fuori una carta da poker, una dama di picche e, tendendola tra due dita, la rivolse verso la mia testa come un'arma. La sua espressione mi suggeriva che con quella carta avrebbe potuto fare molto di più di giocare semplicemente a scala quaranta.

«Seguimi...« disse con un tono che non ammetteva repliche. 

Non sapevo che fare, avrebbe potuto uccidermi se non avessi fatto ciò che voleva ma poteva benissimo farlo dopo avermi portata dal suo compagno, non ero neanche nella condizione di chiamare aiuto. Avevo bisogno di temporeggiare.

"No" cercai di dire più risoluta possibile  "Come no?" rispose il ragazzo per niente sorpreso anzi il sorriso sulle sue labbra diventò più accentuato  "Prima devi dirmi chi sei..." domandai incrociando le braccia "Questo, per ora, non credo tu abbia bisogno di saperlo" 

Mi aveva liquidata così!? ero davvero in difficoltà, dovevo prendere una decisone, subito. Non c'era via di scampo da quella situazione, il ragazzo mi stava davanti e dietro di me avevo il mio ex-nascondiglio inoltre non ero abbastanza veloce o forte per riuscire a scappare da qualsiasi altra parte. Pensai che magari, l'occasione sarebbe arrivata mentre venivo accompagnata dal compagno del ragazzo. Era la mia ultima speranza.

Mossi un passo verso il ragazzo dai capelli rossi e lui, che fino a quel momento mi stava guardando attentamente mi fece cenno di seguirlo.

Ed è forse in questo punto, con questa scelta che la storia comincia veramente...

Uscita dalla mia "Tana"  il ragazzo mi condusse verso una giostra i quali cavalli, un tempo, avrebbero dovuto girare e far divertire, ma ora era in disuso, arrugginita, la vernice scrostata e le risate entusiaste dei bambini erano solo uno spettro negli occhi spenti dei cavalli.

Ogni mio tentativo di scappare mi era impossibile, tutti i miei movimenti erano controllati dagli occhi dorati del ragazzo sentivo che sarebbe riuscito di sicuro a riprendermi nel caso fossi corsa via. Ero ufficialmente in trappola.

Arrivati davanti alla giostra ad aspettarci vi era un ragazzo molto alto e slanciato, dai lunghi capelli corvini e grandi occhi neri profondi e freddissimi, era seduto su uno dei cavalli con aria annoiata...



CAROUSEL   ||HxH Fanfiction||Where stories live. Discover now